Le precisazioni delle Entrate sull’affrancamento e il bilancio consolidato

Beni immateriali e bilancio consolidato, finalmente dall’Agenzia delle Entrate è giunta una ventata di chiarezza: secondo la nostra amministrazione finanziaria, infatti, l’interpretazione dell’articolo 23 del Decreto 98 del 2011 va effettuata in maniera ben precisa. Si tratta del testo normativo che fa riferimento al riallineamento dei valori fiscali e civilistici per quel che concerne l’avviamento e le altre attività immateriali. Questa disposizione, uno dei cardini della recente manovra estiva, rinvia ad altri provvedimenti della stessa Agenzia, precisando che le previsioni in questione devono essere applicate sia a quei soggetti che utilizzano i principali contabili Ias, sia a coloro che si rifanno invece ai testi nazionali.

Bilancio: gli Ias non comportano sempre l’evasione fiscale

Quando si tratta di parlare di perdite su crediti e svalutazioni, l’applicazione degli Ias non porta come conseguenza immediata all’evasione fiscale: secondo una recente sentenza del Tribunale di Milano, infatti, le operazioni in questione rispondono in bilancio a tali principi per quelle imprese che hanno adottato gli standard internazionali già a partire dal 2005. Il caso preso in esame, quello di una banca che ha provveduto ad applicare gli Ias in maniera coerente, deve dar luogo a due fattispecie. Anzitutto, vi deve essere il diritto a dedurre le perdite su crediti nei confronti dei debitori in procedura concorsuale, il quale non diventa poi un obbligo di svalutazione.

Xbrl: accordo tra Italia e Francia sulle registrazioni contabili

Il formato Xbrl, vale a dire il linguaggio elettronico che viene solitamente elaborato per presentare in maniera corretta i bilanci contabili, potrà ora contare su una preziosa partnership: l’accordo tra Infocamere e Infogreffe, le due istituzioni che rappresentano idealmente le camere di commercio di Italia e Francia, dovrebbe infatti rendere più trasparenti e semplici le transazioni commerciali. In che modo? I due presidenti, Valerio Zappalà e Pascal Daniel, si sono impegnati a scambiarsi informazioni economiche fondamentali per questo tipo di operazione, quindi tutto ciò che c’è di rilevante in fatto di registri delle imprese sarà condiviso con i “cugini” transalpini.

Scritture contabili: le criticità dell’informatizzate

Le scritture contabili devono essere conservate anche dal punto di vista informatico, ma ci sono molte criticità che rendono questa operazione difficoltosa e rischiosa: un testo normativo piuttosto recente, la legge 106 del 2011, cerca di venire incontro a queste urgenze. In effetti, la documentazione informatica del cosiddetto “decreto anticrisi” prevede lo sviluppo della gestione digitale di scritture contabili, quindi il libro giornale, l’inventario, i registri dell’Iva e quant’altro. I problemi sono sorti con la marcatura temporale e la firma digitale richieste dall’imprenditore, visto che l’operazione, da realizzare ogni tre mesi, è risultata spesso macchinosa e capace di invalidare la valenza probatoria dei documenti.

Manovra finanziaria: Ecco le novità fiscali

La nuova manovra finanziaria proposta dal governo è stata approvata ieri dal Senato e dovrebbe subire lo stesso destino, a tempo di record, anche alla Camera nella giornata odierna: che cosa prevede esattamente? Le novità in ambito fiscale sono senz’altro quelle più evidenti. Anzitutto, bisogna sottolineare come i ticket sanitari verranno a costare dieci euro sulle ricette mediche e altri venticinque euro sul codice bianco relativo al pronto soccorso, due misure che dovrebbero essere valide già a partire da lunedì prossimo. Il peso finanziario della manovra stessa è aumentato rispetto alle previsioni, ora si parla di circa settanta miliardi di euro, i quali dovrebbero essere ripartiti tra il 2013 (ventitre miliardi) e il 2014 (i restanti quarantasette).

Bilancio: ultima settimana per la contabilità delle onlus

Le associazioni sportive dilettantistiche devono segnare con un bel cerchio rosso la data del prossimo 15 luglio: si tratta, infatti, del termine ultimo che è stato messo a loro disposizione dall’Agenzia delle Entrate in relazione alle registrazioni contabili. In pratica, bisogna far riferimento alla Legge 398 del 1991, il testo che consente a queste associazioni, oltre a quelle senza scopo di lucro e alle cosiddette pro-loco (gli enti che organizzano e promuovono eventi e convegni): dalle norme in questione si ricava un regime fiscale agevolato, al quale si può aderire tramite opzione ed è proprio a quei soggetti che sono ricompresi in tale novero che si rivolge la scadenza temporale in questione.

Scritture contabili: il contribuente deve comunicare le variazioni

La conservazione delle scritture contabili è una delle fasi più delicate dal punto di vista fiscale. Ora, in base a quanto prescritto dalla risoluzione 65/E della nostra amministrazione finanziaria, il contribuente deve prestare la massima attenzione in tal senso, visto che le comunicazioni di variazioni al fisco spettano proprio a lui e non al depositario. Quest’ultimo si deve limitare alla vigilanza del cliente e ha compiti relativi soltanto alla cooperazione. La scelta dell’Agenzia delle Entrate si basa sul contenuto dell’articolo 35 del Dpr 633 del 1972 (“Istituzione e disciplina dell’Iva”), il quale precisa che il contribuente è obbligato a dichiarare alle Entrate entro trenta giorni le eventuali variazioni contabili, includendo in tale novero anche il cambiamento del luogo di conservazione.

Imprese in perdita sistemica: chiarimenti Entrate

Martedì scorso, 21 giugno 2011, l’Agenzia delle Entrate ha emanato una Circolare, la numero 28/E, con la quale ha fornito tutta una serie di interessanti ed importanti chiarimenti in risposta ad alcuni dubbi sollevati nel nostro Paese dalla stampa economica. Tra questi c’è quello relativo alle cosiddette imprese che sono in perdita sistemica agli occhi dell’Amministrazione finanziaria dello Stato. Ebbene, al riguardo è stato chiarito che per il Fisco un’impresa risulta essere in perdita sistemica quando chiude più anni di imposta presentando delle dichiarazioni che riportano delle perdite fiscali che non risultano essere determinate da compensi che sono stati erogati ai soci e/o agli amministratori.

Ias e bilancio: un primo giudizio sulle novità

Finora è stato un approccio “morbido” quello che ha coinvolto l’applicazione dei principi internazionali Ias (International Accounting Standards) e il loro coordinamento con l’imponibile del fisco: per il momento sono ancora attese delle delucidazioni in merito agli elementi di bilancio e al trattamento tributario che deve essere loro riservato. Forse manca un po’ di semplificazione, anche perché il Decreto Sviluppo prevede che le regole siano adottate in relazione alle dichiarazioni dei redditi del 2010, mentre era stata richieste meno complicazioni per quel che riguarda le deduzioni.