Ex minimi, dal 2012 si applica il regime ordinario Irpef

Il 2012 sarà un anno ricco di novità per gli ex contribuenti minimi: per questi soggetti è infatti prevista l’applicazione del regime che solitamente si utilizza per l’Irpef, vale a dire quello ordinario e che presenta delle aliquote progressive a scaglioni. La precisazione è giunta direttamente da un question time di tre giorni fa alla Camera dei Deputati, quando il Ministero dell’Economia ha reso nota questa specifica intenzione che diventerà una realtà concreta proprio nel corso del nuovo anno. Di cosa si tratta esattamente? In pratica, tutti quei contribuenti che sono inquadrati dal punto di vista tributario come “ex minimi” godranno di un regime impositivo tutto particolare, con la nostra amministrazione finanziaria che ha aggiunto altri dettagli in tal senso.

Breve riepilogo sugli aumenti delle addizionali dell’Irpef

Ci sono degli aggiornamenti importanti che bisogna tenere bene in mente per quel che concerne le addizionali regionali dell’Irpef: nello specifico, le novità riguardano il prossimo anno, nel quale si provvederà a un apposito sblocco delle stesse. Ogni singola regione, quindi, potrà decidere di adottare un testo normativo, in modo da innalzare la quota minima di addizionali: questo vuol dire che la base, pari allo 0,9%, potrà salire di altro mezzo punto percentuale, per un’aliquota complessiva dell’1,4%. Ma non è tutto, visto che le innovazioni andranno a riguardare anche i prossimi anni.

Irpef 2011: contributo solidarietà, la mappa

Con la nuova manovra finanziaria è stato introdotto il cosiddetto contributo di solidarietà, una tassa aggiuntiva a carico di tutte quelle persone fisiche che annualmente hanno un reddito sopra i 90 mila euro. Ancora non è detto che tale contributo rimanga in sede di approvazione della manovra in Parlamento visto che si stanno studiando delle soluzioni alternative a saldi invariati. Pur tuttavia, nel caso in cui il contributo di solidarietà fosse confermato, i contribuenti maggiormente colpiti sarebbero quelli del Nord. A rilevarlo, in particolare, è stata la CGIA di Mestre nel sottolineare come nel 61,71% dei casi chi guadagna più di 90 mila euro l’anno risieda al Nord.

Irpef 2011: i rimborsi fiscali

Se un contribuente è a credito Irpef, in che modo può chiedere al Fisco il rimborso? Ebbene, a spiegarlo, dal proprio sito Internet, è l’Agenzia delle Entrate nel far presente al riguardo come in qualsiasi momento, tramite un apposito modello, i contribuenti possano chiedere l’accredito delle tasse, ad esempio pagate in accesso, sul proprio conto corrente bancario oppure sul conto postale. Nel modello, reperibile tra l’altro recandosi presso gli Uffici delle Entrate, il contribuente deve chiaramente indicare l’Iban del conto unitamente ai dati di intestazione del conto stesso.

detrazioni

Irpef 2011 detrazioni carichi familiari non residenti

Anche per il 2011, e quindi relativamente all’anno di imposta 2010, c’è la possibilità, per i non residenti in Italia, di poter fruire delle detrazioni Irpef per i carichi familiari. A farlo presente, a seguito di una proroga, è l’Agenzia delle Entrate nell’Annuario del Contribuente 2011, precisando comunque quali siano le condizioni per cui è ammessa la detrazione. Nel dettaglio, la detrazione è fruibile se il reddito complessivo del familiare a carico non supera il livello dei 2.840,51 euro.

Irpef 2011 e previdenza complementare, le deduzioni

In sede di dichiarazione dei redditi chi versa contributi per la previdenza complementare può risparmiare sulle tasse, ai fini Irpef, andando a scaricare i premi pagati nell’anno precedente fermo restando il rispetto di opportuni massimali. In particolare, il contribuente può dedurre premi fino a 5.164,57 euro sia sui contributi versati a forme di previdenza complementare collettiva come i fondi aperti ed i fondi chiusi, sia sulla classica assicurazione sulla vita.

Addizionali irpef 2011: quando non si pagano

Le addizionali comunali e regionali sull’imposta sul reddito delle persone fisiche scattano in funzione dell’ammontare di irpef da pagare per l’anno di imposta corrispondente a quello per cui si presenta la dichiarazione dei redditi. Di conseguenza, se il contribuente non deve pagare irpef non pagherà neanche le addizionali. Ad esempio, un contribuente non paga addizionali comunali e regionali irpef quando presenta al Fisco solo redditi che soggetti ad imposta sostitutiva dell’irpef.

Irpef 2011: le addizionali comunali e regionali

Ogni anno i contribuenti che pagano l’Irpef versano sia la quota di imposta dovuta all’Erario, sia quella che scatta attraverso le cosiddette addizionali. Trattasi, nello specifico, delle addizionali comunali Irpef e addizionali regionali Irpef; queste risorse versate dal contribuente vanno a finire nelle casse dei Comuni e delle Regioni a copertura del bilancio e ad integrazione dei trasferimenti statali. Ma quali sono le aliquote legate alle addizionali? Ebbene, queste variano da Regione a Regione.

agevolazioni prima casa

Irpef agevolata premi produttività

A valere sul triennio 2008-2010, il Fisco permette di fruire ai fini Irpef di una tassazione agevolata sui lavoro legato agli incrementi di produttività, al lavoro notturno ed agli straordinari. L’agevolazione, in particolare, consiste sui relativi compensi nell’applicazione di una tassa secca, quindi un’imposta sostitutiva, al 10% al posto dell’Irpef, ma anche delle addizionali comunali e regionali. Il 10% va applicato, per i premi di produttività percepiti nel 2010, su un massimale di 6.000 euro lordi a fronte del rispetto di un reddito per il lavoratore dipendente che non abbia superato, nel 2009, il livello dei 35 mila euro lordi.

Dilazione pagamenti Irpef

Il Fisco permette di pagare l’Irpef anche a rate mensili a patto di rispettare precise condizioni e termini. Innanzitutto, in accordo con quanto ricorda proprio l’Agenzia delle Entrate nell’Annuario del

Aliquote IRPEF 2011

Anche per il 2011 le aliquote Irpef sono invariate e come al solito sono strutturate in funzione degli scaglioni di reddito, che sono cinque. La prima aliquota, al 23%, è

Detrazione figli a carico in caso di separazione dei coniugi

Oggi parliamo della detrazione IRPEF dei figli a carico

In linea generale la detrazione IRPEF dei figli a carico spetta nella misura del 50% per a coniuge, salvo diverso accordo, per esempio se le spese sostenute per i figli sono state effettuate da un solo coniuge questi potrà beneficiare della detrazione del 100%, allo stesso modo spetta al 100% se l’altro coniuge non possa fruirne per limiti di reddito.

Con la risoluzione n. 143/E del 30.12.2010 l’Agenzia delle Entrate approfondisce il caso in cui i genitori siano separati o divorziati, in questo caso la detrazione IRPEF per figli a carico spetta al coniuge affidatario mentre quando l’affido è congiunto ad entrambi nella misura del 50%.