Ipotizziamo il caso in cui un contribuente, in sede di verifica,  decida di opporre lo “Scudo Fiscale”, ebbene l’amministrazione finanziaria potrà effettuare tutta una serie di controlli e valutazioni atte a verificare o meno, riconoscere o non, l’efficacia dell’operazione che ha permesso al contribuente di far emergere le attività detenute all’estero.

Diciamo per semplicità che si tratta della corretta indicazione nel quadro RW del modello UNICO dei beni e delle attività detenute all’estero.

In sostanza è questo quello che emerge dalla circolare n. 52/E del 08.10. 2010, con la quale l’Agenzia delle Entrate ha diramato ai propri uffici le linee guida da adottare in caso di controlli sullo Scudo Fiscale.

Nel caso specifico, quindi in sede di verifica, il contribuente dovrà opporsi entro il termine di 30 giorni dalla notifica.