Il governo sta lavorando alla creazione di un nuovo tipo di società, la start up innovativa. Una società di capitali con azioni o quote rappresentative del capitale non quotato. Cerchiamo di comprendere rapidamente quali siano le caratteristiche necessarie per poter configurare la start up innovativo, e in che modo il regime di quadro fiscale possa essere derogato dalle innovazioni previste per questa nuova particolare categoria di impresa.
Attualità
Nuove regole anagrafe 2012
Con il decreto del Presidente della Repubblica 30 luglio 2012, n.154, recante il regolamento di attuazione delle disposizioni contenute all’articolo 5 del decreto-legge n.5/2012 (cioè, il c.d. decreto semplificazione e sviluppo) in materia di variazioni anagrafiche, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 settembre 2012, e che entrerà in vigore solamente dopodomani, vengono apportate alcune importanti novità in materia di gestione dei rapporti con l’anagrafe. Vediamo brevemente quali sono le più importanti modifiche, e come impatteranno sul funzionamento degli uffici dell’anagrafe.
Nuova patente ciclomotori
Continuiamo a parlare di patenti e di documenti per la circolazione con mezzi a motore. L’occasione ci è offerta proprio dal nostro precedente articolo, che non riguarda – con l’allungamento delle scadenze di alcune categorie di documenti – il patentino per la guida dei ciclomotori, poiché non è considerabile a pieno titolo come un documento di riconoscimento. Tra pochi mesi, inoltre, entreranno in vigore alcune importanti novità in materia, con l’introduzione di una vera patente per la conduzione di ciclomotori a due o tre ruote, e dei quadricicli leggeri.
Durata validità patente
Della validità della patente e degli altri documenti di riconoscimento abbiamo parlato più volte in questi ultimi giorni. Cerchiamo tuttavia di riassumere, oggi, quali sono le norme di legge che disciplinano la durata della validità della patente, e quali sono le distinzione a seconda della tipologia di documento in nostro possesso. Nelle prossime settimane, andremo ad affrontare più nel dettaglio le varie classi di documento e, in particolar modo, quelle che sono state interessate dalle ultime novità in materia di semplificazioni.
Contestazione autovelox: quando è possibile?
Se avete preso una multa a causa di un eccesso di velocità rilevato dall’autovelox, non tutto è perduto. Certo, dimostrare l’irregolarità della sanzione amministrativa non sarà facile, ma la recente comunicazione del ministero dei trasporti con parere n. 734/2012 apre un piccolo spiraglio per tutti gli automobilisti italiani. Stando al ministero, infatti, gli strumenti autovelox presidiati dagli agenti della polizia municipale possono essere utilizzati su qualsiasi strada anche senza necessità di contestazione immediata. A patto che gli impianti siano ben visibili, segnalati preventivamente, e installati nel territorio di competenza degli agenti.
Tassazione delle plusvalenze, il luogo non ha importanza
Quanto si parla del trattamento fiscale che viene riservato alle plusvalenze, si nota immediatamente una bella differenza tra quelle che maturano nel territorio nazionale e quelle che invece lo fanno all’estero: in effetti, nel primo caso la tassazione non può essere fatta subentrare fino a quando non si realizzano in maniera concreta, mentre nel secondo l’imposizione tributaria ha senso fin dal momento in cui le stesse sono latenti. La Commissione Europea ha contestato una specifica norma in tal senso, vale a dire quella che prevede una tassazione immediata delle plusvalenze latenti, più specificamente quando una società provvede a trasferire la propria sede amministrativa o quella operativa nel territorio di un altro stato membro.
Riforma Codice della strada 2012
Il ddl C 4662 recante “Delega al governo per la riforma del codice della strada, di cui al d. lgs. 30 aprile 1992, n. 2852” e il ddl C 5361 con le “Modifiche al codice della strada, di cui al d. lgs. 30 aprile 1992, n. 285 in materia di veicoli, di accertamento della guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti, di pagamento delle sanzioni e di effetti della revoca della patente” apportano alcune interessanti novità al Codice della strada, con particolare riferimento a quanto avviene in materia di sanzioni e di pagamento delle stesse. Cerchiamo allora di riassumere tutte le più importanti innovazioni, in questo nostro breve approfondimento.
L’imposta di bollo sui conti correnti detenuti all’estero
I conti correnti possono essere aperti dai contribuenti italiani anche in paesi diversi dal nostro: che cosa accade dal punto di vista fiscale quando tale strumento viene detenuto in una nazione europea che non sia l’Italia? In particolare, bisogna capire come comportarsi in relazione all’imposta di bollo, il principale adempimento tributario da questo punto di vista. Nel caso in cui i conti correnti, ma anche i libretti di risparmio siano detenuti all’interno di uno Stato che fa parte dell’Unione Europea oppure del cosiddetto Spazio Economico Europeo (l’accordo siglato nel 1992, avviato due anni dopo e che include al suo interno trenta nazioni) bisogna fare riferimento a un testo normativo ben preciso.
