Inps, le retribuzioni giornaliere per il 2012

L’Inps ha reso nota la determinazione relativa a quest’anno per quel che concerne la soglia minima di retribuzione giornaliera, oltre all’aggiornamento degli altri valori per i contributi previdenziali e assistenziali: in particolare, la circolare dell’ente si caratterizza per una premessa importante, la quale ricorda come la retribuzione a cui si è appena fatto riferimento va determinata nel pieno rispetto delle disposizioni sulla retribuzione minima imponibile (il cosiddetto “minimo contrattuale”) e del minimale di retribuzione giornaliera. La parte più interessante di questo documento è dedicata soprattutto ai datori di lavoro che sono tenuti alla presentazione della denuncia contributiva mensile, il cosiddetto flusso Uniemens. I settori previsti sono diversi e devono essere sottoposti a una opportuna rivalutazione ogni singolo anno, il tutto in base al costo della vita.

Inps-Copagri Marche, la riscossione dei contributi sindacali

La convenzione tra l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e la Confederazione Produttori Agricoli delle Marche (Copagri Marche) ha avuto come oggetto principale la riscossione dei contributi sindacali relativi alla prestazioni pensionistiche: in particolare, lo stesso Inps ha messo in luce in una apposita circolare di due giorni fa le modifiche che sono state apportate al piano dei conti, senza dimenticare le istruzioni operative per la procedura in questione. L’intesa è stata firma esattamente lo scorso 2 dicembre: a chi si rivolge nello specifico? Il servizio viene incontro soprattutto a quei soggetti che sono titolari di una pensione diretta, indiretta oppure di reversibilità, il tutto a carico dell’assicurazione generale obbligatoria dei dipendenti. La delega in questione, inoltre, va rilasciata e sottoscritta nei confronti del titolare della pensione, mentre la controfirma spetta al responsabile locale della confederazione marchigiana.

Contributi associativi: la convenzione tra Inps e Confasi

Inps e Confasi sono più uniti che mai nella riscossione dei contributi associativi: in effetti, come emerge chiaramente da una delle ultime circolari dell’ente previdenziale, quest’ultimo e la Confederazione Autonoma Sindacati Italiani hanno dato vita a una importante convenzione per riscuotere appunto le quote degli artigiani e dei commercianti, il tutto in conformità a quanto stabilito dalla Legge 311 del 1973. La convenzione risale comunque allo scorso mese di settembre, ma l’Inps stesso ha voluto precisare alcune istruzioni utili per comprendere meglio queste operazioni così importanti. Anzitutto, i contributi in questione vanno riscossi in maniera ben precisa, vale a dire in modo congiunto a un’altra riscossione, quella dei contributi obbligatori.

Le variazioni degli importi per le indennità antitubercolari

La circolare numero 15 dell’Inps di due giorni fa ha avuto come oggetto un argomento molto particolare, vale a dire le cosiddette indennità antitubercolari: nello specifico, l’ente previdenziale ha voluto comunicare quali sono le variazioni degli importi da corrispondere a titolo di indennità secondo le percentuali indicate dal Ministero dell’Economia. Il riferimento normativo di base è rappresentato da Decreto dello stesso dicastero dello scorso 18 gennaio (“Determinazione del tasso di interesse da applicare ai mutui stipulati nell’ambito degli interventi di ristrutturazione e ammodernamento del patrimonio sanitario pubblico”), più precisamente i primi due articoli del testo. In effetti, si parla chiaramente di variazioni percentuali, ovvero l’1,6% e il 2,6%, a partire rispettivamente dal 1° gennaio 2011 e 2012, ragione per la quale deve essere dato il via alla rideterminazione economica.

L’Inps aggiorna al 2012 i contributi per i lavoratori domestici

L’Inps ha provveduto a pubblicare l’importo effettivo dei contributi che sono dovuti per quest’anno in relazione ai cosiddetti “lavoratori domestici”, con tanto di coefficienti di ripartizione: si tratta di una misura che dipende direttamente dalle ultime comunicazioni dell’Istat, il quale ha aggiornato le variazioni dell’indice dei prezzi al consumo. In pratica, la variazione percentuale che si riferisce alle famiglie degli operai e degli impiegati è pari al 2,7% (il periodo di riferimento è quello compreso tra gennaio e dicembre 2010 ovviamente). C’è comunque da precisare che l’aliquota contributiva per i datori del lavoro domestico è rimasta immutata rispetto al 2011. La stessa aliquota, inoltre, è stata determinata in misura minore per la disoccupazione dei datori di lavoro che sono soggetti al contributo Cuaf (Cassa Unica Assegni Famigliari), con una incidenza scontata sul totale complessivo.

