Il Mav, pagamento mediante avviso, è stato il protagonista assoluto della circolare di due giorni fa dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Il documento in questione ha chiarito molti aspetti in merito al cosiddetto “servizio di emissione massiva”, andando a contemplare i contributi versati dai lavoratori domestici: in pratica, ricordando che questo servizio prevede dei pagamenti attraverso avvisi bancari, l’importo dei contributi previdenziali si ottiene grazie ai dati che sono stati dichiarati al momento dell’assunzione del lavoratore stesso.
Le stime, però, possono anche essere modificate dai permessi non retribuiti e dagli straordinari ed è per questo motivo che l’Inps ha pensato di creare un Mav in grado di conformarsi alle vicende che vanno a riguardare da vicino il rapporto lavorativo. Il servizio in questione verrà reso inizialmente funzionale solamente per chi è capace di gestire almeno mille rapporti ogni tre mesi, poi per il futuro è previsto un ampliamento progressivo della platea.
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