La scorsa estate ci si è accorti di come il settore dei concorsi e delle scommesse sia in espansione, grazie soprattutto agli introiti fiscali dei giochi a luglio del 2012: a distanza di qualche mese, la risoluzione 99/E che è stata resa nota due giorni fa dalla nostra amministrazione finanziaria ha provveduto a elencare ben diciannove codici tributo che devono essere sfruttati per il versamento dell’imposta unica sui concorsi e le scommesse. Volendo essere ancora più precisi, tutti questi riferimenti andranno inseriti all’interno del modello F24 Accise, con le operazioni coinvolte che saranno quelle poste in essere dai concessionari che sono abilitati alla raccolta dei giochi stessi.
Modelli
Siria e Iris aggiornati per gli eventi eccezionali
Ci sono delle novità importanti che bisogna sottolineare e approfondire per quel che riguarda Siria e Iris: il primo modello fiscale viene sfruttato per la registrazione dei contratti di affitto e la comunicazione dell’opzione per la cedolare secca (tassa cedolare secca affitti), mentre il secondo ritorna utile nel momento in cui bisogna registrare i contratti di affitto e liquidare l’imposta di registro e quella di bollo (contratti di locazione: Iris semplifica le registrazioni). Si tratta quindi di versioni nuove di zecca e in entrambi i casi è possibile usufruire della casella che è appunto denominata “eventi eccezionali”.
Le nuove suddivisioni dell’F24 Enti Pubblici
Il modello F24 Enti Pubblici (EP) può beneficiare di un abito nuovo di zecca: questo nuovo look prevede delle innovazioni piuttosto interessanti, in particolare due distinte dizioni all’interno della sezione che è appositamente riservata al contribuente. Giusto un mese fa si era parlato proprio di Irap e F24 EP, con la scadenza in avvicinamento, dunque si tratta di un modello sempre attuale e con cui confrontarsi spesso. La prima dizione a cui si sta facendo riferimento si è resa necessaria per rendere note le informazioni più importanti in merito all’ente pubblico che deve pagare, vale a dire il codice fiscale e la denominazione o origine sociale; la seconda dizione, al contrario, si riferisce alla compilazione relativa al pagamento da parte di altri soggetti (i modelli F23 e F24 compilabili direttamente dal pc).
Si avvicina la scadenza del modello 770 semplificato
Dieci giorni: è questo il periodo di tempo che è rimasto a disposizione per rispettare la scadenza del prossimo 20 settembre, vale a dire quella scelta dall’Agenzia delle Entrate per la presentazione del modello 770 semplificato. Volendo essere ancora più precisi, si tratta della proroga che è stata concessa per mettere a disposizione questo stesso documento, vale a dire la versione dello scorso anno, in modo da comunicare in maniera precisa tutti i dati che sono contenuti nelle certificazioni consegnate ai contribuenti. I soggetti coinvolti sono, come di consueto, i sostituti d’imposta che hanno l’obbligo di rilasciare queste stesse certificazioni. Inoltre, si può fare riferimento alla modalità telematica (da gennaio sono disponibili online i modelli 770 per il 2012), ovvero l’unica possibile per la trasmissione del modello di cui si sta parlando.
Sono online le versioni in tedesco e sloveno degli F24
Poenoteni placilni obrazec e Verehinheitlichter zahlungsvordruck: sono questi i due termini che si usano in lingua slovena e tedesca il modello di pagamento unificato. In effetti, l’Agenzia delle Entrate ha deciso di mettere a disposizione sul proprio sito web i modelli F24 che parlano proprio in questa maniera. L’obiettivo è sempre lo stesso, vale a dire il sostegno adeguato a quei contribuenti che fanno parte delle minoranze linguistiche che si trovano in Trentino Alto Adige e in Friuli Venezia Giulia.
