IMU in rialzo in alcuni capoluoghi

Mentre arrivano gli ultimi dettagli circa le modalità di pagamento dell’IMU a giugno, molti sindaci stanno ritoccando le aliquote dell’imposta municipale unica al rialzo. Un incremento che sta riguardando anche alcuni comuni capoluogo, con aumenti che generalmente riguardano le seconde abitazioni, con una strategia che cerca di penalizzare i proprietari delle seconde case, per evitare di gravare eccessivamente sui proprietari delle sole prime case.

Secondo quanto affermato dalla Uil, infatti, ad oggi sarebbero già 7 i comuni capoluogo che hanno ritoccato l’aliquota sia per l’abitazione principale che per le seconde case: Roma, Cuneo, Parma, Forlì, Ravenna, Reggio Emilia, Salerno. A questi comuni si dovrebbero presto aggiungere quelli di Palermo, Genova, Torino, dove si discute se aumentare le aliquote anche per l’abitazione principale, oltre che per la seconda casa.

Acconto Imu, ecco le modalità di calcolo

Sulla base di quanto previsto dal decreto sulle semplificazioni fiscali, i contribuenti che dovranno calcolare l’acconto sull’imposta municipale unica potranno farlo in riferimento alle aliquote di base e con le detrazioni previste. In sede di pagamento del saldo dovranno invece operare il conguaglio sulla base di quanto dovuto per l’intera anno in riferimento alle nuove aliquote deliberate ai Comuni, in alternativa al versamento dell’imposta in un’unica soluzione.

Con decorrenza 2013, invece, per poter determinare l’acconto Imu si farà riferimento alle aliquote e alle detrazioni relative all’anno precedente. Il merito di tale semplificazione è riconducibile al contenuto del decreto legge, che proroga al 30 giugno 2012 il termine per poter approvare il bilancio dei Comuni, all’interno dei quali troverà spazio anche l’eventuale modifica alle aliquote Imu per la prima o per la seconda casa.

Imu, gli sconti sui terreni non spettano alle società

Una recente posizione dell’Anci Emilia Romagna sta contribuendo a chiarire alcuni dubbi in merito all’applicazione dell’Imu per i terreni agricoli. In particolare, l’associazione ha affermato che i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli pagheranno l’Imu sul terreno agricolo anche nell’ipotesi in cui il piano regolatore comunale qualifichi l’immobile come area edificabile.

Di contro, non ci sarà più diritto alle riduzioni di imposta sui terreni riconosciute invece prima dell’avvento dell’Imu sull’Ici. I benefici fiscali spetteranno tuttavia solo alle persone fisiche che hanno la qualifica di coltivatori diretti o di imprenditori agricoli, mentre saranno escluse le società di persone e le società di capitali. Le riduzioni Imu, pertanto, non spetteranno alle persone giuridiche qualificabili come società (sia di persone che di capitali).

Imu, versamento attraverso F24

Il versamento dell’Imu deve essere effettuato attraverso F24, ma ai Comuni deve essere lasciata la libertà di decidere se il tributa debba essere riscosso direttamente da loro, o attraverso dei concessionari cui affidare il servizio. A dirlo è una nota della Ascotributi locali, secondo cui l’Agenzia delle Entrate dovrebbe muovere nei confronti di un provvedimento che possa riconoscere l’opportuna capacità di gestione autonoma della riscossione da parte degli enti comunali.

A ben vedere, sottolinea recentemente il quotidiano Italia Oggi, la norma di legge non risulta essere molto chiara nella formulazione sulle modalità di versamento dell’imposta. Il d.l. 201/2011, all’articolo 13, si limita infatti a stabilire che la somma di competenza dello stato deve essere versata “contestualmente all’imposta municipale propria”.

