Nei giorni scorsi è stata inviata una lettera al ministro della Giustizia Angelino Alfano e al Consiglio Nazionale del Notariato da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella quale si esprimeva un decino “NO” al tetto massimo per i ricavi dei Notai.
Infatti per L’Autorità tale norma potrebbe rilevarsi come una intesa restrittiva della concorenza.
Cio potrebbe infatti causare una serie di controlli atti a verificare chi sforerebbe il tetto e perchè portando alla possibilittà di trovare intese restrittive.
L’efficienza e la professionalità di un Notaio non si misura di certo con un limite al proprio guadagno.
Trovo assurdo che in un Paese civile come l’Italia, dove la Pubblica Amministrazione è stracolma di competenze per le fattispecie giuridiche di qualsivolgia atto pubblico, continui a delegare ai notai lo svolgimento di pratiche amministrative che potrebbero essere tranquillamente e gratuitamente svolte all’interno degli Uffici Pubblici, con grande risparmio di denaro e tempo per imprese e cittadini. Ma la lobby, si sa, mette in ginocchio anche la Legge!
Salutissimi – Leorod – Latina.
come darti torto!!!
per non parlare poi che è la lobby piu influente del paese