Detrazione spese mezzi pubblici

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2 giorni fa, il 25.03.2009 per la precisione, un nostro lettore ci chiedeva informazioni circa la detraibilità delle spese sostenute per il trasporto pubblico, leggi il commento qui.

Per fare un po di chiarezza in vista delle dichiarazioni dei redditi, sia 730/2009 che UNICO PF 2009, ricordiamo che tra le molte spese detraibili ai fini delle imposte sui redditi vi è la possibilità di detrarre le spese relative al trasporto pubblico per un ammontare massimo di € 250,00, introdotto con la Finanziaria 2008.

Tali importi si tramuteranno in un beneficio, detrazione, del 19% delle spese sostenute nel 2008, quindi se si è spese € 250,00 per mezzi pubblici detrarremo dalle tasse € 47,50.

Gli importi per mezzi publbici detraibili sono, oltre a quelli di chi presenta a dichiarazione, anche quelli dei familiari a carico.

Detrazione 36% chi compra non acquista il diritto alla detrazione

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L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 77/E del 24.03.2009 ha espresso il proprio parere circa la cessione di immobili che effettuano la detrazione del 36% perche sono stati effettuati lavori di recupero, qui la guida.

Infatti nel caso di cessione chi acquista non riceve anche il diritto alla detrazione, ma questo spetta solo nel caso in cui l’acquirente acquisisca la piena proprietà dell’intero edificio oggetto dei lavori di recupero.

Mentre se acquista solo una porzione di edificio non potrà beneficiare della detrazione 36%.

Ristrutturazioni edilizie IVA al 10%

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Ne avevamo parlato un mese fa, leggi qui, circa le ristrutturazioni del centro storico, adesso l’Agenzia delle Entrate ha unificato l’aliquota IVA agevolata al 10% per tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per le ristrutturazioni edilizie.

Si intende solo quegli interventi pero diretti al recupero del patrimonio edilizio a destinazione abitativa ed effettuati fino al 31.12.2010.

La particolarità è che tale agevolazione IVA è automatica e non richiede di nessuna domanda specifica ed è diretta sia alle prestazioni di lavoro sia alla fornitura di materiali e di beni, nel caso in cui quest’ultimi non rappresentino una parte significativa del valore totale.

Tale aliquota agevolata puo essere usata per alcune categorie di beni tipo e solo sulla differenza tra il valore complessivo della prestazione e il loro valore.

I beni sono:

  1. infissi interni ed esterni;
  2. ascensori e montacarichi;
  3. video citofoni;
  4. impianti di sicurezza;
  5. apparecchiature di condizionamento e riciclo dell’aria;
  6. sanitari e rubinetteria da bagni;
  7. caldaie.

Mentre non è possibili applicare l’aliquota agevolata al 10% sui seguenti beni:

Verranno rivisti tutti gli studi di settore

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Studi di Settore

Congiuntamente il direttore dell’Agenzia delle Entrate e il Ministero dell’Economia hanno chiarito, a chi poneva la questione del dover necessariamente rivedere gli Studi di Settore, che questi entro fine marzo verranno rivisti eseguendo la revisione di oltre 200 Studi di Settore.

La revisione infatti terrà conto dell’effetto della congiuntura economica su ogni singola attività produttiva, secondo quanto stabilito dal Decreto Anticrisi.

L’obiettivo della revisione consiste,  principalmente, nell’adeguare i ricavi alla realtà dei fatti e cioè alla situazione di crisi che ha portato alla contrazione dei ricavi e dei compensi.

Mutui prima casa, ecco come recuperare la parte eccedente il 4% degli interessi

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L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 59/E ha chiarito la procedura da adottare in caso di riconoscimento, da parte degli istituti finanziari, dello sconto sui mutui alla clientela per le parte eccedente il 4% di interessi a tasso variabile.

Tale sconto infatti potrà essere recuperato dall’istituto finanziario con F24 utilizzando il neo istituito codice tributo  6811 per le compensazioni, denominato: “credito d’imposta, per il recupero da parte delle banche e degli intermediari finanziari, della quota di mutuo a carico dello Stato – art. 2, comma 3, Dl 185/2008“.

Ricordiamo che a tale sconto viene riconosciuto a tutti icoloro che hanno sottoscritto entro il 31.10.2008 un mutuo a tasso variabile per l’acquisto di un immobile adibito a prima casa e sono presenti nell’anagrafe tributaria.

Regione Lazio e il reddito minimo garantito

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Il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, ha annunciato l’introduzione del reddito minimo garantito nella Regione Lazio.

Con queste parole:

“Siamo la prima grande regione italiana che si dota di uno strumento fondamentale che non ha nulla a che fare con la vecchia logica assistenzialista. Portiamo nella nostra regione un modello di tutela presente in tutti i paesi europei più avanzati: dalla Francia all’Austria, Belgio, Olanda fino ai Paesi scandinavi e anglosassoni”

ha annunciato la messa a punto di una misura di sostegno straordinaria volta ad arginare i problemi che affliggono le fascie sociali piu a rischio, garantendogli un reddito minimo garantito.

Detrazione IVA spese vitto e alloggio: Chiarimenti

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Come annunciato a Gennaio è partita la deducibilità delle spese per vitto e alloggio, leggi qui.

Per chiarire alcuni dubbi l’Agenzia delle Entrate ha diramato la circolare n. 6 del  03.03.2009 con la quale ha fornito i dovuti chiarimenti in tema di spese di vitto e alloggio.

Il chiarimento principale riguarda l’IVA sugli acquisti per spese sostenute per vitto e alloggio (alberghi e ristoranti) che il contribuente non ha detratto, queste infatti dovranno essere recuperate a tassazione nel modello Unico.

Deduzione integrale per le spese delle mense aziendali.