Le istruzioni del Fisco sulla tassazione dei fondi immobiliari

La tipica tassazione che viene applicata agli investitori di tipo istituzionale prevede un l’aliquota pari al 20%: negli altri casi, quando gli stessi investitori possono beneficiare di partecipazioni superiori al 5%, si sfrutta una imposizione fiscale per trasparenza, aggiungendo anche una apposita imposta sostitutiva. Che cosa succede nel caso in cui i fondi sono stati liquidati entro la data dello scorso 31 dicembre? In questa ipotesi, l’Agenzia delle Entrate ha previsto una aliquota del 7% per quel che concerne la stessa imposta sostitutiva, una percentuale che si riferisce ovviamente al valore netto del prodotto finanziario. Il pagamento di questa tassa, previsto proprio per la giornata di oggi, può comunque essere prorogato fino al 31 marzo prossimo giustificando il tutto con dei dubbi relativi all’interpretazione (non si rischia alcun tipo di multa o sanzione pecuniaria).

Lo sconto Irpef destinato agli immobili storici

La nostra amministrazione finanziaria sta apportando una serie di novità molto interessanti per quel che riguarda gli immobili storici. Di cosa si tratta? Tali edifici beneficiano già di importanti agevolazioni in merito all’ambito fiscale quando bisogna compilare la dichiarazione dei redditi: una innovazione di un certo rilievo è quella che non ha ancora superato lo status di “bozza”, ma che comunque sembra pronta a essere introdotta a breve, vale a dire il codice 16. Quest’ultimo riferimento deve essere necessariamente inserito nel 730, nello specifico all’interno della colonna 2 del quadro Fabbricati. In pratica, con una indicazione simile si segnala all’Agenzia delle Entrate che l’immobile appartiene alla categoria in questione e che di conseguenza si può accedere all’agevolazione tributaria, la quale consiste a uno sconto dell’Irpef relativo alla rendita catastale.

IMU sugli immobili all’estero: come funziona

L’imposta municipale unica opera anche per gli immobili che i residenti nazionali detengono all’estero. Stando a quanto previsto dalla manovra Monti, anche su tali immobili andrà applicata l’aliquota “standard” pari a 0,76 punti percentuali, operante sia nei confronti degli immobili detenuti in proprietà, sia per quanto concerne gli immobili che invece vengono detenuti sulla base di altro diritto reale, da contribuenti residenti in Italia, in proporzione alla quota di possesso e ai mesi dell’anno nei quali lo stesso si è protratto.

Il valore da considerare come base imponibile, in quaesto caso, è dato dal costo risultato dall’atto di acquisto o dai contratti e, in mancanza, secondo il valore di mercato rilevabile nel luogo in cui è situato l’immobile. La base di partenza sarà pertanto data dall’atto notarile di compravendita o dal valore di mercato in assenza della documentazione che possa comprovare l’originario acquisto.

I nuovi interessi legali degli usufrutti e delle rendite immobiliari

Usufrutto, rendite e pensioni potranno beneficiare ora di un nuovo calcolo per quel che riguarda le imposte di registro e le donazioni: questo aggiornamento, infatti, si riferisce a una delle ultime pubblicazioni presenti in Gazzetta Ufficiale, con il ministero dell’Economia che ha reso noti i nuovi moltiplicatori che saranno in vigore nel corso di questo 2012. In effetti, il provvedimento in questione si è reso necessario a causa dei tassi legali degli interessi che sono passati dall’1,5 al 2,5%. Lo stesso dicastero di Via XX Settembre, infatti, ha il compito di adeguare tali modalità di calcolo ogni volta che se ne presentino le condizioni. In particolare, i diritti di usufrutto a vita, le rendite e le pensioni non possono non essere strettamente correlati alle modifiche del saggio legale degli interessi, come è appunto accaduto due giorni fa. Quale sarà il raggio di applicazione di questi valori?

