Detassazione premi produttività: sostituti imposta, le novità

In materia di detassazione dei premi di produttività, arriva una novità importante per i sostituti di imposta, che per mettersi in regola con i versamenti hanno più tempo, fino e non oltre la data del 16 dicembre del 2011 rispetto alla scadenza originaria, peraltro tra pochi giorni, dell’1 agosto del 2011. A darne notizia nella giornata di ieri, giovedì 28 luglio del 2011, è stata l’Agenzia delle Entrate nel precisare in merito come sia stata diffusa proprio ieri sulla proroga una apposita Circolare, la numero 36/E. Entro il 16 dicembre del 2011, quindi, i sostituti di imposta potranno versare la differenza con la maggiorazione degli interessi dovuti ma senza l’applicazione di alcuna sanzione pecuniaria.

F24 versamento ritenute lavoro dipendente

Per i lavoratori dipendenti che percepiscono lo stipendio, come noto, sulla busta paga scattano le ritenute fiscali, ragion per cui c’è sempre differenza tra l’importo al lordo e quello al netto. La differenza però non deve essere versata al Fisco dal lavoratore, ma dal datore di lavoro che periodicamente, entro i termini, versa all’Erario le ritenute utilizzando il modello F24. Trattasi, nello specifico, a titolo di acconto, dell’Irpef, ovverosia dell’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Bonus Assunzioni: In caso di dimissione del dipendente il bonus potrebbe sopravvivere

L’agenzia delle Entrate torna a parlare del tema del Bonus Assunzioni e lo fa con la risoluzione n. 105/E del 12.10.2010.

Nello specifico la risoluzione chiarisce la casistica delle dimissioni del lavoratore cosi detto “agevolato“.

Per essere più chiari in caso di dimissione del lavoratore per cui il datore di lavoro aveva beneficiato del Bonus Assunzioni, quest’ultimo per non rischiare di dover restituire il credito di imposta già utilizzato e di non poter usufruire del restante, dovrà mantenere come media annua l’incremento occupazionale per almeno tre anni o due per le Pmi.

Prestiti dell’azienda ai dipendenti

Beneficio fiscale concesso ai dipendenti per i prestiti ricevuti dall’azienda.

Proprio questo il tema della risoluzione n. 46/2010 con cui l’Agenzia delle Entrate ha fornito varie delucidazioni in merito all’applicabilità del beneficio fiscale per detti prestiti.

L’Agenzia delle Entrate ha sottolineato che gli interessi sui prestiti concessi dall’azienda ai propri dipendenti concorrono alla formazione del reddito per il 50% della differenza fra il tasso di sconto annuale e quello applicato sugli interessi stessi, anche se è il lavoratore a indicare l’istituto di credito.

Le somme ricevute a seguito di transazione per licenziamento sono TASSATE

Il lavoratore che perde il posto di lavoro a causa di licenziamento senza giusta causa e transige la controversia con il datore di lavoro, vede sottoposta a tassazione la somma ottenuta a titolo di risarcimento.

Lo ha affermato la Corte di Cassazione con l’ordinanza numero 1349 del 25 gennaio 2010, così confermando un principio già più volte espresso in passato.

In sostanza, le somme di danaro versate dal datore di lavoro e percepite dal lavoratore quale risarcimento del danno subito per ingiustificato licenziamento, i compensi percepiti a seguito di recesso dal rapporto di lavoro per giusta causa ed in genere qualunque compenso in danaro versato dal datore di lavoro a titolo di risarcimento del danno, rientrano nella categoria dei redditi da lavoro dipendente, come tali assoggettati a tassazione ai sensi dell’articolo 6, comma 2 del TUIR.

Seconda rata contributi INPS lavoratori domestici

lavoratori domestici

Scadrà domani il termine per il versamento della seconda rata relativa ai contributi INPS per i collaboratori domestici per il periodo cha va da aprile a giugno 2009.

I prossimi appuntamenti saranno poi dal 01 al 10 ottobre per il terzo trimestre 2009 e dal 01 al 10 gennaio 2010 per il quarto trimestre 2009.

