Dallo scorso 20 luglio 2013 l’ecocontributo che gli acquirenti di auto e di moto dovranno pagare ai rivenditori per poter coprire i costi di gestione degli pneumatici in dotazione una volta giunti a fine vita diventa più caro. A stabilirlo è l’ultimo decreto del Ministero dell’Ambiente, dello scorso 3 luglio 2013, che prevede un aumento del 13 e del 20 per cento degli oneri verdi per gli pneumatici di auto e moto rispetto al 2012 (rimangono invece invariati quelli per le macchine agricole e industriali).
Bonus
Bonus elettrodomestici al 50%
Oltre ai mobili “fissi“, un emendamento al testo del decreto sulle ristrutturazioni edilizie ha consentito di dare il via libera agli incentivi fiscali per gli elettrodomestici. Pertanto, i contribuenti che acquisteranno grandi elettrodomestici, rientranti nella categoria A+ o A per i forni, potranno detrarre dalla quota Irpef fino al 50% della spesa sostenuta, suddividendo l’importo in 10 quote annuali di pari importo, fino a un massimo di 10 mila euro.
Bonus risparmio energetico pompe di calore e scaldabagni
Oggi e nei prossimi giorni dedicheremo ampio spazio a tutte le novità relative all’impatto del nuovo decreto del governo Letta in materia di proroga del maxi bonus Irpef sulle ristrutturazioni e sugli interventi di riqualificazione energetica. Vediamo oggi cosa cambia in materia di bonus sul risparmio energetico per le pompe di calore e per gli scaldacqua utilizzati negli appartamenti degli italiani.
Bonus risparmio energetico per pannelli solari e caldaie
Il governo Letta ha dato il via a una nuova stagione dei bonus eco-energetici (l’ultima, probabilmente, fino al ritorno dei bonus strutturali). Cerchiamo allora di capire quali siano le caratteristiche dell’attuale normativa in proposito, partendo dalla possibilità di fruire di importanti benefit fiscali per le operazioni di installazione di pannelli solari e di caldaie a condensazione.
Detrazione asilo nido in modello 730 / 2013
Tra le varie possibilità di “bonus” che la legge riconosce ai contribuenti italiani, spicca anche la facoltà di portare in detrazione le spese per l’asilo frequentato dai figli. Un riferimento – quello a tale opzione – che non è contenuto nel Tuir (come invece accade per la prevalenza delle altre misure strutturali) ma è invece previsto all’interno della legge 203/2008, che ha riconosciuto a regime quanto precedentemente previsto solo in via provvisoria.
Al via l’imposta sostitutiva del 10% sulla produttività
Con la pubblicazione in G.U., dallo scorso 29/03 è ufficialmente a regime per l’anno in corso, l’imposta sostitutiva del 10% sulla componente di retribuzione legata ad indici di redditività.
Lo sgravio, rinnovato per il biennio 2013/14 con un finanziamento di circa 1,5 miliardi di euro, consentirà a tutti i lavoratori del settore privato di usufruire dell’aliquota agevolata del 10% sugli emolumenti ricevuti a seguito di incrementi di produttività, nel limite di € 2.500 annui, a condizione di non aver superato nell’ultimo esercizio fiscale un reddito complessivo da lavoro subordinato di 40mila euro.
L’agevolazione, introdotta per la prima volta dall’art. 2 della legge 126/’08, sebbene di natura provvisoria è sempre stata riproposta ogni anno con regolarità, anche se con notevoli divergenze nel corso del tempo, a seconda della “dote” stabilita (si pensi che nel periodo di imposta 2011, l’importo massimo detassabile era pari a € 6mila entro il tetto di 40mila euro complessivi).
Il bonus per l’assunzione di lavoratori svantaggiati
Creare occupazione stabile in alcune regioni del nostro paese consente di ottenere un beneficio fiscale di non poco conto: il riferimento non può che andare allo sconto d’imposta che è previsto per chi crea lavoro in alcune zone del Mezzogiorno, vale a dire l’Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Campania, il Molise, la Puglia, la Sicilia e la Sardegna. L’utilizzo e lo sfruttamento di tale agevolazione, comunque, può avvenire soltanto attraverso una apposita presentazione del modello F24 all’agente di riscossione. In effetti, si tratta proprio della soluzione migliore per consentire un controllo preventivo e scongiurare qualsiasi tipo di abuso.
