Certificati di malattia trasmessi per web: dalla data di attivazione della nuova procedura, il totale dei moduli ricevuti dall’Inps raggiunge la cifra di 6.639.883 unità. Sono dati freschi e recentissimi, resi noti dallo stesso Istituto nazionale di previdenza sociale e divulgati dal ministero della Pubblica amministrazione, che tornano utili per richiamare un servizio esistente dall’aprile 2010 e rivolto a lavoratori dipendenti e datori di lavoro. Il certificato di malattia inoltrato via computer, il passaggio è in tal caso binario, dal medico all’Inps e dall’Inps all’azienda, e si compone di due fasi lineari:

– i certificati di malattia sono inviati per via telematica dal medico o dalla struttura sanitaria pubblica all’Inps;
– l’Inps invia il certificato, per via telematica, all’amministrazione o all’azienda di appartenenza del lavoratore.

La prassi è la seguente:

1) il medico invia all’Inps il certificato di malattia compilando una pagina web;

2) l’Inps rende disponibile il certificato al datore di lavoro, che può riceverlo tramite PEC oppure consultando il sito dell’Inps;

3) il lavoratore, dal canto suo, può: consultare i propri certificati di malattia tramite il sito dell’Inps oppure chiederne l’invio alla propria casella di posta elettronica e non ha nessun altro obbligo di invio del certificato al datore di lavoro e all’Inps.

I primi passi da compiere per usufruire del servizio e ricevere sul proprio indirizzo e-mail “certificato” gli attestati di malattia dei dipendenti sono i seguenti:

– le Amministrazioni pubbliche devono fornire all’Inps codice fiscale e numero progressivo Inpdap relativo alla “sede di servizio” del dipendente;

– le aziende private devono invece fornire il numero di matricola Inps del dipendente.

Stando alle informazioni garantite dal ministro Renato Brunetta, la nuova procedura è oramai diffusa su tutto il territorio nazionale e la quota di medici di medicina generale abilitati all’utilizzo è vicina al 100%.