Tariffe liberi professionisti

Con il nuovo decreto ministeriale n. 140/2012 vengono introdotte alcune linee guida di liquidazione giudiziale nel rapporto con i professionisti, in sinergia con l’abrogazione delle tariffe delle professioni, regolamentate nel sistema ordinistico. Ma cosa cambia nel rapporto quotidiano con avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro & co.? A quali nuove regole devono sottostare i liberi professionisti nello svolgimento delle proprie prestazioni di servizio nei confronti dei contribuenti e degli utenti dei relativi servizi?

Sanzioni cartelle sanitarie irregolari

Il Testo Unico sulla sicurezza dei lavoratori esposti a rischio appone delle regole molto rigide sulla tenuta e sull’aggiornamento dei dati delle cartelle sanitarie, collegando a comportamenti poco virtuosi delle sanzioni molto aspre. Cerchiamo allora di comprendere cosa si rischia nell’ipotesi di un irregolare mantenimento della cartella sanitaria, con sanzioni che possono arrivare fino all’arresto del medico.

Partite IVA giugno 2012

Continuano a crescere le partite IVA durante il mese di giugno 2012, sebbene ad un ritmo evidentemente inferiore rispetto a quanto riscontrato nello stesso periodo dell’anno precedente. Nel sesto periodo dell’attuale esercizio, infatti, sono state aperte 40.444 nuove posizioni Iva, con una flessione che su base annua è in grado di toccare il 3,3 per cento. Ma vediamo più nel dettaglio quali sono le considerazioni prodotte a margine della pubblicazione degli ultimi dati statistici da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Contestazione redditometro

Stando a quanto precisato dalla commissione tributaria della Liguria, che si è espressa in merito con la sentenza n. 65 del 25 maggio 2012, il contribuente può contestare l’accertamento sintetico, provando in sede giudiziale che le spese sostenute per gli acquisti sono state finanziate con la stipula di contratti di mutuo, interventi economici di terzi o di disinvestimenti, “neutralizzando” in tal modo gli effetti del redditometro.

Autocertificazioni permessi edilizi

Poco fa abbiamo parlato delle novità in materia di edilizia, con l’introduzione di una nuova disciplina per bonus, applicazione di imposte, piano nazionale per il settore, e così via. Una delle novità che, immaginiamo, possa essere più gradita agli operatori di settore e ai contribuenti, è data dalla possibilità di ottenere dei permessi edilizi in maniera nettamente più facile, grazie al meccanismo dell’autocertificazione.

In altri termini, laddove la normativa richieda l’acquisizione di atti o di pareri di enti appositi, o ancora l’esecuzione di verifiche preventive, sarà possibile procedere all’autocertificazione con l’ausilio di un professionista, velocizzando così l’intera procedura. Rimane ovviamente salva la possibilità di operare successivamente la verifica da parte delle amministrazioni competenti.

Nuovo credito di imposta per assunzioni

È finalmente giunto ad approdo il nuovo credito di imposta del 35%, con un limite massimo di 200 mila euro, rivolto alle imprese che assumeranno a tempo indeterminato del personale altamente qualificato. Un bonus che, come si potrà facilmente evidenziare, è certamente riduttivo rispetto agli auspici iniziali (c’è addirittura chi parlava di un benefit al 100% con tetto di spesa di 300 mila euro), ma che potrà comunque apportare significativi benefici in capo alle imprese che opteranno per un’assunzione “i qualità”.

Il decreto Crescita istitutivo del bonus interviene altresì nei confronti della nascita del Fondo per la crescita sostenibile, con il quale si riordina l’intricato sistema degli incentivi, abrogando ben 43 disposizioni concernenti aiuti alle imprese. Il nuovo Fondo per la crescita sostenibile, sarà destinato al “finanziamento di programmi e di interventi con un impatto significativo in ambito nazionale sulla competitività dell’apparato produttivo”, avendo particolare attenzione alla promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, al rafforzamento della struttura produttiva e alla promozione della presenza internazionale delle imprese, con attrazione di investimenti dall’estero.

I chiarimenti sul Durc delle Casse Edili

Il Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva) può essere considerato una vera e propria esclusiva delle casse edili: la precisazione è giunta direttamente dal Ministero del Lavoro, il quale ha voluto dirimere qualche giorno fa i dubbi relativi ai criteri di individuazione delle casse in questione, con l’obiettivo di verificare nel dettaglio la legittimazione a rilasciare tale documento. Questo vuol dire che tale strumento non può beneficiare di una emissione che deriva direttamente da organismi che operano soltanto a livello territoriale, dato che spesso non sono in possesso di alcun tipo di collegamento con la Cnce (Commissione nazionale paritetica per le Casse Edili). Il dicastero del Welfare ha voluto precisare anzitutto alcuni concetti che si riferiscono agli enti bilaterali.

Bollino blu per commercianti onesti

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera ha proposto l’introduzione di un “bollino blu” per i commercianti onesti, una sorta di certificazione della virtuosità fiscale degli esercenti commerciali, con disciplina da introdursi all’interno del dl fiscale mediante un emendamento da predisporre in questi giorni.