Quali sono i soggetti destinatari di tali versamenti? ne elenchiamo solo alcuni a titolo esemplificativo:

  • colf.
  • babysitter.
  • governanti,
  • camerieri

In generale per tutti coloro che prestano attività lavorativa continuativa per le esigenze di una famiglia o presso strutture collettive come conventi, seminari, caserme orfanotrofi e ricoveri per anziani.

Per il calcolo basta utilizzare lo schema seguente con le tariffe orarie ed i contributi, oppure al seguente link, QUI

Retribuzione effettiva oraria
Importo contributo orario
con quota assegni familiari senza quota assegni familiari
Fino a euro 7,17 € 1,33 (0,32)* € 1,33 (0,32)*
Oltre € 7,17 e fino a € 8,75 € 1,50 (0,36)* € 1,50 (0,36)*
Oltre € 8,75 € 1,83 (0,44)* € 1,83 (0,44)*
Lavoro superiore a 24 ore settimanali € 0,97 (0,23)* € 0,96 (0,23)*
*La cifra tra parentesi è la quota a carico del lavoratore
In linea di massima basta moltiplicare il contributo orario per il numero delle ore retribuite nel periodo che va dalla domenica della prima settimana fino all’ultimo sabato del trimestre.

Libro unico del lavoro: Calendario sfasato

Libro unico del lavoro

Libro unico del lavoro, il nuovo dilemma per i consulenti del lavoro, come se non bastassero gia i molti adempimenti che nel corso dell’anno aggravano il lavoro dei professionisti.

Ma veniamo al dunque di questo post, sorge già la prima problematica con il Libro unico del lavoro, infatti questo potrebbe costringere molte imprese a rivedere il modo in cui si calcola lo stipendio dei propri dipendenti, con riferimento al mese in cui le competenze stesse maturano.

Spiegamoci: Il problema potrebbe sorgere sorge quando lo stipendio del mese di febbraio, per esempio, viene corrisposto nel corso del medesimo mese, l’impresa quindi non può tenere in debita considerazione tutto quello che è accaduto nello stesso periodo di paga.

Libro unico del lavoro

libro-unico

Mancano poco piu di 2 mesi all’introduzione a titolo definitivo del Libro Unico del lavoro.

Infatti dal 16.02.2009 sia le imprese che i consulenti dovranno utilizzare solo ed esclusivamente il Libro Unico eliminando definitivamente la possibilità di ricorrere in alternativa al libro paga e al registro delle presenze.

Per facilitare il passaggio il Ministero del Welfare ha reso disponibile un apposito vademecum proprio per fornire le indicazioni in merito alla tenuta del libro.

Decreto flussi 2008

Decreto flussi 2008

E’ stata diramata dal Ministero dell’Interno la circolare n. 5303 del 05.12.2008, con la quale si distinguono i datori di lavoro interessati all’assunzione di lavoratori stranieri, in base della nazionalità. In linea generale con la circolare si da atto che sono stati aumentati di 150 mila unità il flusso per il 2008

Spiegamo meglio:

Per i datori di lavoro italiani nessun adempimento se non quello di poter controllare lo stato di avanzamento della pratica.

Mentre per i datori di lavoro stranieri vi sono alcuni adempimenti da verificare,questo a quanto sembra per cercare di arginare il problema dei finti ricongiungimento familiare che mascherano assunzioni di lavoro.

Infatti nel caso in cui il datore di lavoro sia straniero esso per confermare la domanda di assunzione, dovrà possedere la carta di soggiorno.

Detassazione tredicesime: Insostenibile!!

Detassazione delle tredicesime

Secondo il Premier Berlusconi la spesa è insostenibile. Ma andiamo per gradi e cerchiamo di spiegare meglio.

Durante un incontro a Palazzo Chigi con alcuni ministri, proprio per parlare delle misure che il governo sta studiando per affrontare la crisi economica il Presidente del Consiglio ha detto credo sia difficile, perchè dai calcoli fatti ci risultano delle cifre non sostenibili dagli attuali bilanci”.

Da tempo le associazioni di consumatori avevano proposto di detassare le tredicesime ma a quanto pare questa misura non verrà adottata dal governo.