Secondo quanto ha affermato il Ministero dell’Economia in un comunicato dedicato, nei primi nove mesi dell’anno le entrate tributario hanno fatto segnare un incremento di 1,6 punti percentuali. Sempre stando ai dati ufficiali, infatti, tra il mese di gennaio e quello di settembre dell’anno in corso, le entrate tributarie sono giunte a quota 281.893 milioni di euro, con un incremento di 4.422 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

A far la parte del leone nell’aumento delle entrate tributarie sono state soprattutto le imposte indirette, che sono giunte a quota 132.570 milioni di euro, con un incremento in termini relativi di 3,6 punti percentuali, e in termini assoluti di 4.650 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio finanziario.

Le imposte dirette – nel periodo considerato – ammontano invece a 149.323 milioni di euro, con una leggera flessione di 0,2 punti percentuali, concretizzatasi in un passo indietro di 228 milioni di euro. Tra le imposte dirette, cresce di 1,6 punti percentuali il gettito dell’Ire (+ 1.885 milioni di euro) grazie alle ritenute sui redditi da lavoro dipendente pubblico e privato, in apprezzamento di 2 punti percentuali, e di quelle sui redditi di lavoro autonomo (+ 1,5 punti percentuali). In calo invece la flessione del gettito dell’autoliquidazione (- 6,9 punti percentuali, – 871 milioni di euro). In flessione anche il gettito Ires, che passa da 20,191 miliardi di euro a 19,224 miliardi di euro.

Tra le imposte indirette, si rileva un sicuro buon incremento del gettito Iva (+ 2,2 punti percentuali a 1.743 milioni di euro), grazie al prelievo sulle imposte sulle importazioni (+ 22 punti percentuali, 2.311 milioni di euro) a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia. Positivo anche il trend delle entrate da giochi, che crescono del 15,6% (+ 1.396 milioni di euro) grazie al boom dei proventi del lotto (+ 39%) e di quello degli apparecchi e dei congegni da gioco (+ 6,9%).