L’Imu sarà applicata anche agli immobili rurali

L’Imposta Municipale Unica, la nuova versione dell’Ici prevista dal Decreto Monti, andrà a colpire anche gli immobili di tipo rurale: l’applicazione sarà resa concreta a partire dal prossimo anno, quando, oltre ai fabbricati e alle abitazioni ad uso residenziale, saranno contemplati anche gli immobili che fanno capo al settore primario. Fino a questo momento, infatti, i fabbricati rurali avevano beneficiato della totale assenza di qualsiasi tipo di tassazione, scelta motivata dal fatto che il reddito in questione faceva parte integrante della tariffa di reddito dominicale. L’Imu, invece, entrerà in vigore il 1° gennaio prossimo, quindi tra meno di tre settimane.

Immobili: niente registro proporzionale per i contratti con Iva

La Commissione Tributaria Provinciale di Milano è stata molto chiara nella sua sentenza di ottobre: applicare l’imposta di registro proporzionale ai contratti di locazione o a quelli di affitto di beni immobili che sono soggetti all’Imposta sul Valore Aggiunto non può essere considerata legittima, in quanto, se realizzata, verrebbe a costituire una chiara violazione della direttiva comunitaria in materia di Iva. La pronuncia si era resa necessaria a causa di un avviso di liquidazione emesso dalla nostra amministrazione finanziaria per il mancato assolvimento fiscale relativo ai beni immobili strumentali, nonostante il contratto in questione prevedesse che l’Iva stessa potesse essere scontata. Dal canto suo, il contribuente coinvolto ha sostenuto fin dall’inizio che una richiesta del genere non poteva essere accolta, in quanto produttrice di un contrasto con la già citata direttiva; quest’ultima, nello specifico, va a vietare in maniera chiara ed espressa l’introduzione di tasse e imposte che possano avere una determinata incidenza sul giro d’affari complessivo.

Tarsu, i garage condominiali sono esclusi dalla tassazione

Una delle situazioni più particolari che si può presentare in relazione alla Tarsu è quella del garage condominiale: come è noto, la Tassa per lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani ha subito notevoli modifiche dal 1993 ad oggi e viene applicata dai comuni in base al costo complessivo del servizio di raccolta e dello smaltimento dei rifiuti stessi. In particolare, il parametro è rappresentato dalla superficie dei locali di abitazione e di quelle attività in cui i diversi rifiuti possono avere origine. Che cosa succede quando si abita in un condominio che presenta appunto un garage con posti macchina sfruttato come proprietà comune indivisa? A chi spetta il pagamento? Un garage di questo tipo rappresenta una delle componenti essenziali degli atti di proprietà dei condomini: a prescindere dal fatto che vi sia una assegnazione o meno, diversi comuni del nostro paese sono soliti applicare l’imposta in questione.

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Imu: imposta municipale sugli immobili verso l’anticipo

L’imu, imposta municipale sugli immobili, potrebbe in Italia essere applicata a livello locale in anticipo rispetto al previsto. Questo dopo l’ultima manovra finanziaria da 45 miliardi di euro che, salvo modifiche sostanziali del Testo, rischia di colpire pesantemente, e nuovamente, i Comuni e le Regioni con minori trasferimenti statali. Secondo quanto riportato dal portale di annunci immobiliari online Idealista.it, citando un articolo apparso sul “Sole 24 Ore”, con l’ultimissima manovra finanziaria i Comuni potrebbero presentare il conto ai cittadini proprio con l’Imu e con un inasprimento delle addizionali ai fini Irpef.

Ravvedimento operoso imposte leasing immobiliari

Per i contratti di leasing immobiliare il Fisco chiede il pagamento di un’imposta sostitutiva che, per i contratti in esecuzione alla data dell’1 gennaio scorso, doveva essere effettuato entro e non oltre la data del 31 marzo del 2011. Quindi ad oggi, giovedì 21 luglio del 2011, i termini per il pagamento dell’imposta sostitutiva sui contratti di leasing immobiliari sono scaduti da un pezzo. Pur tuttavia, per chi non avesse pagato entro la data indicata, c’è ancora la possibilità di sanare la propria posizione.