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Detrazione asilo nido in modello 730 / 2013

730Tra le varie possibilità di “bonus” che la legge riconosce ai contribuenti italiani, spicca anche la facoltà di portare in detrazione le spese per l’asilo frequentato dai figli. Un riferimento – quello a tale opzione – che non è contenuto nel Tuir (come invece accade per la prevalenza delle altre misure strutturali) ma è invece previsto all’interno della legge 203/2008, che ha riconosciuto a regime quanto precedentemente previsto solo in via provvisoria.

Detrazione spese scolastiche e universitarie 2013

Logo_fisco_e_scuola_2010Anche per l’anno in corso è possibile portare in detrazione Irpef del 19% le spese scolastiche relative all’istruzione secondaria, universitaria, di perfezionamento e di specializzazione. Ai fini fiscali – si sottolinea – non conta l’anno cui si riferisce la spesa, poichè – come per gli altri oneri – vale il principio di cassa. Vediamo allora di saperne di più su questa importante possibilità per diminuire il carico fiscale.

La detrazione Irpef per le spese funebri

Anche le spese funebri consentono di accedere a una specifica detrazione dell’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche): quali agevolazioni fiscali sono state previste dalla nostra amministrazione finanziaria? La norma di riferimento si trova, come è normale che sia, all’interno del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (Tuir, il DPR 917 del 1986). In pratica, secondo il primo comma, lettera “d” dell’articolo 15 di questa stessa legge, è possibile riconoscere il diritto a detrarre tali spese. Volendo essere ancora più precisi, ci si riferisce a quanto sostenuto in dipendenza della morte del coniuge, dei figli, dei discendenti prossimi, dei genitori, degli ascendenti prossimi, degli adottanti, oltre a fratelli, sorelle, generi, nuore e suoceri.

La detrazione Iva per realizzare un complesso residenziale

I giudici europei hanno affrontato la questione relativa all’applicazione dell’Iva a una compravendita di terreni e di fabbricati, utile per dar vita a un vero e proprio progetto immobiliare: per tale motivo, la Corte ha esaminato nel dettaglio una direttiva comunitaria, più precisamente la 112 del 2006 (“Sistema comune d’imposta sul valore aggiunto). Nello specifico, sono stati presi in esame gli articoli 167, 168 (entrambi relativi all’origine e alla portata del diritto a detrazione) e 185 (rettifica). Di questi edifici si è avuto modo parlare di recente, visto che non è prevista nessuna dichiarazione Imu per i possessori di fabbricati rurali strumentali.

I sostituti della scheda carburante

La circolare 42/E è stata resa nota dalla nostra amministrazione finanziaria due giorni fa, ma merita di essere approfondita nel dettaglio: il documento in questione, infatti, si è occupato della validità delle certificazioni per quel che concerne gli acquisiti di carburante di autotrazione. Il principio più importante che viene sancito, anzitutto, si riferisce alle carte di credito, a quelle di debito e alle prepagate, le quali sono state considerati degli strumenti ottimali per essere sostituire con un estratto conto minimo. In aggiunta, questa stessa documentazione risulta essere utile per ottenere la detrazione dell’Iva e la deduzione del costo, nell’ipotesi in cui vi sia un’apposita legittimazione.

La detraibilità delle spese veterinarie

Una decina di giorni fa si era approfondito l’argomento della detrazione fiscale per le misurazioni del colesterolo: si tratta di un caso emblematico di come l’ambito sanitario dia luogo ad agevolazioni tributarie importanti, ma cosa succede invece quando si acquistano dei farmaci che vengono sfruttati per un utilizzo veterinario? Bisogna capire se anche in tale situazione si può parlare liberamente di detraibilità e quali sono le modalità specifiche da seguire. Entrando maggiormente nel dettaglio, bisogna subito sottolineare come la detrazione per le spese veterinarie destinate ad animali da compagnia o da sport sia pari al 19% della spesa totale sostenuta.

La detrazione fiscale per le misurazioni del colesterolo

In farmacia sono disponibili per l’acquisto dei prodotti molto utili per riuscire a determinare il colesterolo totale presente nel sangue: si tratta di alcune strisce che riescono a quantificare in maniera precisa il quantitativo in questione, una sorta di dispositivo che beneficia di un trattamento fiscale importante e che va ricollegato alle detrazioni tributarie. In effetto, la spesa che viene sostenuta per un dispositivo medico del genere è in tutto e per tutto detraibile, visto che questa possibilità viene chiaramente sancita dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (Tuir: si tratta del Dpr 917 del 1986).

