Nel nuovo 730 sono numerose le ‘voci’ che danno diritto ad uno sconto d’imposta. Alcune di esse fanno il loro ingresso per la prima volta in relazione al 2015.
Pertanto, è necessaria una verifica accurata per non perdere la possibilità di risparmiare sulle tasse. Andiamole a vedere in maniera dettagliata
Detrazioni spese mediche
Detrazione del 19% per tutte le spese sanitarie. L’elenco è molto vasto; Ecco quali rientrano:
farmaci: detrazione a fronte dello scontrino parlante. Detrazione anche per le medicine acquistate all’estero, e qualificate come farmaci. Nessuna agevolazione, invece per i prodotti indicati come parafarmaci;
dispositivi medici e apparecchiature sanitarie: detrazione, con lo scontrino parlante, per tutte le attrezzature e i prodotti che appartengono a questa categoria, e che sono qualificati dall’indicazione “dispositivo medico CE” sullo scontrino. Senza la marcatura “CE” la detrazione non è ammessa;
analisi di laboratorio: detrazione anche per i kit fai-da-te senza limitazione e senza ricetta medica;
prestazioni mediche e certificati: agevolazione fiscale per qualunque tipo di intervento del medico, anche per i semplici certificati di rinnovo della patente. Nessuna limitazione in riferimento alle spese specialistiche. Detraibile anche l’agopuntura se praticata da un medico;
certificati medici e perizie: detrazione per tutte le prestazioni del medico, anche quelle di carattere medico-legale, o per i semplici certificati per la palestra o il rinnovo della patente;
fisioterapia e altre terapie di riabilitazione: detraibili tutti i trattamenti effettuati da personale sanitario laureato, senza la necessità di prescrizione medica. Niente detrazione per osteopati e chiropratici in quanto non si tratta di professioni sanitarie riconosciute in Italia;
dietisti e diete: detrazione per le visite dal dietista in quanto è un tecnico sanitario specializzato. Non ci sono, invece, sconti Irpef per l’acquisto di integratori alimentari anche se prescritti nell’ambito della dieta, o prescritti da un medico, in quanto gli integratori non sono equiparati ai medicinali;
spese di degenza e interventi: agevolazione fiscale per tutte le spese di ricovero a prescindere dall’eventuale intervento chirurgico. Esclusi gli extra e le prestazioni di tipo alberghiero, tutte le spese di ricovero rientrano a pieno titolo tra le spese mediche, qualunque sia la motivazione del ricovero, anche se all’estero;
spese per i disabili: per i disabili (certificati ai sensi della legge 104) è prevista la deducibilità della reddito delle spese per farmaci, di riabilitazione e medico generiche. L’agevolazione per le spese è riconosciuta anche se il disabile non è fiscalmente a carico, purché si tratti di coniuge, genitori, figli e nipoti, nonni, fratelli e sorelle, suoceri, generi e nuore. Deduzione anche per le stesse spese sostenute in caso di ricovero, purché certificare a parte dalla struttura. La retta, invece, non è mai deducibile;
spese sanitarie rimborsate: detrazione anche per le spese mediche rimborsate da polizze sanitarie o altre forme di assicurazione, quando il premio pagato non è detraibile né deducibile. Se invece è prevista la deducibilità del contributo versato, come nel caso degli enti di assistenza sanitaria integrativa, la detrazione spetta solo per la quota rimasta a carico.
Detrazioni mutui prima casa
Agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa: detraibile la spesa per l’agenzia immobiliare, su un importo massimo di 1.000 euro, e gli interessi pagati sui mutui, fino ad un importo massimo di 4.000 euro l’anno complessivo, a prescindere dagli intestatari del mutuo. Per la detrazione è obbligatorio che l’intestatario del mutuo sia anche il proprietario dell’immobile, e che ci si trasferisca nella casa entro 12 mesi.
Casi particolari:
mutuo con il coniuge: se è a carico, l’altro coniuge può detrarre le rate al 100%;
casa assegnata dal giudice: la detrazione si può ottenere fintanto che l’ex coniuge in attesa di divorzio abita nella casa, oppure fintanto che vi abitano i figli;
casa dei familiari: detrazione ammessa, se non si hanno altre case, e si acquista un immobile con il mutuo per i figli o per altri familiari;
mutuo rinegoziato: si ha diritto a mantenere l’agevolazione anche nel caso di mutui rinegoziati o in caso di surroga su un importo pari a quello del mutuo originario;
trasferimento per lavoro: chi deve lasciare la casa in seguito ad un trasferimento per lavoro non perde la detrazione del mutuo anche se affitta la casa;
mutuo per costruzione o ristrutturazione: detrazione degli interessi pagato anche in questo caso, ma la detrazione è riconosciuta su un importo massimo di 2.582,28 euro, e spetta unicamente sugli interessi pagati sull’importo del mutuo effettivamente utilizzato nell’anno per pagare i lavori.
