Che tipo di tassazione è valida per i certificati catastali? Il dubbio può sorgere, in particolare, in merito all’applicazione o meno dell’imposta di bollo, ma anche in relazione alle modalità procedimentali che riguardano la richiesta vera e propria. Come è noto, si sta provvedendo a una riforma del Catasto nel nostro paese, una sorta di “rivoluzione” che però richiede tempi molto lunghi. Volendo essere precisi al massimo, si deve subito sottolineare come questi certificati siano soggetti all’imposta di bollo sin dall’origine, mentre le tasse ipotecarie vengono prese in considerazione nella misura che è prevista dal Decreto legislativo 347 del 1990 (“Approvazione del testo unico delle disposizioni concernenti le imposte ipotecaria e catastale”).
Immobili
Niente dichiarazione Imu per possessori fabbricati rurali strumentali
I possessori di fabbricati rurali strumentali non devono procedere alla presentazione della dichiarazione Imu, neppure per gli immobili che sono iscritti al catasto terreni e che entro il prossimo 30 novembre dovranno transitare a quello edilizio urbano. Ad affermarlo sono le istruzioni del modello di dichiarazione approvato con decreto ministeriale, che esonera di fatto i titolari di tali immobili dall’obbligo di presentare una specifica dichiarazione, in ottica semplificativa, considerando che l’Agenzia del territorio rende disponibile sul portale dei comuni le domande presentate per il riconoscimento del requisito di ruralità.
La mansarda mantiene il lusso di un appartamento
La sentenza risale a quasi un mese fa ormai, ma vale la pena approfondirla: secondo la Commissione Tributaria Regionale del Friuli bisogna accogliere l’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate in merito alle agevolazioni destinate alla prima casa. In effetti, la nostra amministrazione finanziaria aveva qualificato l’immobile di un contribuente come abitazione di lusso, escludendo l’applicazione di alcune agevolazioni fiscali. Già ad agosto ci si è occupati delle agevolazioni della prima casa per le metrature ampie, stavolta è il turno della tipologia dei vani. In effetti, per usufruire del beneficio tributario a cui si sta facendo riferimento è necessario che l’edificio non presenti le caratteristiche di lusso che sono elencate nel Decreto Ministeriale del 2 agosto 1969 (“Caratteristiche delle abitazioni di lusso”).
Riforma del Catasto
Si preannunciano tempi (molto) lunghi per la riforma del Catasto. Secondo quanto prevede Gabriella Alemanno, direttore dell’Agenzia del Territorio, recentemente intervenuta in audizione davanti alla commissione finanze della Camera, infatti, l’accorpamento tra Entrate e Territorio (previsto dal dl 95/2012, convertito in legge 135/2012) e altri ostacoli, potrebbero allungare i tempi di applicazione della riforma del Catasto ad almeno cinque anni dal momento in cui la delega fiscale in corso di negoziazione vedrà finalmente la luce.
Dati affitti in nero
Il fenomeno degli affitti in nero non accenna a placare la sua incidenza negativa nel settore delle locazioni, nel comparto immobiliare e in quello fiscale. A ricordarci di quanto sia preoccupante lo scenario degli affitti non regolari è un’indagine condotta dal Centro Studi e Ricerche Sociologiche Antonella Di Benedetto di Krls Network of Business Ethics, per conto di Contribuenti.it Magazine. Vediamo nel dettaglio quali siano le principali valutazioni effettuate all’interno del report, che ci aiuta a tracciare in maniera più accorta i confini del nomeno.
Autocertificazioni ruralità immobiliare
I termini per la presentazione della domanda di autocertificazione della ruralità delle proprietà immobiliari si sta avvicinando a grandi passi. La data di scadenza, prevista per il 1 ottobre 2012, dista infatti meno di tre settimane: quanto necessario per cercare di compiere un rapido riepilogo su questa materia, che riguarda il riconoscimento della ruralità dei fabbricati che sono già iscritti nel catasto urbano alle categorie catastali diverse dalla A6 per le abitazioni e dalla D10 per le costruzioni strumentali.
Ipoteca proporzionale
La commissione tributaria regionale del Lazio, con sentenza n. 152/21/12, ha affermato che l’iscrizione ipotecaria che il concessionario della riscossione, in presenza di debiti erariali, appone sui beni del contribuente, deve essere proporzionata al valore dell’immobile assoggettato al vincolo. Non solo: l’ipoteca deve anche essere iscritta su immobili che possibilmente non costituiscono residenza o abitazione principale dello stesso contribuente. Un principio che potrebbe cambiare, pertanto, il rapporto tra Equitalia e i contribuenti morosi.
Riconoscimento fabbricati rurali
L’Agenzia del Territorio ha emanato un importante chiarimento che riguarda le regole per la presentazione delle domande e delle autocertificazioni per ottenere il riconoscimento del requisito di ruralità dei fabbricati, fermo comunque rimanendo il classamento originario degli immobili. In più, sul sito internet dell’Agenzia è stato reso disponibile un applicativo specifico per compilare la domanda direttamente online. Cerchiamo di chiarire qualsiasi margine di libera interpretazione su questo stringente argomento, considerato l’avvicinarsi delle scadenze.
