Il Durc, certificato che attesta la regolarità di un’impresa nei pagamenti e nei principali adempimenti sui temi della previdenza, dell’assistenza e dell’assicurazione, e in tutti gli altri obblighi previsti dalla normativa nei confronti dei principali istituti previdenziali (Inps, Inail, casse edili), è – come noto – strumento essenziale per poter avere accesso ai contratti pubblici, e per i lavori privati in edilizia, soggetti al rilascio del permesso di costruire o a denuncia di inizio attività.

Il maxiemendamento alla legge stabilità dovrebbe apportare alcune semplificazioni su tale certificato, relativo sia alla procedura di rilascio, sia alla smaterializzazione dello stesso documento, che dovrebbe pertanto favorire il pervenimento ad uno scenario certamente più pratico e rapido nell’ottenimento di tale attestazione.

Ad oggi, infatti, il Durc è previsto tra la documentazione obbligatoria da consegnare per la partecipazione di numerosi lavori, e la sua concessione è pratica diffusissima. Una semplificazione nella concessione del Durc potrebbe pertanto sveltire questa prima fase nell’aggiudicazione dei lavori, e rendere più snelli i lavori pubblici. La semplificazione dovrebbe poter garantire, inoltre, alle imprese, la possibilità di non dover più presentare il certificato, la cui trasmissione sarebbe effettuabile esclusivamente in via telematica.

A provvedere alla trasmissione saranno infatti le amministrazioni interessate, che effettueranno tale iter in misura esclusivamente telematica. Altrettanto telematica sarà la procedura di conservazione e di archiviazione, che pertanto contribuirà alla dematerializzazione della documentazione cartacea relativa all’emissione di questo atto.

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