Il 2 aprile è l’ultimo giorno per l’invio relativo al bonus energetico
Il 2 aprile 2012 sarà l’ultimo giorno utile per molti contribuenti, più precisamente per coloro che hanno intenzione di sfruttare la detrazione fiscale del 55% relativa alla riqualificazione energetica degli edifici: i lavori in questione devono essere stati avviati nel corso del 2011 e comunque non ultimati nello stesso, in modo da poter inoltrare in maniera corretta la comunicazione con tutte le relative spese. Questi cinque giorni rimasti a disposizione vanno dunque utilizzati nel modo più appropriato. È dal 2010 che viene resa possibile questa comunicazione telematica così importante. Nel dettaglio, gli interventi del bonus energetico possono proseguire anche oltre il periodo d’imposta di riferimento. Tutto si basa essenzialmente sulle disposizioni contenute nel Decreto legge 185 del 2008 (il cosiddetto “decreto anticrisi” per la precisione), il cui articolo 29 prevede proprio l’adempimento in questione.
Detrazione sulle ristrutturazioni nella Manovra Salva Italia: cosa è cambiato
La principale novità della Manovra Salva Italia (la c.d. Manovra Monti) in merito ai bonus sulle ristrutturazioni, consiste nell’abbattimento del termine temporale previsto per le agevolazioni. In particolare, per quanto concerne l’agevolazione del 36% sulle spese fronteggiate per interventi di recupero e di ristrutturazione edilizia, la legge ha previsto l’entrata in regime del bonus, che non avrà più alcuna scadenza, ma verrà considerata quale agevolazione stabile.
La norma sulle detrazioni del 36% delle spese di ristrutturazione prevede tuttavia alcuni limiti all’utilizzo del bonus, con l’imposizione di un importo massimo di 48 mila per le spese fronteggiate e soggette a beneficio agevolativo. Il calcolo del limite assoluto delle spese, appena ricordato, è da effettuarsi sulla base di ogni singolo immobile: le spese dovranno inoltre essere effettivamente sostenute e a carico del contribuente che detiene o possiede l’immobile.
Unico 2012: il credito per le attività di ricerca e sviluppo
È già tempo di pensare alle comunicazioni relative al modello Unico per il 2012: più precisamente, il riferimento deve andare al credito d’imposta per tutti quegli investimenti che vengono realizzati per le attività di ricerca e sviluppo, come previsto espressamente dal Decreto Ministeriale del 4 marzo 2011 (“Strumenti di misura e metodi di controllo metrologico”). C’è una specifica risoluzione della nostra amministrazione finanziaria che parla di tutto questo, vale a dire la 100/E: in base a quanto disposto da tale documento, infatti, vi sono delle precise modalità di utilizzo del credito stesso, oltre a quelle che sono le linee guida per la dichiarazione dei redditi da compilare il prossimo anno. Il beneficio in questione è destinato a quelle aziende che sono state escluse a causa dell’esaurimento dei fondi per il cosiddetto Bonus Ricerca, con un credito pari al 10% relativo a investimenti per attività poste in essere in una data precedente al 29 novembre del 2008.
F24: istituito il codice tributo per il bonus ricerca
Se n’era parlato qualche tempo fa, tutto è pronto per il credito d’imposta destinato a quelle imprese che finanziano le ricerche universitarie e gli enti pubblici che sono attivi in questo campo: come è noto, tale disposizione è stata prevista in maniera espressa da un recente testo normativo, il Decreto legge 70 del 2011 (“Prime disposizioni urgenti per l’economia”), il quale ha introdotto la novità con un apposito comma. Poi, pochissimi giorni fa è stata la nostra amministrazione finanziaria a rendere note quelle che sono le disposizioni applicative in questo caso. Ora si completa in maniera perfetta l’intero quadro, con un codice tributo che dovrà essere utilizzato da tutti quei contribuenti che andranno a compilare il modello F24.
Social card: le nuove categorie di beneficiari
La social card prova nuovamente a riconquistare gli italiani dopo il mezzo flop del primo fallimento: stavolta, la carta acquisti destinata a quelle famiglie che si trovano in una situazione
Credito di imposta ricerca e sviluppo: click day, confermata l’imparzialità
Il Fisco da parte delle Commissioni tributarie, ed in particolare da quella regionale dell’Abruzzo, ha incassato un pronunciamento favorevole in merito alla procedura, attraverso il cosiddetto “click day“, finalizzata alla
Crediti di imposta: quali sono
Il Fisco, per specifici investimenti e settori della nostra economia, può concedere, nel rispetto dei requisiti previsti, dei bonus fiscali sotto forma di credito di imposta che poi si può