Piano casa, 3 nuovi progetti varati

piano casa

Come prannunciato a luglio, il Governo aveva varato un piano casa che si sviluppava essenzialmente in 2 progetti:

  1. Stanziamento di € 350 milioni a favore dell’edilizia sociale
  2. ampliamento di alcune case già esistenti.

Oltre a questi due progetti se ne aggiunge un’altro che va incontro ai più giovani e alle loro finanze.

Il piano casa si sviluppa in tre misure diverse  con destinatari e scopi diversi:

  • Quello riservato ai proprietari di villette e palazzine, meglio definirlo piano per il rilancio dell’edilizia.
  • Quello destinato ad aiutare chi una casa non ce l’ha e prevede la costruzione di 100mila nuovi alloggi nei prossimi 5 anni.
  • Quello annunciato poco fa che prevede la realizzazione di 100 new town ovvero 100 nuove città-quartiere con alloggi da vendere alle giovani coppie a mutui agevolati.

Scopriamoli nel particolare.

Il piano casa “villette e palazzine”

Ben 12 regioni hanno già varato delle leggi per disciplinare l’ampliamento o la ricostruzione degli edifici residenziali.

Bisognerà pero sempre attendere che ogni comune si prononci sull’attuazione.

Il piano casa “100mila alloggi in cinque anni”

Realizzazione di 100mila case in 5 anni da destinare a chi non riesce a sostenere la rata del mutuo, per questo il governo ha già stanziato € 350 milioni per l’edilizia sociale.

Chi beneficerà di queste case? In linea di massima: giovani, anziani, famiglie sotto sfratto, immigrati che godranno in media di € 3.500 per appartamento.

Il piano casa “100 new town”

Novità per le banche

Con il Decreto Legge numero 78/2009 è stato stabilito che le banche non potranno addebbitare come corrispettivo  somme maggiori dello 0.50% a trimestre dell’importo dell’affidamento per il servizio di messa

Nuovo scudo fiscale

E’ definitiva la versione finale dell’articolo 13-bis del Decreto Legge anticrisi, riguardante l’emersione di capitali detenuti all’estero, in poche parole il rientro dei capitali detenuti all’estero, SCUDO FISCALE, che stabilisce

Mutui a tasso fisso o variabile?

Mutui tasso fisso o variabile Tasso fisso o tasso variabile? Questa è la domanda che si pongono in molti, specie di questo periodo, nello scegliere il tipo di mutuo da

Tetto del 4% sui mutui prima casa: In pochi ne beneficiano

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Il ministero dell’Economia ha diramato una circolare, la n. 32256 del 30.04.2009, con la quale ribadisce che l’accesso alle agevolazioni, tetto 4% per gli interessi,  è automatico e le banche devono concedere i benefici senza che sia presentata alcuna domanda da parte degli interessati.

Questa circolare nasce dal fatto che allo stato attuale pochissime famiglie italiane hanno beneficiato dell’agevolazione del tetto del 4% per i contratti di mutuo a tasso variabile per l’abitazione principale, prima casa.

L’agevolazione come ricorderete è stata introdotta dal Decreto Anticrisi ed è stata voluta proprio per aiutare quelle famiglie che avevano visto aumentare a dismisura la rata del proprio mutuo, causato dall’aumento dei tassi variavili sui mutui.

Autotrasportatori: Incentivi all’acquisto

Con decreto interministeriale emanato dal Ministero delle infrastrutture e trasporti di concerto con quello dell’Economia e finanze e pubblicato nella G.U. n.241 del 14 ottobre 2008 sono stati istituiti degli incentivi all’acquisto di veicoli adibiti all’autotrasporto per € 70 Milioni.

L’incentivo riguarda l’acquisto di veicoli nuovi per il trasporto merci che rispettino determinate caratteristiche tipo:

  • devono essere in regola con le norme antinquinamento euro 5;
  • devono avere una massa superiore a 11.5 tonnellate;

Possono beneficiare di tale incentivo le imprese di autotrasporti che abbiamo acquistato, sia nel 2007 che 2008, veicoli nuovi con le caratteristiche già citate.

Si dovrà presentare apposita domanda per accedere ai contributi, da indirizzare al ministero delle Infrastrutture e Trasporti, redatta utilizzando la modulistica specifica, come parte integrante, al decreto interministeriale n.148-T.

Decreto salva Banche

Ne avevamo parlato ieri delle Banche circa la sicurezza o meno dei depositi bancari, a riprova di ciò riportiamo che dopo gli accordi presi il 12.10.2008 da tutti i Capi di Stato e di Governo dell’Europa è stato pubblicato sulla G.U. 240 del 13/10/2008 il D.L. 157 che contiene misure urgenti per garantire la stabilità del sistema creditizio, il cosi detto Decreto salva Banche.

Il Decreto salva Banche dovrebbe garantire, con un piano d’azione comune, la stabilità del sistema per fare fronte alla crisi finanziaria, nonchè garantire la continuita’ nell’erogazione del credito alle imprese e ai consumatori.

Depositi bancari: Sono sicuri?

In questi giorni di fermento a causa dei problemi legati alla crisi finanziaria si è parlato molto della paura dei risparmiatori nel tenere i propri soldi in depositi bancari.

Molte email sono giunte alla nostra attenzione chiedendoci se era “sicuro” o no continuare a tenere accesi i depositi bancari.

Secondo Confconsumatori non ci sono problemi entro i limiti della tutela del risparmio, spieghiamoci meglio, grazie al decreto legislativo numero 659/1996 sono tutelati i depositi bancari di ogni correntista per un importo massimo di € 103.291,38.