Le istruzioni dell’Inps sulla indennità per la disoccupazione non agricola

Circa due giorni fa l’Inps si è occupata con una apposita circolare delle nuove modalità per presentare le domande di indennità di disoccupazione ordinaria non agricola con i requisiti ridotti: volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che si è fatto esplicito riferimento all’uso del canale telematico, sempre più frequente in questi casi. Tutto si basa sul Decreto legge 78 del 2010, il quale ha previsto proprio che fossero potenziati i servizi elettronici in ambito previdenziale. In effetti, dallo scorso 1° aprile questa presentazione della domanda relativa alla disoccupazione ordinaria che non si riferisce al settore primario deve essere effettuata soltanto mediante la modalità telematica, sfruttando in particolare alcuni canali, quali internet (Pin fornito dall’Inps stesso), i patronati e gli intermediari dell’ente romano, ma anche il contact center multicanale (esiste a tal proposito un apposito numero verde che può essere comodamente sfruttato).

Le ultime disposizioni dell’Inps sul Durc irregolare

Una delle ultime circolari che sono state rese note dall’Inps ha riguardato da vicino l’intervento sostitutivo per quel che concerne la stazione appaltante nell’ipotesi di un Durc irregolare: la sigla in questione, come è noto, si riferisce al Documento Unico di Regolarità Contributiva, con lo stesso ente previdenziale che si è basato su quanto previsto dall’articolo 4 del Dpr 207 del 2010 (si tratta del regolamento di attuazione del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione di due direttive europee). Entrando maggiormente nello specifico, occorre sottolineare come questo stesso intervento sostitutivo sia operativo limitatamente ai contratti pubblici, con una attivazione possibile nel caso di un Durc non regolare per quel che concerne i soggetti che sono impiegati nell’esecuzione del contratto lavorativo.

Prime istruzioni dell’Inps sulla soppressione di Inpdap e Enpals

L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha introdotto le prime istruzioni per rilevare la domanda di servizio di fabbisogno per quel che concerne le risorse strumentali di Inpdap e Enpals, i due enti soppressi da tempo e confluiti proprio nell’Inps: il budget e l’intera programmazione di questo 2012 sono stati stabiliti lo scorso mese di novembre, anche se poi un mese dopo è intervenuta la già ricordata soppressione, resa effettiva e valida a partire dal 1° gennaio scorso. Tutte le funzioni dell’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti della Pubblica Amministrazione e dell’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo sono state assunte dall’Inps, il quale è stato chiamato a pianificare tutte le attività delle direzioni centrali e di quelle periferiche.

Le modifiche dell’interesse legale alle prestazioni pensionistiche

Come stabilito opportunamente da uno degli ultimi decreti del Tesoro, il saggio di interesse legale è stato sottoposto a una adeguata modifica: si tratta di una variazione piuttosto importante, con il nuovo valore fissato al 2,5% dallo scorso 1° gennaio. A questo punto, può sorgere spontanea una domanda: quali sono i riflessi nel caso del calcolo delle somme aggiuntive quando il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali non è avvenuto o è avvenuto in ritardo? Il dubbio è stato sciolto dall’Inps, il quale è intervenuto anche sugli interessi legali che fanno capo alle prestazioni pensionistiche. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che un testo normativo importante in tal senso è la legge 388 del 2000 (la legge finanziaria del 2001 per intenderci), il cui articolo 116 (quindicesimo comma) parla proprio delle ipotesi in cui è prevista la riduzione delle sanzioni civili alla misura che è prevista per gli interessi di tipo legale.

Enpaia, scade domani il termine per la contribuzione

La scadenza di riferimento per quel che riguarda le denunce delle retribuzioni di febbraio e per il relativo pagamento dei contributi previdenziali all’Enpaia era prevista inizialmente per oggi: ma le domeniche non possono mai rappresentare un termine temporale in questo ambito, dunque i diretti interessati hanno ancora a disposizione un giorno, quello di domani, per provvedere a queste due operazioni. Di cosa si tratta esattamente? L’Enpaia è l’Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura. Dunque, i contributi a cui si sta facendo cenno sono quelli degli impiegati attivi nel settore primario, i quali avranno la possibilità di sfruttare il Mav bancario per il versamento; quest’ultimo, inoltre, potrà avvenire in tutta tranquillità presso un qualsiasi sportello della rete stessa.

