Iva al ribasso per le ristrutturazioni ma in aumento per acquistare nuove costruzioni

Sono numerose le novità contenute nella Legge di Stabilità in relazione al comparto immobiliare. Da un lato il Governo ha previsto una riduzione dell’Iva dal 10% al 4% per quanto riguarda le ristrutturazioni, come stabilito dal decreto Sblocca Italia. Dall’altro lato l’Iva sull’acquisto di nuove abitazioni direttamente dall’impresa è in aumento dal 4% al 10%.

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Aumento Iva rinviato a caro prezzo

iva2_tLa decisione sull’aumento (o meno) dell’Iva viene rinviato di tre mesi. Peccato che la copertura del mancato gettito derivante dall’incremento dell’imposta spetti ancora una volta a famiglie e imprese, che a novembre pagheranno degli acconti fiscali più cari, e che dovranno fronteggiare anche l’arrivo di un’imposta di consumo sulle sigarette elettroniche.

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Chiusura d’ufficio delle partite IVA 2013

Partite-Iva-nasce-il-Manifesto-del-lavoro-autonomoIl decreto legge n. 16/2012 ha introdotto una procedura semplificata di cancellazione delle partite Iva non più utilizzate. Vediamo allora in che modo funziona la chiusura d’ufficio delle partite IVA, e quali sono le conseguenze per i contribuenti che hanno una posizione IVA non almentata dalla consueta dichiarazione di cessazione di attività, prevista per legge.

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Comunicazione operazioni IVA 2013

comunicazioni-iva-operazioni-rilevanti-slittamento-terminiL’art. 21 del d.l. 78/2010 ha introdotto l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate le operazioni Iva di un determinato valore è stato introdotto, al fine di rafforzare gli strumenti a disposizione dell’Amministrazione finanziaria, necessari alla prevenzione e al contrasto dei comportamenti fraudolenti in materia di Iva e in materia di imposizioni sul reddito.

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Aumento Iva inutile?

partite-ivaL’aumento dell’aliquota ordinaria Iva dal 21% al 22% potrebbe tradursi in un nulla di fatto per le casse dell’Erario. Anzi, seconod quanto affermato dal presidente Confesercenti Marco Venturi, l’effetto potrebbe essere addirittura controproducente, poichè l’incremento dell’aliquota potrebbe portare a una diminuzione del gettito da imposta sul valore aggiunto pari a 300 milioni di euro.

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Costo aumento Iva per le famiglie italiane

iva2_tCome noto, dal 1 luglio 2013 è in previsione l’aumento di un punto percentuale dell’aliquota ordinaria dell’imposta sul valore aggiunto (Iva), che passerà dal 21 per cento al 22 per cento. Ma quali saranno gli effetti dell’aumento Iva sulle tasche delle famiglie italiane? In che modo influenzerà i consumi italiani questa ulteriore stangata prevista per l’anno in corso?

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Rimborsi Iva alle imprese

L’Agenzia delle Entrate ha annunciato di aver stanziato un miliardo di euro di rimborsi Iva per 4.300 aziende. Con tale iniezione di liquidità, la somma rimborsata nei primi mesi del 2013 alle imprese, agli artigiani e ai professionisti giungerà a quota 2,5 miliardi di euro. Vediamo dunque quali sono state le principali elaborazioni compiute dall’Agenzia delle Entrate in merito.

Saldo Iva disgiunto da Unico entro il 18 marzo

Tempo di versamento per i titolari di partita Iva obbligati alla presentazione del modello Iva 2013, che decidono di non far confluire la dichiarazione annuale in Unico. Infatti, scade oggi

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Iva al 10% per la cura ordinaria delle caldaie

La risoluzione 15/E che è stata pubblicata ieri dall’Agenzia delle Entrate ha avuto il merito di chiarire il trattamento fiscale relativo ad alcuni impianti di riscaldamento (vedi anche Nuova tassa autocertificazione caldaia). In pratica, questo documento della nostra amministrazione finanziaria ha spiegato come l’aliquota Iva che bisogna applicare ai controlli ordinari e obbligatori di quegli impianti che sono installati per una prevalente destinazione abitativa di tipo privato è quella ridotta e pari al 10%. Nel dettaglio, si fa riferimento sia ai condomini che alle abitazioni private. L’agevolazione tributaria, comunque, deve essere collegata solamente agli interventi volti a migliorare l’efficienza di questa caldaie e non anche la copertura assicurativa della responsabilità civile verso i terzi, una prestazione totalmente diversa.

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Le partite Iva e la scadenza del 28 febbraio

La fine di questo mese di febbraio sarà un momento fondamentale per molte partite Iva del nostro paese: si sta facendo riferimento, infatti, al termine ultimo per spedire mediante la modalità telematica la comunicazione dei dati relativi all’Imposta sul Valore Aggiunto del 2012. La scadenza in questione è utile per evitare qualsiasi tipo di sanzione pecuniaria. In aggiunta, questi stessi dati sono importanti per quel che riguarda i versamenti del nostro paese al bilancio comunitario. Il prossimo 28 febbraio, tra una settimana esatta dunque, non tutte le partite Iva dovranno comunicare i loro dati. È dunque importante fare chiarezza da questo punto di vista.

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Partite IVA analisi corrispettivi nella presuzione di co.co.co.

In questi giorni stiamo esaminando alcuni aspetti specifici legati alla legge n. 92/2012, in grado di introdurre l’art. 69-bis nel d.lgs. n. 276/2003, al fine di contribuire a smascherare quei fenomeni di collaborazione coordinata o di lavoro subordinato, celati da titolarità di partita IVA. Soffermiamoci quindi sull’elemento relativo all’analisi dei corrispettivi che, secondo il tenore letterale, costituiscono potenziale segnale di co.co.co. Se – in riferimento allo stesso centro di interessi, costituiscono più dell’80% dei corrispettivi annui complessivamente percepiti nell’arco di due anni solari consecutivi.

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