L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale si rivolge ancora una volta alla categoria dei coltivatori diretti, dei mezzadri e degli imprenditori agricoli: l’occasione è stata rappresentata dall’aggiornamento dei contributi obbligatori per quest’anno, con tanto di addizionali e agevolazioni. Il calcolo dei contributi, in particolare, si ottiene mediante una opportuna classificazione delle imprese in quattro tipologie di reddito. La differenza tra una tipologia e l’altra dipende essenzialmente dal reddito agrario che si è ottenuto dai terreni o dagli allevamenti. Il reddito medio convenzionale, tra l’altro, è pari a 51,47 euro per l’anno in corso, ma bisogna sempre ricordare che ci sono delle aliquote specifiche: il 18,30% per le aziende in generale e il 15,30% per quelle che invece si trovano in territorio di montagna o in aree svantaggiate. Inoltre, non va dimenticata nemmeno la contribuzione Inail: in questo caso i totali sono stati fissati nella misura di 768,50 euro per quel che riguarda le zone normali e di 532,18 euro per quelle svantaggiate.