L’articolo 21 del Decreto 201 del 2011 (la manovra finanziaria appena lanciata dal governo guidato da Mario Monti) è uno dei più importanti dell’intero testo: si fa infatti riferimento alla soppressione di diversi enti ed organismi, un tentativo massiccio di ridurre i costi della politica e di semplificare gran parte della vita amministrativa del nostro paese. L’ambito previdenziale sarà uno di quelli più interessati in tal senso, con l’obiettivo dichiarato di ridimensionare i costi dei vari apparati. In effetti, si sta puntando all’armonizzazione del nostro sistema pensionistico, con l’efficacia che dovrebbe essere garantita anche dalla soppressione di due enti storici come l’Inpdap (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica) e l’Enpals (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo).

Tutte le funzioni di questi due istituti verranno convogliate direttamente nell’Inps, il quale si appresta a divenire un organismo dalle funzioni e competenze gigantesche. L’Inps stesso, quindi, subentra di fatto in tutti i rapporti, sia attivi che passivi. Dopo la trasformazione tecnologica, ora anche questo accorpamento, il nostro settore previdenziale sta subendo dei mutamenti davvero profondi.

A questo punto, bisognerà attendere i decreti di due ministeri, quello del Lavoro e quello dell’Economia e delle Finanze: l’emanazione dei provvedimenti in questione è prevista entro sessanta giorni dal momento dell’approvazione dei bilanci di chiusura delle due gestioni, arco temporale che si calcola dall’entrata in vigore dello stesso decreto, avvenuta appena tre giorni fa. In aggiunta, si terrà conto anche delle risultanze dei bilanci stessi, con delibera che non dovrà andare oltre il prossimo 31 marzo; il 2 aprile del 2012 è quindi la data più probabile per la soppressione definitiva delle risorse strumentali, umane e finanziarie di Inpdap e Enpals e il loro trasferimento all’Inps. La speranza principale è quella di vedere davvero semplificato il comparto in questione, troppo spesso caratterizzato da difficoltà e ostacoli.