Le novità delle procedure telematiche relative al catasto
Le modifiche da attuare sul web al catasto sono diventate realtà: il riferimento non può che andare a quelle pratiche che prevedono l’annotazione obbligatoria all’interno del registro delle imprese. L’applicazione relativa a questa trasmissione, inoltre, comincerà a essere disponibile tra due mesi circa, a partire dal prossimo 15 ottobre. I notai, in particolare, sono chiamati a sfruttare il Modello Unico telematico in modo da perfezionare la registrazione, la trascrizione e la voltura degli immobili.
Imposte comunali 2012
Tra quota Imu e addizionale Irpef, tassa sui rifiuti e imposta di soggiorno, passando per le non meno penalizzanti imposta di scopo e sui tributi minori, le imposte comunali 2012 si apprestano a pesare con tutta la loro incisività sulle buste paga e sui redditi dei contribuenti municipali. Cerchiamo dunque di comprendere quale sia la “mappa” dell’imposizione comunale per un 2012 che si è confermato come da attesa: terribilmente esoso sotto il profilo fiscale.
Le rendite presunte degli immobili fantasma
Quando un immobile non viene censito e dichiarato al Catasto si parla inevitabilmente di “case fantasma”: il fenomeno è fin troppo diffuso nel nostro paese e i numeri sono eloquenti. Si spiegano in questa maniera le ultime pubblicazioni dei comuni circa le rendite presunte da ottenere direttamente da tali immobili, i quali non sono stati dichiarati in maniera spontanea dai soggetti che ne avevano interesse. Le liste in questione sono state messe a disposizioni di tutti e potranno essere consultate fino al prossimo 2 luglio, così come ha provveduto a comunicare in maniera tempestiva l’Agenzia del Territorio. Queste rendite, comunque, sono pur sempre transitorie, ma rappresentano una consultazione davvero utile e preziosa per tutti i soggetti interessati, in primis gli uffici provinciali della stessa Agenzia.
Le ultime modifiche legislative all’Ivie
L’Ivie è uno dei nuovi tributi con cui diversi contribuenti dovranno avere a che fare: si tratta infatti dell’Imposta sul Valore degli Immobili all’Estero, una misura che ha comunque beneficiato di qualche cambiamento dopo le ultime pubblicazioni della Gazzetta Ufficiale. In particolare, come previsto dalla legge 44 di quest’anno (“Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento”), la tassa in questione non è mai dovuta nel caso l’importo dovesse essere inferiore ai duecento euro. Allo stesso modo, questo testo normativo ha precisato altre deduzioni, facendo riferimento all’Imposta di Scopo reintrodotta dal governo Monti. L’Ivie esiste già da diverso tempo, tanto che il suo primo pagamento è stato previsto e fissato per l’anno d’imposta 2011; si sta parlando di un’aliquota che è pari a 0,76 punti percentuali del costo totale che risulta dall’acquisto immobiliare o altri contratti simili.
Imu in due o tre rate
L’IMU in tre rate non sarà una via obbligatoria, ma sarà una strada rimessa alla libera valutazione del contribuente. È quanto emerge dall’emendamento al decreto fiscale approvato dalla commissione Finanze della Camera, che pertanto apre un bivio in capo ai proprietari immobiliari italiani, a beneficio di una maggiore autonomia gestionale delle proprie uscite tributarie, e a incremento della confusione che regna sulla disciplina tributaria in materia di IMU.
Ricordiamo pertanto che il pagamento dell’imposta municipale unica, che ha sostituito l’imposta comunale sugli immobili, si pagherà con un acconto entro la giornata del 18 giugno (la scadenza era fissata nel 16 giugno, che tuttavia è di sabato). L’acconto sarà quindi pari a un terzo se il contribuente sceglierà di pagare l’imposta in tre tranche, o a un mezzo se invece lo stesso sceglierà di pagare l’imposta in sole due tranche.
Problemi IMU solo rinviati
Sull’applicazione dell’imposta municipale unica (IMU), i problemi da risolvere sarebbero ancora molti, e gli ultimi interventi da parte del governo – che ha limato alcuni elementi interpretativi, favorendo, ad esempio, il pagamento della prima rata dell’IMU 2012 mediante un dimezzamento della stessa, calcolata con le aliquote standard – non hanno fatto che andare a rinviare nel tempo l’emersione degli ostacoli dell’imposizione della tassa sulle case.
A dirlo è la Consulta Nazionale dei Caf che, durante un recente convegno a Roma, attraverso il presidente Valeriano Canepari, ha dichiarato che “c’è ancora un gran caos, continuano le incongruenze. Se dal punto di vista operativo si è trovata una soluzione per il pagamento dell’acconto di giugno, allo stato attuale i problemi sono rimandati a dicembre e con tempi ancora più stretti tra la definizione delle aliquote da parte del Governo, che si è dato tempo fino al 10 dicembre, e l’elaborazione e il pagamento della seconda rata la cui scadenza è fissata al 16 dicembre”.