Il prossimo 30 aprile sarà una data fondamentale per quel che concerne gli operatori fiscali e i loro principali adempimenti dal punto di vista tributario: si tratta, infatti, della scadenza che è stata fissata dalla nostra amministrazione finanziaria per comunicare all’Anagrafe Tributaria i dati relativi alle operazioni rilevanti per il cosiddetto spesometro. Le casistiche che sono contemplate in tal senso sono diverse, in particolare quelle operazioni che vengono poste in essere tramite versamento con carta di credito e di debito e che sono state realizzate nel periodo compreso tra il 6 luglio e il 31 dicembre scorsi. La circolare delle Entrate risale già a qualche giorno fa, ma bisogna comunque sottolineare gli aspetti più significativi di questo ambito così importante.

In effetti, questo obbligo era stato di fatto escluso ed eliminato dai precedenti testi normativi che andavano a coinvolgere proprio acquirenti e committenti di tale tipo, oltre a quei contribuenti che non sono soggetti passivi dell’Imposta sul Valore Aggiunto. Tra l’altro, fondamentale è stato anche il Decreto 98 del 2011, il quale ha provveduto a introdurre per queste operazioni il cosiddetto “adempimento comunicativo”, una novità piuttosto importante da questo punto di vista. Ma cosa bisogna comunicare con esattezza?

Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che gli operatori finanziari non sono altro che enti come le Poste e gli istituti di credito, ai quali viene richiesto di comunicare il codice fiscale di quegli associati che hanno posto in essere un contratto di installazione e sfruttamento dei Point of Sale (meglio noti con l’acronimo Pos), senza dimenticare il codice di identificazione di ogni singolo terminale. Il 30 aprile prossimo, inoltre, andrà a rappresentare il termine ultimo per il regime in questione, incluse tutte le transazioni che saranno realizzate nel corso di questo nuovo anno, visto che il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento sarà fondamentale anche negli anni a seguire.