Si è parlato diffusamente delle liti fiscali pendenti e di tutte le procedure da seguire nel dettaglio in questo caso: ora il quadro viene completato dalla predisposizione dell’apposito software per la compilazione, un prodotto informatico che è stato reso disponibile dalla nostra amministrazione finanziaria. Entrando infatti sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate si può facilmente reperire questa versione elettronica, il software denominato appunto “Definizione Liti Fiscali” (la sigla Dlf identifica la fattispecie in questione), molto utile da questo punto di vista perché permette di compilare la domanda per la definizione in forma agevolata di quelle liti il cui importo non supera i ventimila euro. C’è poi da precisare che non esistono altre versioni possibili, ma soltanto questa.

Tra l’altro, bisogna anche ricordare un altro requisito fondamentale che deve possedere la lite stessa, vale a dire la pendenza alla data dello scorso 1° maggio di fronte alle Commissioni Tributarie. Come è possibile, quindi, chiudere in maniera definitiva una lite fiscale pendente? L’iter è piuttosto preciso e dettagliato. In effetti, è anzitutto possibile pagare una somma agevolata entro il prossimo 30 novembre, il tutto senza sfruttare la soluzione rateale, bensì optando per l’unico versamento.

Poi, si procede con la richiesta per la definizione del contenzioso tributario, la quale va invece presentata entro un altro termine, vale a dire il 2 aprile del prossimo anno: le liti definibili sono quindi sospese fino al 30 giugno successivo. La sospensione, comunque, non riguarda soltanto queste ultime, ma anche tutti i termini relativi alla presentazione di ricorsi, appelli, ricorsi per la Corte di Cassazione, riassunzioni, controdeduzioni e perfino i termini relativi alla costituzione in giudizio. La procedura giunge alla sua conclusione quando il pagamento viene posto in essere in maniera completa, con la domanda presentata nei termini giusti e previsti; quando le somme di denaro non ci sono, invece, la definizione si ottiene inviando l’istanza entro le scadenze fissate.