L’Agenzia delle Entrate, in altri termini, vorrebbe introdurre in via sperimentale la possibilità di rilasciare ai contribuenti cui si applicano gli studi di settore (ad esclusione di quelli con un fatturato superiore al milione di euro) “un certificato attestante il rispetto delle obbligazioni fiscali da utilizzare ai fini della comunicazione con la clientela”.

Costi del contratto a progetto

Come noto, il contratto a progetto è un contratto di lavoro rappresentato da una collaborazione contributiva per programma, disciplinato in Italia dalla cosiddetta Legge Biagi. Tale contratto è rappresentato fondamentalmente da una collaborazione prolungata nel tempo, ma finalizzata alla realizzazione di uno specifico progetto o di una parte di esso.

Per quanto concerne lo stretto profilo dell’economicità del rapporto di lavoro, sottolineiamo come esso sia certamente più conveniente (per il datore di lavoro) rispetto ad altre forme subordinate, quali ad esempio il tradizionale contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato non a progetto. Per far ciò, basti considerare che i contratti a progetto sono interamente frutto di una trattativa privata fra datore di lavoro e dipendenti, e che sovente vengono realizzate clausole di preavviso utili per poter sciogliere il rapporto di lavoro anche prima della realizzazione del progetto, senza indennizzi.

Datori di lavoro, l’utilizzo del modello Uniurg

Il modello denominato Uniurg risulta essere molto utile come forma di comunicazione di tipo sintetico: in pratica, questo modello dovrà essere compilato in ogni sua sezione entro il primo giorno utile, una misura che da tempo si è resa necessaria per stroncare il lavoro nero, evitando le sanzioni pecuniarie ad esso collegate. Una recentissima circolare del Ministero del Lavoro ha messo in luce come questo utilizzo sia fondamentale per i datori di lavoro di due specifici settori, vale a dire quello del turismo e quello dei pubblici esercizi, così da poter dar vita a una comunicazione preventiva di assunzione. Ovviamente, ogni procedura deve avvenire avvalendosi esclusivamente della modalità elettronica, mentre il completamento dovrà essere perfezionato nei tre giorni successivi.

Fisco Europa: arriva il programma Fiscus

Stanno finalmente giungendo a galla maggiori dettagli sul programma europeo Fiscus, relativo al periodo 2014 – 2020, che la Commissione Europea ha licenziato al fine di migliorare la cooperazione tra le amministrazioni fiscali e doganali nazionali, attraverso il principale strumento della formazione e della condivisione dei dati e delle best practice.

Ad annunciare il varo del programma è uno stesso comunicato della Commissione, dal quale si evince che solamente l’applicazione di una normativa fiscale e doganale europea, in maniera coerente in tutti i Paesi UE, potrà ridurre al minimo i rischi di interpretazioni e di pratiche divergenti, e incentivare e migliorare il contrasto alle frodi in materia fiscale e doganale, l’evasione fiscale, il commercio di prodotti contraffatti nel vecchio Continente.

Liberalizzazione farmaci: i tentativi della manovra Salva Italia

A torto o a ragione, l’apparato professionale dei farmacisti viene considerato quale uno dei maggiormente restii ad accettare cambiamenti nel proprio settore. L’introduzione delle parafarmacie, digerito non senza malumori dal comparto, ha portato una ventata di novità dietro al bancone: ma la liberalizzazione dei farmaci di fascia C rischia di stravolgere eccessivamente gli equilibri del settore, sostiene qualcuno.

L’intento contenuto nella manovra Salva Italia, infatti, è stato principalmente quello di scardinare alcuni precetti del settore delle farmacie, andando a incentivare la liberalizzazione della vendita di diverse categorie di farmaci. Su richiesta del Parlamento, infatti, l’Associazione italiana dei farmacisti ha il compito di stilare un elenco dei prodotti che fanno parte della fascia C, e che possono essere venduti anche al di fuori delle farmacie.

Tirocinio: la deducibilità dei contributi secondo i commercialisti

I commercialisti italiani sono stati molto chiari e perentori: tutti i pagamenti di contributi che sono stati realizzati dai cosiddetti tirocinanti sono deducibili dal punto di vista fiscale, anche nel caso in cui essi siano di tipo facoltativo. La constatazione si può evincere nettamente dall’ultimo parere espresso dall’ordine di Vicenza, il quale ha dovuto chiarire più di un dubbio che era sorto in merito alla situazione previdenziale dei praticanti dottori commercialisti che avevano eseguito una sorta di pre-iscrizione. Come prevede espressamente la Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Dottori Commercialisti (meglio conosciuta con la sigla Cnpadc), la stessa pre-iscrizione a cui si sta facendo riferimento è facoltativa, ma consente comunque di avviare sin da subito un importante inquadramento dal punto di vista previdenziale.

Redditi lavoro e sostituti d’imposta: l’appuntamento con le ritenute

Il 16 di ogni mese i sostituti di imposta, in materia di redditi di lavoro dipendente e assimilati, devono versare al fisco le ritenute applicate sulle buste paga. Trattasi, in particolare, con scadenza il 16 di ogni mese, delle ritenute applicate su salari, stipendi e compensi relativi al mese precedente. I sostituti di imposta titolari di partita Iva sono chiamati a versare le ritenute con il modello F24 e solo ed esclusivamente in via telematica.