Il governo Monti lo aveva fatto intendere sin da subito, le donne e i soggetti di più giovane età (nello specifico quelli al di sotto dei trentacinque anni) saranno maggiormente tutelati a livello lavorativo: questa misura può ora essere inquadrata meglio con la norma che prevede un vero e proprio sgravio dal punto di vista fiscale per quel che concerne il periodo d’imposta che è attualmente in corso e che terminerà il 31 dicembre del prossimo anno. Volendo essere ancora più precisi, poi, c’è da sottolineare come tale sconto fiscale andrà a riguardare un imposta ben precisa, l’Irap (Imposta Regionale sulle Attività Produttive). Che cosa è stato deciso quindi? Il tributo beneficerà di una maggiore deduzione quando le aziende e le imprese andranno ad assumere i soggetti in questione con dei contratti a tempo indeterminato.
Se si analizza l’aspetto quantitativo, inoltre, si ha un’idea ancora più chiara. In pratica, l’agevolazione è pari a 10.600 euro (finora erano stati stabiliti 4.600 euro per ogni singolo dipendente), un totale che tende a salire addirittura a 15.200 euro nel caso in cui vi sia un aumento in termini di occupazione delle donne lavoratrici e dei giovani in regioni specifiche: nel dettaglio, si tratta dell’Abruzzo, della Basilicata, della Calabria e della Campania, ma anche del Molise, della Puglia, della Sardegna e della Sicilia, con un forte interesse dunque nei confronti del Mezzogiorno d’Italia.
Tutti i contenuti che si stanno delineando sono rinvenibili all’interno dell’articolo 2 della manovra (il Decreto Legge 201 del 2011): tale norma prevede che la deduzione dell’Irap sia quantificata in questi termini, soprattutto al fine di rilanciare l’economia con maggiori sforzi produttivi al Sud. Tale articolo è intitolato proprio “Agevolazioni fiscali riferite al costo del lavoro, nonché per donne e giovani” e ha preso spunto, tra le altre cose, dall’articolo 99 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (il celebre Tuir).
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