Ai fini irpef il Fisco permette di poter detrarre i contributi che un familiare fiscalmente a carico ha pagato per il riscatto degli anni di laurea. In questo modo l’Agenzia delle Entrate permette di “scaricare” il costo contributivo anche nel caso in cui i contributi per il riscatto siano stati pagati da chi ancora non ha avviato un’attività lavorativa. Se invece a “scaricare” le spese per il riscatto degli anni di laurea è il percettore di reddito che sta presentando la dichiarazione, allora non è ammessa la detrazione dei contributi bensì la deduzione degli stessi dal reddito. Quindi, per semplificare, il genitore può detrarre i contributi di riscatto della laurea del figlio che ancora non lavora.