Tutti i discorsi relativi alla posta elettronica certificata devono essere spostati di un mese: la scadenza relativa a questo innovativo strumento, appositamente pensato per le aziende, era prevista fra due giorni esatti, ma vi sono stati dei problemi in questo senso. In effetti, come ha specificato chiaramente il Ministero dello Sviluppo Economico nel corso della giornata di ieri, le Camere di Commercio devono prendere atto che non si è ancora pronti da questo punto di vista. La circolare del dicastero di Corrado Passera ha spiegato appunto come tutte quelle aziende che sono state costituite entro la data del 28 novembre di tre anni fa (nel 2008 quindi) e che non hanno ancora provveduto a inviare l’indirizzo di pec al Registro delle Imprese (e che non riusciranno nemmeno in questi ultimi giorni) avranno la possibilità di sfruttare una ulteriore proroga: il nuovo termine è previsto per la fine dell’anno solare in corso, il prossimo 31 dicembre, senza che vi sia da pagare alcuna sanzione pecuniaria.
La motivazione per una simile scelta è soprattutto di tipo tecnico, visto che il servizio postale si è dimostrato piuttosto impreparato e non è riuscito a risolvere questi problemi; nello specifico, i fatti sono andati in maniera piuttosto chiara, dato che molte imprese hanno riscontrato numerose difficoltà al momento della registrazione, con le richieste che sono risultate in gran numero, bloccando le procedure di iscrizione e provocando attese infinite.
Il ministero ha quindi scelto di optare per altro tempo a disposizione, consentendo quindi a tutti di adeguarsi di conseguenza. La pec serve proprio per eliminare gran parte della burocrazia postale che fin qui ha caratterizzato il mondo aziendale: l’indirizzo in questione non è molto diverso rispetto a uno di posta elettronica classico, l’unica variante è rappresentata dal fatto che ci troviamo di fronte a una mail che è riconosciuta dal punto di vista legale.
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