F23: istituiti i codici ente e tributo per le attività criminose
La Direzione Investigativa Antimafia (meglio nota con la sigla Dia) e le giunte comunali sono i soggetti che hanno l’obbligo di mettere in luce ed accertare tutte quelle violazioni che sono compiute in merito ad alcune attività criminose; entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che a loro si chiede di contrastare e prevenire l’uso del sistema finanziario al solo scopo di riciclare i proventi delle attività relative al crimine, ma anche al finanziamento del terrorismo. Questo vuol dire che occorre anche rendere conformi gli impianti che si trovano all’interno degli edifici alla normativa attualmente prevista. Proprio per questo motivo, la nostra amministrazione finanziaria ha voluto rendere molto più semplice la rendicontazione di tutte le sanzioni che si verificano dal punto di vista amministrativo e che sono di conseguenza irrogate in tal senso.
Una pioggia di codici tributo per F23 e F24
Sono davvero moltissimi i codici tributo che le ultime circolari dell’Agenzia delle Entrate hanno introdotto per diversi scopi: un caso emblematico è quello della risoluzione 58/E, documento con cui la nostra amministrazione finanziaria ha voluto introdurre i riferimenti numerici da usare nel modello F24 Accise, utili per identificare il mancato o ritardato pagamento dell’imposta sulle assicurazioni e i contributi sui premi relativi alle spese del Servizio Sanitario Nazionale, oltre che per il fondo di solidarietà destinato a quei soggetti che sono rimasti vittime dell’usura. Si tratta di ben otto codici, vale a dire, nello specifico, il 3371, 3372, 3373, 3374, 3375, 3376, 3377 e 3378. Lo stesso discorso vale anche per il codice 5275: si tratta, infatti, di quanto istituito dal Fisco attraverso la risoluzione 61/E, vale a dire il corrispettivo che deve essere versato dai concessionari di apparecchi per il gioco.
F24: tre codici per gli immobili detenuti all’estero
La risoluzione 54/E che la nostra amministrazione finanziaria ha provveduto a pubblicare nel corso della giornata di ieri ha consentito il debutto di tre nuovi codici tributo: si tratta del 4041, 4042 e 4043, vale a dire i riferimenti utili per il versamento d’imposta sul valore degli immobili che si trovano al di fuori dei nostri confini nazionali, senza dimenticare quelle attività finanziarie che sono anch’esse detenute in una nazione straniera. Ovviamente, questi stessi codici devono essere sfruttati all’interno del consueto modello F24. Questa imposizione tributaria è nata da poco meno di un anno, cioè da quando l’ha introdotta il Decreto Salva-Italia del governo Monti. I soggetti interessati sono quelle persone fisiche che vantano una residenza nel territorio dello Stato. Anzitutto, occorre ricordare che quando si ha a che fare con degli immobili (siano essi terreni o fabbricati) che vengono detenuti o goduti come diritto reale, allora l’imposta stessa deve essere pagata, senza fare troppo caso a quella che è la destinazione.
Modello 730/2010: un mese per dimostrare spese e oneri
C’è un intero mese a disposizione per far fronte ad alcune dimostrazioni e documentazioni dei contribuenti: il riferimento deve andare alle consegne che vanno effettuate nei confronti della nostra amministrazione finanziaria entro il prossimo 30 giugno, il modo più adatto per dimostrare che sono state sostenute delle spese e degli oneri che poi hanno dato diritto a deduzioni e detrazioni tributarie. Il modello 730 in questione è quello compilato nel 2010, dunque gli stessi oneri e le stesse spese sono quelli dell’anno precedente. In pratica, non si tratta altro che di una tipica attività di riscontro che l’Agenzia delle Entrate richiede in tali casi. Nel 2012 è previsto che sia coinvolta una piccola parte di queste dichiarazioni, circa il 4% per la precisione.
Il Fisco introduce i codici per l’imprenditoria giovanile
La nostra amministrazione finanziaria è davvero prodiga di codici tributo in questi ultimi giorni: dopo il caso dei geometri e dei loro contributi volontari, infatti, ora è giunto il turno dei riferimenti da usare all’interno del modello F24 per pagare un tributo ben preciso. Si tratta dell’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle varie addizionali, la quale riguarda in prima persona i contribuenti che hanno avviato una attività lavorativa nuova di zecca e che si avvalgono del regime agevolato destinato agli imprenditori giovani. In aggiunta, questa stessa imposta è relativa anche ai dipendenti che si trovano in mobilità, come previsto espressamente dal Decreto legge 98 del 2011(“Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”). L’aliquota in questione è fissata al 5% per la precisione.
