La convenzione tra coltivatori italiani (riuniti nell’Aic) e l’Inps risale ormai a diverso tempo fa, ma soltanto una circolare recente dell’istituto previdenziale ha chiarito tutti i dettagli delle istruzioni: in particolare, è stata portata maggiore chiarezza per quel che riguarda la riscossione dei contributi sulle prestazioni di tipo temporaneo. Il pagamento di questi stessi contributi può avvenire nei confronti dell’associazione attraverso una trattenuta sulle prestazioni, ma è un adempimento che spetta solamente a chi beneficia della mobilità e dei vari trattamenti relativi alla disoccupazione. C’è anche uno specifico codice che deve essere utilizzato per l’identificazione, vale a dire il 3601. Il tutto, poi, viene svolto tramite delega, la quale, una volta pagata la prestazione, non può più produrre i propri effetti. Infine, occorre chiarire le percentuali: queste ultime sono di tre tipi, 3% per l’indennità di disoccupazione non agricola, 0,5% (cassa integrazione edile) e 1% per tutto il resto.