La validità della cedolare secca sugli affitti può essere allargata a tutti i canoni di locazione? La risposta è affermativa anche quando si tratta di locazioni di alloggi, quindi con uno spiccato intento turistico, quando la durata prevista non è maggiore dei trenta giorni e non vi è, di conseguenza, alcun obbligo di registrazione. In effetti, secondo quanto previsto dal regime fiscale in questione, non vi sono distinzioni di sorta in tal caso. Come ha spiegato la nostra stessa amministrazione finanziaria, poi, nell’ipotesi in cui l’obbligo di registrazione non sussiste, allora il locatore ha la possibilità di applicare la cedolare secca al momento della dichiarazione dei redditi.
Ovviamente, occorre precisarlo, il periodo d’imposta di riferimento è quello in cui viene a prodursi il reddito. Tra l’altro, c’è anche un’importante alternativa, ovvero l’esercizio dell’opzione in sede di registrazione in caso d’uso. In definitiva, l’acconto dovuto in questi scenari va sempre corrisposto.
One thought on “Cedolare secca: il caso delle locazioni turistiche”