Detrazione 36%: Modalità e procedure per la richiesta

La legge 23.12.2009 numero 191 – meglio nota come la “finanziaria 2010” – pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana numero 302 del 30.12.2009, entrata in vigore il 01.01.2010, ha prorogato per l’anno 2010 le agevolazioni fiscali in favore dei proprietari di immobili che vi eseguano lavori di ristrutturazione.

In particolare, il proprietario di una unità immobiliare, appartenente a qualsiasi categoria catastale, ed anche avente natura rurale, quando intende effettuarvi lavori di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia, per beneficiare del menzionato vantaggio fiscale, deve inviare  apposita  comunicazione di inizio lavori,   a mezzo raccomandata A.R., al:

CENTRO OPERATIVO DI PESCARA – AGENZIA DELLE ENTRATE, VIA RIO SPARTO N° 21, 65129 PESCARA, utilizzando e compilando il modulo scaricabile dal sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

Alla comunicazione va allegata tutta la documentazione di natura edilizia inerente i lavori a farsi (permesso di costruire, denunzia di inizio attività (DIA), domanda di accatastamento, ricevute ICI).

prima casa

Controlli sulle agevolazioni prima casa indebite

prima casa

Come noto l’acquisto della prima casa porta delle agevolazioni in materia di imposte di registro, ipotecarie e ctastali.

Proprio su questa materia l’Agenzia delle Entrate ha deciso di avviare un controllo per recuperare le agevolazioni indebitamente fruite, sempre rientrante nella continua lotta all’evasione fiscale.

Per effettuare i controlli l’agenzia delle entrate si baserà sulle principali operazioni riguardanti:

  1. l’acquisto della prima casa;
  2. l’acquisto di terreni edificabili compresi in piani urbanistici particolareggiati
  3. l’acquisto di terreni agricoli acquistati per la formazione di una piccola proprietà contadina.

Per le ristrutturazioni edilizie IVA al 10% in modo permanente

ristrutturazioni edilizie

La Finanziaria 2010 ha previsto di modificare e trasformare in modo permanente il regime agevolato dell’IVA al 10% sulle ristrutturazioni edilizie.

Infatti l’aliquota IVA agevolata al 10% riguarderà gli interventi realizzati in fabbricati con destinazione abitativa privata prevalente e si applicherà alle prestazioni di lavoro, alla fornitura di beni e di materiali.

L’unico vincolo esistente e che questi interventi non costituiscano una parte significativa del valore complessivo della prestazione; per significativo si intendono:

  1. montacarichi,
  2. ascensori infissi (sia interni che esterni),
  3. video-citofoni,
  4. apparecchi di condizionamento e riciclo dell’aria,
  5. sanitari e rubinetterie per bagni e impianti di sicurezza.

Per questi beni l’IVA si potrà applicare sempre al 10% fino a concorrenza della differenza tra valore complessivo della prestazione e quello dei beni significativi.

Piano casa, 3 nuovi progetti varati

piano casa

Come prannunciato a luglio, il Governo aveva varato un piano casa che si sviluppava essenzialmente in 2 progetti:

  1. Stanziamento di € 350 milioni a favore dell’edilizia sociale
  2. ampliamento di alcune case già esistenti.

Oltre a questi due progetti se ne aggiunge un’altro che va incontro ai più giovani e alle loro finanze.

Il piano casa si sviluppa in tre misure diverse  con destinatari e scopi diversi:

  • Quello riservato ai proprietari di villette e palazzine, meglio definirlo piano per il rilancio dell’edilizia.
  • Quello destinato ad aiutare chi una casa non ce l’ha e prevede la costruzione di 100mila nuovi alloggi nei prossimi 5 anni.
  • Quello annunciato poco fa che prevede la realizzazione di 100 new town ovvero 100 nuove città-quartiere con alloggi da vendere alle giovani coppie a mutui agevolati.

Scopriamoli nel particolare.

Il piano casa “villette e palazzine”

Ben 12 regioni hanno già varato delle leggi per disciplinare l’ampliamento o la ricostruzione degli edifici residenziali.

Bisognerà pero sempre attendere che ogni comune si prononci sull’attuazione.

Il piano casa “100mila alloggi in cinque anni”

Realizzazione di 100mila case in 5 anni da destinare a chi non riesce a sostenere la rata del mutuo, per questo il governo ha già stanziato € 350 milioni per l’edilizia sociale.

Chi beneficerà di queste case? In linea di massima: giovani, anziani, famiglie sotto sfratto, immigrati che godranno in media di € 3.500 per appartamento.

