Da quasi due mesi a questa parte è possibile iscriversi al cosiddetto “Registro delle opposizioni”, uno strumento che è stato pensato per stravolgere completamente il mondo del telemarketing: lo scorso 31 gennaio, infatti, chi non desidera più ricevere telefonate a scopo promozionale da parte dei teleoperatori ha l’opportunità di sfruttare tale registro, il quale sfrutta il meccanismo dell’ “opt-out”, termine anglosassone che identifica proprio questa scelta. L’iscrizione può avvenire accedendo al sito web della Fondazione Ugo Bordoni, l’ente che cura l’elenco in questione. Il telemarketing diventa dunque “molesto” nel momento in cui si vanno a violare i limiti fissati dalla nuova normativa; i consumatori vengono così tutelati dalle comunicazioni, a meno che non vogliano riceverle comunque tramite una esplicita richiesta.
Tra l’altro, questa iscrizione è valida anche per chi opera proprio nel settore a cui ci stiamo riferendo, visto che il comparto non può essere smantellato di punto in bianco, pertanto verranno garantite delle fasce di garanzia in cui le chiamate potranno essere effettuate nei confronti di chi ha espresso il proprio diniego. Un’ultima novità che merita una precisazione è quella in base alla quale i centri non potranno più oscurare l’identità di chi sta chiamando (nella maggior parte dei casi queste telefonate apparivano senza alcun numero a cui fare riferimento), così da poter eventualmente segnalare degli abusi al Garante della Privacy.
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