F24 Accise: quattordici nuovi codici tributo per i geometri
Ben quattordici codici tributo nuovi di zecca: si tratta di una ventata di novità davvero importante quella che sta riguardando i geometri e i loro contributi diretti alla relativa cassa previdenziale. Questi ultimi, infatti, sono già destinati a una sezione del modello Unico (il quadro RR per la precisione), ma si è provveduto a perfezionare il tutto attraverso la risoluzione 51/E della giornata di ieri. In pratica, i codici in questione dovranno essere necessariamente evidenziati nel modello F24 Accise, visto che ognuno di essi identifica un diverso pagamento. Le innovazioni per tale categoria professionale sono cominciate almeno tre mesi fa, quando il Tesoro e il Ministero del Lavoro hanno deciso di determinare con precisione l’importo dovuto alla cassa di previdenza e assistenza da parte dei geometri liberi professionisti.
La versione in tedesco di Unico PF e Unico Mini 2012
Come accade di solito, la nostra amministrazione finanziaria non si è dimenticata di quelle comunità del nostro paese che parlano una lingua diversa dall’italiano: il riferimento va in questo caso alla versione bilingue di due modelli fiscali di grande importanza, vale a dire Unico Persone Fisiche e Unico Mini 2012, le cui istruzioni e diciture sono state messe a disposizione sia nella nostra lingua che in tedesco. Natürliche Personen, questa la denominazione ufficiale nella lingua teutonica, dovrà essere sfruttato da tutti quei contribuenti che hanno la necessità di dar vita alla dichiarazione dei redditi che sono stati conseguiti nello scorso anno d’imposta (il 2011 per intenderci). Tali modelli potranno essere rinvenuti in maniera piuttosto semplice nell’apposita sezione che l’Agenzia delle Entrate ha dedicato nel proprio sito web alla modulistica.
Tassa sulle imbarcazioni: il modello F24 Elementi Identificativi
Entro il prossimo 31 maggio sarà necessario provvedere al versamento della tassa annuale sulle imbarcazioni: per essere in regola in tal senso è necessario utilizzare il modello “F24 Elementi Identificativi”, come è stato stabilito in maniera opportuna da un apposito provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, documento che reca la data di ieri. Il modello in questione beneficia inoltre delle modifiche e delle introduzioni sia del Decreto Salva Italia che del Decreto legge sulle semplificazioni fiscali, tanto che si può fare riferimento per ogni operazione alla risoluzione 39/E della stessa amministrazione finanziaria, visto che è quella che ha introdotto i codici tributo necessari. L’imposta in questione prevede che vengano tassate tutte le imbarcazioni da diporto che vantano una lunghezza superiore ai dieci metri, una misura che si riferisce allo scafo, il quale determina poi l’importo complessivo.
Due terzi delle imprese italiane in ritardo con l’F24
Le aziende italiane non sembrano avere un buon rapporto con i pagamenti fiscali che devono essere effettuati con il modello F24: secondo quanto accertato dall’ultima indagine di Unimpresa, infatti, ben due terzi di esse risulta essere in costante ritardo da questo punto di vista, come è emerso in maniera chiara e inequivocabile dai dati raccolti in occasione dell’ultima scadenza fiscale prevista per tali versamenti. L’associazione ha messo in luce come il 76,5% delle piccole e medie imprese, ma anche quelle “micro”, si è reso protagonista di un mancato rispetto dei termini di legge per quel che concerne il pagamento delle tasse e dei contributi previdenziali. Il trend era stato notato da qualche tempo a questa parte, anzi sta addirittura peggiorando e non si può certo dire che si tratti di una stima incoraggiante.