Unico 2008 ancora una settimana per l’invio telematico

I contribuenti che hanno scelto l’invio telematico delle dichiarazioni dei redditi, UNICO 2008, avvalendosi di un intermediario abilitato,  c’è ancora una settimana per inviare la propria dichiarazione.

Infatti grazie alla proroga di 2 mesi, Dl 97/2008,  le dichiarzioni dalla scadenza originaria del 31.07.2008 sono state spostate al 30.09.2008, lasciando in questo modo più tempo per predisporle ed inviarle.

Stessa data anche per chi intende avvalersi del ravvedimento lungo e sanare gli omessi o carenti versamenti del 2007.

La targa dello Studio paga l’imposta di pubblicità

La targa affissa fuori dallo studio di un avvocato, di un dentista, di un commercialista, obbliga il titolare a pagare l’imposta di pubblicità?

La questione è discussa da molto tempo, ma in mancanza di una legge chiara, le sentenze della magistratura e le circolari dell’Agenzia delle Entrate si incrociano e si scontrano.

La Corte di Cassazione (sentenza n. 22572/2008) ha aggiunto un nuovo tassello alla tormentata questione, stabilendo che la targa dello studio è soggetta all’imposta quando la sua superficie supera i 300 centimetri quadrati (all’incirca, le dimensioni di un foglio A4); la Suprema Corte ha quindi dato torto ad un avvocato che riteneva di poter fruire a propria volta dell’esenzione che una circolare dell’Agenzia delle Entrate nel 2002 aveva riconosciuto come soglia per l’esenzione i 500 centimetri quadrati.

Ma la Cassazione ha ritenuto che quella più ampia fascia di esenzione valesse solo per le associazioni non riconosciute e altri enti no-profit.

Processi verbali di constatazione (PVC): Approvato il modello di adesione

La manovra d’estate, DL 112/2008, ha,  tra le tante novità apportate, dato la possibilità ai contribuenti di poter aderire ai processi verbali di constatazione (PVC) in via telematica.

Ebbene in data 10.09.08 è stato finalmente approvato, mediante sottoscrizione da parte del direttore dell’Agenzia delle Entrate, il provvedimento attuativodel modello, completo delle relative istruzioni, per la comunicazione dell’adesione ai processi verbali di constatazione (PVC).

Stock option: Finisce il regime agevolato

Gia dal 25.06.2008, con l’entrata in vigore del DL 112/2008, è cessato il regime agevolato sulle Stock option per tutte le azioni assegnate ai dipendenti a decorrere da quella data anche se i piani di riparto erano stati approvati precedentemente. A stabilirlo è stata la circolare n. 54/E del 09.09.2008 .

Ma cerchiamo di capire come funzionava il regime agevolato e come sarà ora con l’introduzione del DL 112/2008:

Prima:

Fino al 25.06.2008 il regime agevolato funzionava nel seguente modo, in pratica il lavoratore escludeva dal proprio reddito la differenza tra il valore delle azioni al momento dell’assegnazione e il reale prezzo di acquisto.

Adesso:

Con l’abolizione del regime agevolativo, torna soggetto a tassazione ordinaria, progressiva e per scaglioni, il reddito derivante dalla differenza tra il valore delle azioni al momento dell’assegnazione del diritto d’opzione e quanto corrisposto dal dipendente al momento dell’esercizio dell’opzione. Pertanto, tale differenza concorrerà alla determinazione del reddito da lavoro dipendente e sarà assoggettata a ritenuta d’acconto dal datore di lavoro.
Per quanto riguarda invece la tassazione delle plusvalenze a seguito della vendita delle azioni da parte del dipendente, con il nuovo sistema, l’aliquota del 12,5% sul capital gain si applica tenendo conto del valore assoggettato a tassazione.

Documento programmatico sulla sicurezza: semplificazioni

Il Documento Programmatico sulla Sicurezza (o più comunemente: DPS) è uno degli adempimenti più pesanti fra quelli che la legge sulla privacy (D.Lgs. 196/2003) impone a tutti coloro che compiono un trattamento di dati personali: chiunque, anche se in misura ridotta e per scopi puramente interni, effettui un trattamento (raccolta, elaborazione, trasmissione, archiviazione) di dati personali, è a tutti gli effetti titolare del trattamento e come tale ha una serie di obblighi.
Il Documento Programmatico sulla Sicurezza, in particolare, è un documento da redigere o aggiornare ogni anno entro il 31 marzo e nel quale il titolare deve descrivere il trattamento effettuato, i potenziali rischi per la privacy e le misure di salvaguardia adottate.
Come è evidente, l’impegno risulta piuttosto gravoso e sproporzionato per moltissimi soggetti per i quali l’attività di trattamento dei dati è davvero ridotta: si pensi al professionista che raccoglie i dati anagrafici dei suoi clienti al semplice fine di emettere la fattura.
Dopo molte discussioni, finalmente il DL 112/2008 ha portato grandi semplificazioni in materia di DPS: al presentarsi di certe condizioni, infatti, il documento può essere sostituito da una semplice autocertificazione.

Lavoratori autonomi: Plusvalenze e minusvalenze da cessioni immobili

La risoluzione 310 emanata dall’Agenzia delle Entrate il 21.07.08 ha offerto gli indispensabili chiarimenti sulla portata della norma introdotta col D.L. 223/2006 e riguardante la rilevanza nel reddito di lavoro autonomo delle plusvalenze e minusvalenze nella cessione di immobilizzazioni da parte dei lavoratori autonomi.

Fino ad un paio di anni, infatti, le plusvalenze e le minusvalenze (in parole povere: la differenza, rispettivamente positiva o negativa, fra il corrispettivo della cessione e la parte del costo originario non ancora ammortizzata) non avevano alcun rilievo nella determinazione del reddito dei lavoratori autonomi, e questo creava una notevole disparità di trattamento rispetto agli imprenditori.

Le modifiche introdotte col D.L. 223/2006 hanno colmato questa differenza, stabilendo che le plusvalenze e le minusvalenze entrano a pieno titolo nel reddito degli autonomi; rimanevano tuttavia molti dubbi sulle situazioni pendenti alla data di entrata in vigore del decreto-legge.

Gli incentivi allo start-up

Nella recente manovra economica, DL 112/2008, entrata definitivamente in vigore il 5 agosto, ha ricevuto una scarsa attenzione una norma piuttosto interessante in materia di incentivazione fiscale al cosiddetto “incentivo allo start-up”.

La norma, dai presupposti in verità piuttosto contorti, stabilisce la totale esenzione dalla tassazione della plusvalenza derivante dalla cessione di partecipazioni detenute da almeno 3 anni in società commerciali (Società di Persone e Società di Capitali) che hanno iniziato la loro attività da meno di sette.

L’esenzione, tuttavia, vale solo se tale plusvalenza è reinvestita entro due anni nella sottoscrizione o nell’acquisto di quote in un’altra società commerciale ancora in fase di costituzione oppure già operante ma da meno di 3 anni, e purché quest’ultima operi nel medesimo settore della precedente.

L’importo esente da imposta non può superare il quintuplo delle spese in immobilizzazioni sostenuti dalla società nei precedenti 5 anni. Si incentiva, in parole povere, l’azione di coloro che scommettono su imprese ancora da costituire o che muovono i primi passi.