Le ultime disposizioni dell’Inps sul contenzioso previdenziale

L’Inps ha provveduto a pubblicare le ultime disposizioni che sono valide in materia di contenzioso previdenziale e assistenziale: volendo essere più precisi, bisogna ricordare che la circolare numero 104 dello scorso 5 agosto ha illustrato nel dettaglio quelle che sono le novità normative per quel che concerne gli elenchi normativi annuali e le variazioni dei lavoratori agricoli. Se ne possono prendere, a titolo di esempio, tre, vale a dire la notifica degli stessi elenchi attraverso una opportuna pubblicazione elettronica sul sito web dell’Inps, l’eliminazione e la conseguente soppressione degli elenchi trimestrali e la compilazione di elenchi trimestrali di variazione. Quindi, a partire dal prossimo 30 marzo, queste liste saranno sottoposte a pubblicazione con la validità relativa allo scorso anno e con un valore di notifica nei confronti dei soggetti interessati.

L’Inps determina le retribuzioni per i lavoratori all’estero

L’Inps ha provveduto a determinare nel dettaglio per il 2012 le retribuzioni convenzionali a cui dovranno fare riferimento i lavoratori presenti all’estero: entrando maggiormente nel dettaglio, bisogna precisare che questa norma si riferisce a coloro che si trovano in quei paesi che non sono legati all’Italia da intese e accordi relativi alla sicurezza sociale. Pertanto, le regolarizzazioni contributive sono state il tratto saliente dell’ultima circolare dell’ente previdenziale. Tra l’altro, le determinazioni hanno riguardato anche le assicurazioni obbligatorie che non sono contemplate negli accordi in questione, qualora però esse siano presenti ed esistenti a tutti gli effetti. Il campo di applicazione è presto detto: anzitutto, l’Inps ha ricordato quali sono i paesi che fanno parte della Comunità Europea (con tutti i dipartimenti e le isole che sono di proprietà di determinati stati, quali la Finlandia e la Francia).

I liberi professionisti e la ricongiunzione dei periodi assicurativi

La ricongiunzione dei periodi assicurativi per quel che concerne l’ambito prettamente previdenziale è una operazione che interessa da vicino i liberi professionisti del nostro paese: non a casa, l’Inps si è rivolto proprio a questi soggetti con un’apposita circolare, ricordando le modalità di rateizzazione degli oneri in questione per quel che concerne le domande che saranno presentate nel corso di quest’anno. Il tutto, ovviamente, deve basarsi su un testo normativo ben preciso, vale a dire la legge 45 del 1990, quella cioè che consente ai dipendenti pubblici che abbiano maturato contribuzione presso le casse di previdenza dei liberi professionisti, di chiedere la ricongiunzione verso le casse pensioni della gestione ex Inpdap. Gli oneri, inoltre, devono essere predisposti prendendo spunto dai coefficienti che sono riportati nelle tabelle allegate dello stesso istituto.

I chiarimenti dell’Inps su appalti e anzianità aziendale

I chiarimenti dell’Inps sono sempre ben accetti, in particolare se vanno a riguardare operazioni molto importanti dal punto di vista previdenziale: gli ultimi in ordine temporale sono quelli che hanno riguardato due giorni fa il computo dell’anzianità aziendale per concedere le prestazioni di integrazione straordinaria e di mobilità dei salari, nell’ipotesi in cui vi sia la successione di appalti. Per l’appunto, questa concessione prevede che vi sia un requisito soggettivo ben preciso, vale a dire una anzianità lavorativa presso l’azienda per un tempo minimo di novanta giorni, con la data di riferimento che deve essere quella in cui è stata presentata la domanda stessa. Nel caso dell’indennità di mobilità, invece, è necessario che il requisito sia rappresentato da una anzianità a livello aziendale non inferiore ai dodici mesi (sei devono essere stati caratterizzati da lavoro effettivamente prestato).

