In questi giorni si parla tanto di Imu, e della possibilità di giungere a una sua completa eliminazione, almeno per quanto concerne il novero della prima casa. In attesa di capire cosa verrà dopo il provvedimento di sospensione predisposto dal governo Letta, sono crescenti le voci di coloro che si dichiarano contrari a una iniziativa di eliminazione dell’Imu sulla prima casa. Vediamo allora cosa ne pensa il neo ministro per gli Affari Regionali Graziano Del Rio.
Imu
Riduzione Imu o taglio tasse sul lavoro?
La promessa riduzione dell’imposta municipale unica (o l’eventuale annullamento della stessa, almeno in riferimento alla prima casa), sembra essere diventata la priorità fiscale del governo Letta. In tale contesto patrimoniale, i sindacati cercano invece di sollevare l’attenzione sulla necessità di perseguire in tempi rapidi l’obiettivo del taglio delle tasse sul lavoro. L’impressione è che – a causa delle ristrettezze di bilancio – entrambe le iniziative possano essere realizzate solo con grande difficoltà: quale è allora la “vera” priorità fiscale italiana?
Pagamento imposte su immobili pignorati
Il pignoramento dell’immobile, con i conseguenti divieti imposti sul possesso del bene, non escludono il proprietario dal pagamento delle imposte sui beni immobili. Ad affermarlo è l’ordinanza 5737 del 7 marzo 2013, che ha pertanto chiarito come il presupposto impositivo venga a mancare solamente all’atto dell’emissione del decreto giudiziale di trasferimento, con il quale si va a trasferire sull’assegnatario l’obbligo di pagamento delle imposte immobiliari.
Esenzioni dell’Imu più chiare per gli enti no profit
L’Imposta Municipale Unica ha ancora spazio e motivo per essere approfondita (vedi anche Dichiarazione Imu chi può non presentarla). In effetti, il Dipartimento delle Finanze ha reso note quarantotto ore fa ben due risoluzioni a tal proposito, cercando di far capire come devono essere applicate in maniera corretta le esenzioni relative all’Imu. Volendo essere ancora più precisi, il riferimento è andato a quegli immobili che sono usati dagli enti non commerciali, in modo da rendere ancora più elastica l’interpretazione della norma in questione. Anzitutto, si deve parlare della risoluzione 3/Df.
Dichiarazione IMU chi può non presentarla
Gli enti non commerciali devono presentare la dichiarazione Imu solamente nel momento in cui sarà approvato il modello di dichiarazione previsto dalla legge e non – quindi – entro il prossimo 4 febbraio 2013. A chiarirlo è la risoluzione n. 1/Df dell’11 gennaio 2013 della Direzione legislazione tributaria e federalismo fiscale del Dipartimento delle finanze del Mef, che precisa anche come la dichiarazione relativa agli immobili degli enti non commerciali deve essere unica e riepilogativa di tutti gli elementi rilevanti ai fini Imu.
Terreni agricoli: niente Imu se non ci sono variazioni
In base alla risoluzione 2/Df del Tesoro, i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli che sono iscritti alla relativa previdenza sono esentati dalla dichiarazione dell’Imu in condizioni ben precise. In effetti, il Ministero delle Finanze ha fatto riferimento al caso in cui non ci sia stata alcuna modifica rispetto alle dichiarazioni Ici che sono già state presentate. Tra l’altro, qualche mese fa si era parlato anche dell’esenzione Imu per i possessori di fabbricati rurali strumentali. Come è previsto espressamente dalla normativa che disciplina l’Imposta Municipale Unica, bisogna sempre prendere in considerazione le dichiarazioni Ici che sono state presentate in precedenza.
Imu pericolo scampato per aumento aliquote
La recente crisi di governo, e la cronica instabilità che riguarda il nostro territorio politico e sociale, ha fatto passare in secondo piano una importante scadenza relativa all’Imu. Un termine certamente meno eclatante del più noto 17 del mese di dicembre, ma comunque potenzialmente in grado di creare nuovi pregiudizi economici alle tasche dei cittadini: quello del 10 dicembre, data in cui il governo avrebbe potuto ritoccare le aliquote precedentemente fissate.