L’Inps prolunga la tutela riservata ai lavoratori in mobilità

Il comma 5 bis dell’articolo 12 del Decreto 78/2010 (“Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e competitività economica”) fa espresso riferimento ai requisiti per l’accesso al pensionamento di alcuni lavoratori: nello specifico, si tratta di coloro che sono in mobilità, in mobilità lunga, oppure che sono titolari di una prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà. Ebbene, l’Inps ha comunicato attraverso un apposito messaggio il prolungamento dell’intervento di tutela del reddito, una misura che è rivolta a un numero massimo di 677 dipendenti che nel 2011 non rientravano nel novero dei diecimila lavoratori posti sotto salvaguardia. Tra l’altro, questo stesso prolungamento verrà concesso per delle mensilità che non superino l’arco temporale che separa la data di decorrenza dei trattamenti pensionistici e quella stabilita dalla legge.

L’Inps comunica la riapertura del bonus per i lavori somministrati

Il bonus da 1.300 euro destinato una tantum ai cosiddetti lavoratori in somministrazione è stato stabilito nel 2009 e conseguentemente erogato entro la fine di quell’anno: i firmatari di questa intesa, però, hanno deciso di riaprire i termini per la presentazione delle domande nel periodo che è compreso tra i prossimi 1° febbraio e 30 marzo, con un particolare riferimento a chi ha svolto tali attività negli ultimi due anni. L’Inps ha comunicato questa riapertura attraverso una apposita circolare. Chi sono i soggetti beneficiari nello specifico? L’indennità in questione è stata pensata appositamente per quei lavoratori in somministrazione che tra il 1° gennaio del 2010 e il 31 dicembre del 2011 potevano dimostrare il possesso di determinati requisiti, fondamentali per la domanda di ammissione al beneficio stesso. I requisiti e le condizioni sono presto detti.

L’Inps interviene sulla tutela dei lavoratori extracomunitari

Il Decreto Legge 317 del 1987 (“Norme in materia di tutela dei lavoratori italiani operanti nei Paesi extracomunitari e di rivalutazione delle pensioni erogate dai fondi speciali gestiti dall’Inps”), il quale è stato poi convertito con un ulteriore testo normativo, contiene al suo interno una tutela assicurativa molto importante per i lavoratori: il riferimento ai paesi extracomunitari che non sono convenzionati è fondamentale, ma bisogna comprendere bene che cosa si intende con questo termine. L’Inps stesso è tornato a parlare di questa materia in uno dei suoi ultimi messaggi, premettendo che, nonostante la legge parli chiaramente di lavoratori di nazionalità italiana, bisogna estendere il raggio di applicazione anche a quei soggetti che sono cittadini di altri stati membri dell’Unione Europea.

La domanda telematica dell’Inps per i rimborsi delle retribuzioni

Le presentazioni telematiche dell’Inps sono ormai una realtà che non si può non riconoscere: tanto più che lo stesso ente previdenziale ha pubblicato ieri alcune circolari relative alle modalità da seguire per la richiesta di rimborso di alcune retribuzioni. Uno di questi documenti riguarda, nello specifico, le donazioni del sangue, con tanto di nuove istruzioni per approfondire gli aspetti procedurali. Questa modalità di presentazione elettronica delle domande di rimborso prevede che si utilizzino due canali distinti, vale a dire il web, con i vari servizi di cui si può beneficiare attraverso un apposito Pin e sfruttando il servizio di “donazione sangue, midollo, soccorso alpino”, oppure il numero verde messo a disposizione per questo scopo. Quali sono appunto gli aspetti procedurali più importanti da tenere a mente?