Il canone speciale della Rai per i campeggi
Il pagamento del canone speciale della Rai ha suscitato più di una polemica nel corso degli ultimi mesi, sia per gli importi da versare sia per le distinzioni tra le varie categorie di contribuenti: di conseguenza, ogni precisazione è più che mai utile, dunque si può procedere a sciogliere un dubbio relativo a una situazione specifica. Che cosa deve fare un soggetto che esercita una attività di campeggio in relazione alla dichiarazione nel modello Unico del tributo in questione. In tal caso, viene in soccorso il diciassettesimo articolo del cosiddetto Decreto Salva Italia di recente approvazione.
Tasse nocive per la crescita economica
Le tasse fanno male alla crescita economica, o quasi. A sostenerlo è stato il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, recentemente impegnato in un’audizione al Parlamento Europeo. “Un consolidamento fiscale attuato solo attraverso l’aumento delle tasse” – ha dichiarato Draghi – “è sicuramente recessivo”. Un riferimento più o meno indiretto a quanto sta accadendo in Italia, confortato dal fatto che a suscitare la risposta del presidente dell’Eurotower sia stata proprio una domanda avanzata da un europarlamentare italiano.
Ad ogni modo, le dichiarazioni di Mario Draghi sono state certamente di più ampio respiro, ma tutto sommato finalizzate a sostenere che per la crescita e per il lavoro va data una priorità al rigore dei conti pubblici, che è altresì l’unica strada per ritrovare la fiducia degli investitori internazionali. Investitori che sembrano esser tornati ad affacciarsi – pur tiepidamente – sul vecchio Continente, del quale tuttavia osservano ancora con grande preoccupazione il deteriorarsi di alcune fondamentali.
Tassa di soggiorno 2012
A quanto ammonta la tassa di soggiorno 2012 imposta dai principali Comuni italiani per le visite turistiche? A dircelo è una recentissima analisi condotta dalla Uil in occasione delle recenti vacanze di Pasqua, con rilevazione per tipologia di struttura ricettive nelle più importanti località di mare e d’arte.
Procediamo con ordine dalle seconde: tra le principali città culturali italiane, Roma ha scelto di applicare una tassa soggiorno (intendendo per tale il costo dell’imposta di soggiorno per una notte, a persona) pari a 2 euro per alberghi a 2 e 3 stelle, e a 3 euro per alberghi a 5 stelle. Il costo è di 2 euro per agriturismi e bed & breakfast, e di un solo euro per i campeggi. Similare il comportamento di Firenze, con un costo pari a 2 euro per alberghi a 2 stelle, 3 euro per alberghi a 3 stelle e 5 euro per alberghi a 5 stelle. Più cari gli agriturismi (3 euro) rispetto ai bed and breakfast (2 euro) e ai campeggi (1 euro).
Delega fiscale approvata dal Consiglio dei Ministri
Come era ampiamente atteso, il Consiglio dei Ministri ha approvato il ddl delega per la riforma fiscale, che finalmente sostituirà la vecchia delega a firma dell’ex ministro Tremonti, da troppo tempo ferma sui banchi del Parlamento. Numerose le novità che sono contemplate in tale provvedimento, e che possono ben essere in grado di costituire una sorpresa evidente rispetto alle precedenti aspettative.
In particolar modo, sembra esser tramontata l’idea di adottare il fondo taglia tasse nella sua versione originariamente ipotizzata (un fondo nel quale far confluire i proventi derivanti dalla lotta all’evasione, con possibili di utilizzare tali stanziamenti per futuri sgravi fiscali). Niente di fatto anche per quanto concerne il taglio delle aliquote Irpef, e la soppressione graduale dell’imposta regionale sulle attività produttive. Probabile infine la stabilizzazione del cinque per mille.
Il ripristino della tassa sulle disgrazie
Il nome con cui è meglio nota è bizzarro, ma rende bene l’idea: si tratta della tassa sulle disgrazie, il balzello che potrebbe a breve tornare di attualità e rendere sempre meno convenienti le tariffe dei carburanti italiani. Questa imposta deve il suo nome al fatto che essa viene applicata nel caso di dichiarazioni di stati di emergenza, come ad esempio in caso di alluvioni o terremoti. La disgrazia vera e propria, però, sarà stavolta quella delle tasche dei contribuenti. In effetti, il denaro che viene raccolto in questa maniera va a confluire in un apposito fondo destinato alla Protezione Civile e si accumula grazie a opportuni ritocchi alle accise della benzina. Tra l’altro, bisogna sottolineare come queste ultime siano già la parte preponderante dei prezzi dei carburanti (circa il 60%), tanto che ormai si sfiorano i due euro al litro nel caso della benzina verde e un euro per il Gpl.
Cos’è la Carbon Tax
Le imprese italiane dovranno fare i conti con due nuovi tributi dal carattere prettamente ambientale e di cui già si è sentito parlare più volte: si tratta della carbon tax e della green tax, due incentivi che sono volti a potenziare gli investimenti negli impianti industriali di tipo ecologico. Ma cosa è esattamente una carbon tax? Questa tassa sulle risorse energetiche è già una realtà concreta in paesi come l’Australia o la Francia e prevede una imposizione fiscale ben precisa nei confronti di quelle aziende che emettono anidride carbonica nell’atmosfera. La si può definire in molti modi, ma più precisamente si tratta di una ecotassa di stampo pigouviano, indirizzata a stroncare un comportamento negativo.