Il 30 novembre scade il termine per poter pagare nei tempi dovuti il secondo acconto Irpef e Irap. Il versamento, che non è rateizzabile, è effettuabile come sempre attraverso il modello F24, valorizzando i campi relativi ai codici tributo 4034 per quanto concerne l’imposta sui redditi delle persone fisiche, e 3813 per quanto invece riguarda l’imposta sul reddito delle attività produttive.
Diverse sono le particolarità rispetto al primo acconto: su tutte, l’impossibilità di procedere alla rateizzazione di questo pagamento, e l’impossibilità di poter versare l’acconto entro 30 giorni, con la maggiorazione precedentemente prevista. Tale pagamento andrà poi scomputato dall’imposta sulle persone fisiche e da quella sulle attività produttive, come dovute in dichiarazione.
Ricordiamo infine che l’importo sarà dovuto se al rigo RN 33 dell’Unico Persone Fisiche, e al rigo IR22 del Modello Irap, sono valorizzate entità superiori ai 51,65 euro. La determinazione potrà avvenire alternativamente con il metodo storico o previsionale, e versato in un’unica soluzione o in due rate (se l’importo della prima rata non supera 103 euro sarà ammessa solo la prima modalità di pagamento).
Attraverso il metodo storico, metodo maggiormente utilizzato per il calcolo dell’acconto, si applica il 99% sulle cifre indicate sui righi di cui sopra. Con il metodo previsionale, invece, si procedere a una stima del reddito o del valore della produzione presunta per il 2011, con una successiva sanzione del 30% (sugli importi mancanti) nel caso in cui la previsione sia errata, e gli acconti insufficienti.
Vi ricordiamo che tutti i dati contemplati nel presente articolo sono suscettibili di potenziali variazioni nei momenti successivi a quelli di redazione del post. Vi invitiamo pertanto a verificare la validità di tali elementi, e in particolar modo l’esattezza delle scadenze, prima di procedere ai pagamenti. Nessuna responsabilità può essere attribuita al contenuto – pur verificato da fonti ritenute attendibili – a Fiscale Web.
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