Il piano casa “100 new town”

ICI 2008 approvato il modello

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MODELLO ICI 2008

E’ stato approvato il 12.05.2009 il modello per la dichiarazione ICI del  2008 da utilizzare oramai in poichissimi casi, infatti è diventato effettivo l’interscambio informativo dei dati catastali, accertato con provvedimento del direttore dell’Agenzia del territorio del 18 dicembre 2007, i Comuni, infatti, posso accedere direttamente alle informazioni contenute nella banca dati catastale.

Quindi il modello va presentato nei seguenti casi:

  • quando gli immobili godono di riduzione dell’imposta (come nel caso di fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e, di fatto, non utilizzati, o di terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti o da imprenditori agricoli a titolo principale)
  • quando sono oggetto di atti per i quali non è stato utilizzato il modello unico informatico (Mui), adoperato dai notai per registrare, trascrivere, iscrivere, annotare nei registri immobiliari e per le volture catastali di atti relativi a diritti sugli immobili (ad esempio, gli immobili situati nei Comuni dove le funzioni catastali sono delegate alle province autonome di Trento e Bolzano)
  • il Comune non è in grado di acquisire le informazioni necessarie per il corretto adempimento dell’obbligo (quando, ad esempio l’immobile è stato oggetto di locazione finanziaria, il terreno agricolo è divenuto area fabbricabile o viceversa o l’area è divenuta edificabile in seguito alla demolizione del fabbricato).

In tutti gli altri casi non deve piu essere compilato ed inviato il modello ICI ai comuni dove sono ubicati gli immobili in oggetto.

Tornando alle casistiche previste per l’invio del modello ricordiamo che i termini per la presentazione sono i seguenti:

Tetto del 4% sui mutui prima casa: In pochi ne beneficiano

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Il ministero dell’Economia ha diramato una circolare, la n. 32256 del 30.04.2009, con la quale ribadisce che l’accesso alle agevolazioni, tetto 4% per gli interessi,  è automatico e le banche devono concedere i benefici senza che sia presentata alcuna domanda da parte degli interessati.

Questa circolare nasce dal fatto che allo stato attuale pochissime famiglie italiane hanno beneficiato dell’agevolazione del tetto del 4% per i contratti di mutuo a tasso variabile per l’abitazione principale, prima casa.

L’agevolazione come ricorderete è stata introdotta dal Decreto Anticrisi ed è stata voluta proprio per aiutare quelle famiglie che avevano visto aumentare a dismisura la rata del proprio mutuo, causato dall’aumento dei tassi variavili sui mutui.

Saldo ICI

Saldo ICI

Da oggi fino al 16 dicembre saranno chiamati alla cassa per il pagamento i proprietario o titolari di altro diritto reale di godimento su fabbricati, aree edificabili e terreni agricoli, per il versamento della seconda rata, a saldo dell’ICI dovuta per l’intero anno, con eventuale conguaglio sulla prima rata.

Esclusi dal pagamento del saldo ICI saranno i titolari di immobile adibito a prima casa, abitazione principale, o meglio: non sono più tenuti al pagamento dell’imposta i titolari degli immobili adibiti ad abitazione principale. Sono escluse dal beneficio solo le unità immobiliari iscritte nelle categorie catastali A1, A8 e A9 (immobili di lusso, ville e castelli). In questi casi oltre a non essere obbligati a pagare l’Ici, i contribuenti hanno diritto al rimborso se per errore hanno versato a giugno l’acconto.

Mutui prima casa: detrazione 19%

In questo periodo si parla molto dei mutui a causa dei continui aumenti dei tassi di interesse e grazie alla possibilità di rinegoziare o traferire i mutui già esistenti, portabilità.

Ma in quanti sono a conoscenza che vi è la possibilità di detrarre dalla dichiarazione dei redditi parte degli interessi passivi pagati sui mutui prima casa?

Cerchiamo di chiarire in modo pratico e semplice la possibilità di detrarre dalla dichiarazione dei redditi gli interessi passivi sui mutui prima casa.

Iniziamo con il dire che la legge da la possibilità di detrarre il 19% dei seguenti oneri fiscali relativi ai mutui:

  • Interessi passivi
  • Oneri accessori ( spese notarili, spese istruttoria e perizia)

L’importo massimo di oneri fiscali su cui calcolare la detrazione del 19% è pari a € 4.000.

Quindi se nell’anno si pagano interessi per un importo di € 6.000 si colcolerà il 19% sempre su €4.000.

Imortante per poter usufruire della detrazione del 19% e che l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale, c’è tempo fino ad 1 anno per trasferire la residenza dall’acquisto.