Le istruzioni dell’Inps sui congedi per l’assistenza dei disabili

L’Inps ha deciso di concludere il mese di febbraio con una circolare dedicata ai benefici per il proprio personale dipendente che si occupa di assistenza nei confronti di un soggetto gravemente disabile: i due riferimenti principali in questo caso riguardano il congedo straordinario sottoposto a retribuzione e il congedo non retribuito per gravi motivi di famiglia. Chi è che ha diritto al primo congedo nello specifico? Il testo normativo di base in questo caso è il Decreto legislativo 151 del 2001, vale a dire il Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, più precisamente il suo articolo 42. Quest’ultimo, infatti, precede che siano i genitori o i fratelli e le sorelle della persona disabile a beneficiare della somma in questione.

Le istruzioni dell’Inps sull’uso di denaro contante

I limiti imposti all’utilizzo del denaro contante sono una delle maggiori novità economiche imposte dal governo Monti: è per questo motivo che uno degli ultimi messaggi resi pubblici dall’Inps ha avuto come oggetto proprio questo argomento, con particolare riferimento al sostegno del reddito di importo superiore ai mille euro. Il divieto in questione è contenuto nel Decreto legge 201 del 2011, il quale parla espressamente di tali limiti in relazione alle pubbliche amministrazioni. Questo vuol dire che i futuri versamenti superiori ai già citati mille euro dovranno essere realizzati soltanto mediante degli strumenti elettronici che sono disponibili presso le banche o le poste. Ebbene, l’ente previdenziale ha voluto chiarire alcuni aspetti operativi in questo senso.

L’Inps pubblica gli importi degli assegni familiari per il 2012

L’ultima circolare che l’Inps ha provveduto a pubblicare riguarda gli assegni familiari e le quote di maggiorazione delle pensioni per l’anno attualmente in corso: in pratica, dall’inizio del 2012 sono stati sottoposti a rivalutazione sia le soglie relative al reddito familiare, utili per capire se interrompere o ridurre la corresponsione degli assegni stessi, sia i limiti di reddito su base mensile, i quali vengono sfruttati per l’accertamento del carico. Questo vuol dire che tali misure sono state pensate per tutti quei soggetti che sono rimasti esclusi dalle norme sugli assegni per il nucleo familiare, vale a dire i coltivatori diretti, i mezzadri e i piccoli coltivatori (la grande maggioranza del settore primario), ma anche i pensionati che hanno avuto accesso alle gestioni speciali per i lavoratori autonomi.

L’assegno mensile per le mamme non lavoratrici

L’importo che è destinato alle mamme che non hanno un lavoro, italiane, ma anche di nazionalità comunitaria o anche in possesso di un’apposita carta di soggiorno, sarà pari quest’anno a 324,79 euro: si tratta dell’assegno mensile che verrà erogato in favore di queste donne per gestire nel migliore dei modi le nascite dei loro figli, oltre ai cosiddetti affidamenti preadottivi e le adozioni senza alcun affidamento. Come stabilito ieri dalla Presidenza del Consiglio, più precisamente da Dipartimento per le Politiche della Famiglia, l’ammontare è esattamente quello appena menzionato, il quale risulta in modo chiaro e inequivocabile dalla Gazzetta Ufficiale e in base a quanto si può calcolare dalle rivalutazioni poste in essere dall’Istat. L’assegno in questione, inoltre, sarà corrisposto nei confronti di quelle famiglie che sono composte da tre componenti e che presentano un reddito Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) inferiore alla soglia di 33.857 euro.

Le indennità di disoccupazione per i lavoratori dello spettacolo

La nuova circolare dell’Inps ha messo in luce alcuni importanti chiarimenti per quel che riguarda le indennità di disoccupazione ordinaria destinate ai lavoratori dello spettacolo: il riferimento è andato ovviamente sia a coloro che sono in possesso dei requisiti normali, sia di coloro che beneficiano di quelli ridotti. Lo scorso mese di agosto, in particolare, era stato disposto come l’assicurazione obbligatoria dovesse essere esclusa in relazione alla disoccupazione del personale artistico, teatrale e cinematografico. Di conseguenza, proprio in seguito a quelle disposizioni è stato reso pubblico un importante elenco, con all’interno tutte le categorie professionali che vanno considerate in questo senso, con tanto di codice già sfruttato appositamente dall’Enpals. Alcune di queste categorie, inoltre, avevano bisogno di fondamentali approfondimenti, visto che non erano ben chiari gli elementi della preparazione tecnica, artistica e culturale, utili per determinare l’esclusione assicurativa a cui si sta facendo riferimento.