Dall’Inps tutte le precisazioni sulle gestioni Enpals e Inpdap

L’articolo 21 dell’ormai celebre Decreto “Salva Italia”, l’ultima manovra finanziaria che il nostro paese ha affrontato, ha sancito di fatto la soppressione di due enti previdenziali storici come l’Inpdap e l’Enpals: di conseguenza, tutte le funzioni di questi due istituti sono state trasferite direttamente all’Inps, il quale è divenuto un ente dai poteri ancora più massicci. Una delle ultime circolare dello stesso istituto in questione si è posta l’obiettivo di elencare le prime indicazioni del caso in questo senso. Che cosa c’è da sapere allora nel dettaglio? In pratica, c’è tempo fino a sessanta giorni dopo l’approvazione dei bilanci di chiusura delle due gestioni (la deliberazione deve avvenire entro e non oltre il prossimo 31 marzo) per emanare degli appositi decreti non regolamentari per trasferire all’Inps gli strumenti, le professionalità e le risorse finanziarie che fino a poco tempo fa appartenevano appunto a Inpdap e Enpals.

Inps: soppresso il fondo previdenziale per il trasporto pubblico

Il fondo di previdenza che fino ad oggi è stato riservato ai dipendenti dei pubblici servizi di trasporto del nostro paese non avrà più alcuna ragione di esistere d’ora in poi: in effetti, questo specifico strumento è stato soppresso, come emerge chiaramente anche da una delle ultime circolari che sono state pubblicate dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Questo cambiamento così importante si è reso necessario alla luce di quanto disposto dal Decreto legge numero 70 del 2011 (“Prime disposizioni urgenti per l’economia”), il quale prevede espressamente che la determinazione degli elementi accessori per quel che concerne la retribuzione utile per il calcolo della pensione benefici di una semplificazione netta degli adempimenti. Tali retribuzioni, previste sin dal 1996 per questa specifica categoria lavorativa, vengono ad essere determinate mediante degli opportuni calcoli, con l’Inps stesso che è chiamato a rendere pensionabili o meno queste competenze di tipo accessorio.

Istituita la causale per la maternità delle lavoratrici agricole

La risoluzione 7/E che la nostra amministrazione finanziaria ha pubblicato proprio nel corso della giornata di ieri risulterà molto utile alle lavoratrici del settore agricolo che devono beneficiare dell’indennità di maternità: in effetti, questo documento ha istituito la causale contributo Mata, la cui denominazione ufficiale è quella di “Aziende Agricole Oti – Importi anticipati per indennità di maternità a carico dell’Inps”. Si tratta di un codice fondamentale nel momento in cui si decide di beneficiare dell’uso in compensazione di quelle somme di denaro che sono dovute per tali prestazioni. Queste ultime, inoltre, vengono solitamente erogate in via anticipata nei confronti dei lavori agricoli a tempo indeterminato (Oti) dai loro datori di lavoro.

Inps e braccianti agricoli: dichiarazioni di calamità entro il 31 gennaio

L’Inps è prontamente intervenuta con una propria circolare due giorni fa per chiarire alcuni aspetti relativi agli adempimenti per la compilazione degli elenchi nominativi dei braccianti agricoli: si tratta, nello specifico, degli elenchi validi per l’anno che si è appena concluso, prendendo come riferimento un preciso testo normativo, vale a dire la Legge 247 del 2007 (attuazione del protocollo su previdenza, lavoro e competitività). Anzitutto, bisogna precisare che le aziende in cui sono presenti i lavoratori che hanno beneficiato delle disposizioni in questione, devono presentare dei requisiti ben precisi: si tratta della delimitazione precisa dell’area calamitata, delle delibere e dei decreti regionali per la delimitazione stessa e della comprensione delle avversità di tipo atmosferico all’interno del cosiddetto Piano Assicurativo Agricolo.

Dall’Inps una circolare sulla gestione separata delle assegniste di ricerca

L’Inps ha dedicato questi ultimi giorni del 2011 a comunicare alcune informazioni rilevanti per quel che concerne la propria gestione separata: in particolare, una delle circolari più recenti ha approfondito il tema dell’integrazione dell’indennità di maternità che viene affidata alle assegniste di ricerca, con tanto di obblighi contributivi e istruzioni operative. Il testo normativo di riferimento in questo caso è la Legge 240 del 2010 (“Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonche’ delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario”). In effetti, tale riforma ha istituito gli assegni per la collaborazione ad attività universitarie o della ricerca, specificando chiaramente l’assoggettamento alla gestione separata.