Imu 2012 ecco chi paga di più
L’Agenzia del Territorio, in collaborazione con il Dipartimento delle Finanze, ha presentato un interessante report che fotografa l’impatto dell’Imu 2012 sul portafoglio degli italiani. Partendo dai valori medi (il versamento Imu 2012 medio è pari a 761 euro, contro i 206 euro della prima casa), il report fa il punto sul gettito su base annua (pari a 18,1 miliardi di euro, di cui 3,3 miliardi di euro della prima casa) e monitora l’andamento della contribuzione delle singole regioni al raggiungimento dell’obiettivo complessivo.
Dichiarazione IMU errata
Se il contribuente presenta una dichiarazione IMU errata, poiché ha indicato un immobile in una categoria catastale differente da quella reale, ricade nell’ipotesi di violazione della dichiarazione infedele e non in quella più grave dell’omissione dell’obbligo dichiarativo. A stabilirlo è stata la Commissione tributaria regionale della Lombardia con la sentenza n.44/30/12 che, riferendosi all’imposta comunale sugli immobili, (ICI) può ben esercitare la sua valenza anche nei confronti del più recente tributo IMU.
Imu, tutto pronto per il bollettino postale
Si è parlato tanto dell’Imposta Municipale Unica e in tutte le salse: ad esempio, poco meno di due settimane fa si è fatto riferimento alle riduzioni dell’Imu per gli immobili inagibili, la giornata odierna è invece dedicato all’imminente stampa dei bollettini di conto corrente postale da sfruttare per il versamento fiscale in questione. In effetti, il fatto che sia tutto pronto dipende dal fatto che si sta per pubblicare in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell’Economia dello scorso 23 novembre, vale a dire quello che ha proprio provveduto ad approvare il modello per il pagamento. Il decreto in questione prevede appunto le regole valide per il federalismo fiscale municipale.
Niente dichiarazione Imu per possessori fabbricati rurali strumentali
I possessori di fabbricati rurali strumentali non devono procedere alla presentazione della dichiarazione Imu, neppure per gli immobili che sono iscritti al catasto terreni e che entro il prossimo 30 novembre dovranno transitare a quello edilizio urbano. Ad affermarlo sono le istruzioni del modello di dichiarazione approvato con decreto ministeriale, che esonera di fatto i titolari di tali immobili dall’obbligo di presentare una specifica dichiarazione, in ottica semplificativa, considerando che l’Agenzia del territorio rende disponibile sul portale dei comuni le domande presentate per il riconoscimento del requisito di ruralità.
Le riduzioni dell’Imu per gli immobili inagibili
Un chiarimento di non poco conto per quel che riguarda l’Imposta Municipale Unica è quello relativo ai fabbricati che sono inabili oppure non abitabili: che cosa succede in questo caso? Sono previste delle modifiche Imu entro la primavera del 2013, ma si deve essere molto precisi dal punto di vista delle agevolazioni e delle deduzioni. Quali benefici vi sono per tali edifici e, soprattutto, in che modo è necessario documentare lo stato in cui si trovano? Oltre al rimborso Imu per il terremoto di recente introduzione, il regolamento dell’imposta che ha di fatto rimpiazzato la vecchia Ici prevede che per le strutture non agibili e non abitabili vi sia una riduzione pari al 50% della base imponibile.
Modifiche Imu entro primavera 2013
L’Imu, così come è stata conosciuta nel 2012, potrebbe non trovare prolungamento nel corso del prossimo esercizio finanziario. Il ministro dell’economia, Vittorio Grilli, ha infatti preannunciato che il governo intende rivedere la struttura dell’imposta municipale unica attribuendo – come era ampiamente prevedibile – una maggiore autonomia fiscale ai Comuni. Ma vediamo quali sono state le dichiarazioni del rappresentante dell’esecutivo, e in che modo l’Imu 2013 potrebbe essere diversa da quella attuale.
Imu alla Chiesa, ecco perché non verrà applicata
Come noto, il Consiglio di stato ha bocciato il decreto del ministero dell’economia e finanze che avrebbe introdotto l’applicazione dell’Imu sugli enti non commerciali, e quindi anche sulla Chiesa. La decisione del Consiglio ha fatto sollevare un prevedibile vespaio di polemiche: cerchiamo allora di comprendere quali siano state le ragioni che hanno condotto i giudici di Palazzo Spada ha bocciare il contenuto del decreto, e vedere pertanto se vi sono possibilità che la norma, sotto diverse spoglie, possa essere prima o poi ripresentata.