La detrazione per la montatura delle lenti da vista

L’acquisto della montatura delle lenti da vista è una di quelle fattispecie che prevede una detrazione fiscale della spesa ai sensi della legge: in effetti, questa agevolazione è prevista proprio per quelle lenti sfruttate per correggere i difetti visivi e rappresenta un vero e proprio dispositivo medico. In pratica, si fa riferimento a un testo normativo ben preciso, vale a dire il Decreto Legislativo numero 46 del 1997 (“Attuazione della direttiva 93/42/CEE, concernente i dispositivi medici”). Ebbene, quando si provvede all’acquisto di un prodotto del genere, il soggetto protagonista dell’operazione ha la possibilità di detrarre la spesa nel caso in cui dallo scontrino o dalla fattura risulti in modo chiaro che il costo è relativo a un dispositivo medico, il quale deve anche essere descritto.

Detrazione costi anche per fatture non contabilizzate

Stando a quanto affermato dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 14902 del 5 settembre, l’Agenzia delle Entrate non può negare la detrazione dei costi affermando che le fatture sono false poiché non sono contabilizzate presso il fornitore. In altri termini, il contratto e il relativo pagamento sarebbero elementi sufficienti per permettere al contribuente di dimostrare l’esistenza dell’operazione commerciale a monte e, pertanto, poter godere a valle delle relative detrazioni.

Condizioni detrazione IVA importazioni

Con una serie di sentenze, negli ultimi mesi, la Corte di Cassazione ha contribuito a chiarire numerosi equivoci in materia di detrazione dell’IVA sulle importazioni. Cerchiamo di riprendere i principali passaggi, illustrati negli ultimi giorni dal quotidiano Italia Oggi, illustrando quali siano i più importanti requisiti per poter portare in detrazione l’imposta sul valore aggiunto sulle attività di importazione, affrontando altresì le questioni legate al ritardato versamento, alle sanzioni e al rimborso dell’eccedenza.

Scheda carburante necessaria per la detrazione

La scheda carburante è l’unico strumento attraverso il quale è possibile condurre legittimamente in deduzione le spese relative ai carburanti per l’autotrazione. La cara e vecchia scheda non può pertanto essere sostituita da alcuna prova. Ad affermarlo è una conclusione cui è giunta la commissione tributaria regionale del Lazio con la pronuncia n. 223/04/2012 depositata in segreteria in data 10 luglio scorso, con la quale si contribuisce a eleggere la scheda carburante quale mezzo fondamentale per ottenere i benefici fiscali tradizionalmente previsti.

La detrazione Irpef per i prodotti omeopatici

I prodotti omeopatici sono una realtà diffusa e affermata da diverso tempo, ma bisogna capire in modo chiaro quando è possibile beneficiare delle agevolazioni fiscali nel momento esatto in cui si provvede all’acquisto di tali medicinali, in modo da detrarre tutte le spese. In particolare, occorre fare chiarezza sulla dicitura “omeopatico” e su quella più semplice e abbreviata. Nello specifico, in questo caso subentra una detrazione ben precisa, vale a dire quella dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef), con una aliquota fissata al 19% su tutte le spese che sono state sostenute.

Le detrazioni fiscali per l’impianto di riscaldamento

Può capitare in molti casi di dover sostituire l’impianto di riscaldamento, più precisamente quando si vuole passare da quello autonomo a quello centralizzato, su una parte specifica del fabbricato: in questo caso, è possibile beneficiare di tutte le detrazioni fiscali che sono previste per l’edificio nel suo complesso? Se un contribuente si dovesse trovare in una situazione del genere, allora dovrebbe fare riferimento a un documento piuttosto recente della nostra amministrazione finanziaria.

Calcolo rimborsi chilometrici e trattamento fiscale

Nelle voci di compenso degli agenti di rappresentanza, uno degli elementi di maggiore importanza è rappresentato dai rimborsi chilometrici, bonus che le aziende erogano in favore di quegli agenti che debbano sostenere delle spese di viaggio per attività “ordinarie” o per partecipare ai numerosi eventi di settore di riferimento. Ma quale è il trattamento fiscale dei rimborsi chilometrici? E come vengono calcolati?