Detrazioni Famiglia e Istruzione
La detrazione del 19% per le spese per i figli a carico spetta a chi ha intestato il documento di spesa. Se è intestato ai figli la detrazione è al 50%, a meno che i genitori non si accordino diversamente. Sono detraibili:
asilo nido: spesa massima di 632 euro per ciascun figlio di età compresa tra i tre mesi e i tre anni. La detrazione spetta sia per le strutture pubbliche che private;
attività sportiva: spesa massima di 210 euro l’anno per ciascun figlio tra i 5 e i 18 anni per l’iscrizione annuale ad associazioni sportive, palestre, piscine e impianti destinati alla pratica sportiva dilettantistica;
spese scolastiche: importo massimo di 400 euro per ciascun figlio per le spese di iscrizione e frequenza agli istituti di qualunque ordine e grado, e versate agli istituti stessi. Si tratta di una nuova agevolazione prevista dal 2015. La detrazione non è compatibile con la detrazione dei 19% dei versamenti agli istituti per l’ampliamento dell’offerta formativa. Si deve quindi scegliere l’agevolazione più conveniente;
università: detrazione d’imposta per le spese di istruzione universitaria, anche presso università private. Per queste ultime l’ammontare massimo dell’importo detraibile sarà fissato per decreto, In ogni caso non può superare l’importo delle spese per le università statali. Detrazione anche per i master post laurea, le specializzazioni e il dottorato di ricerca;
affitto fuori sede: per i soli iscritti a corsi di laurea in università distanti almeno 100 km da casa e comunque in un’altra regione, è prevista la detrazione delle spese di affitto su un importo massimo di 2.633 euro all’anno, a prescindere dal numero di figli studenti;
riscatto laurea per i figli senza occupazione: detrazione del 19% sui contributi di riscatto, in tutti i casi in cui il figlio non abbia mai lavorato e quindi non sia mai stato iscritto all’Inps o ad un altro ente di previdenza.
Detrazioni ristrutturazione e risparmio energetico
Detrazione fiscale del 50% per tutti gli interventi di ristrutturazione di immobili ad uso residenziale, sia per i lavori privati che per quelli condominiali. Non c’è differenza tra prima e seconda casa. Obbligatorio il pagamento con il bonifico che riporta i riferimenti di legge. La detrazione spetta anche al familiare convivente che ha sostenuto le spese. Per la detrazione per risparmio energetico è obbligatorio esibire la ricevuta dell’invio della documentazione all’Enea. Per i lavori in condominio è necessaria l’apposita dichiarazione dell’amministratore. Se il condominio non c’è occorre indicare i dati del condomino che ha effettuato il bonifico per l’intera spesa e la detrazione spetta comunque in riferimento ai millesimi di proprietà. Casi particolari:
box di nuova costruzione: detrazione anche in caso di acquisto di box dal costruttore purché dichiarati di pertinenza. L’agevolazione è riconosciuta per le sole spese di costruzione che debbono essere certificate a parte dal costruttore e sempre pagate con bonifico;
acquisto immobile ristrutturato da privato: nel caso di acquisto di un appartamento ristrutturato da un privato che ha richiesto la detrazione, le rate non godute passano dal venditore all’acquirente, salvo altre intese nel rogito;
immobile ereditato: in caso di successione le rate non godute passano all’erede che conserva la detenzione materiale e diretta dell’immobile. Non è richiesto che si abiti nell’appartamento, ma è necessario che l’erede abbia per sé la disponibilità del bene;
bonus mobili: detrazione del 50% su una spesa massima di 10.000 euro per immobile, riconosciuta solo a chi gode della detrazione per ristrutturazione. Necessario che mobili ed elettrodomestici siano pagati con il bonifico dedicato o con carta di credito o bancomat.
Detrazioni assicurazioni
Detraibili le spese di assicurazione diverse dal piano previdenziale. La detrazione è ammessa anche se l’assicurato è un familiare a carico. In particolare:
assicurazioni sulla vita: tetto massimo di spesa annua di 530 euro per le assicurazioni aventi per oggetto il rischio di morte o di invalidità permanente non inferiore al 5 per cento;
assicurazione conducente: detraibili in questo ambito le polizze degli infortuni per il conducente;
assicurazioni per il rischio di non autosufficienza: tetto massimo di 1.291,14 euro annuo, al netto dei premi aventi per oggetto il rischio di morte o di invalidità permanente.
Detrazioni previdenza
Le spese per la previdenza sono tutte deducibili. In particolare al deduzione dal reddito riguarda le spese sostenute per sé e per i familiari a carico relativamente a:
contributi obbligatori: tutte le somme versate per obbligo di legge, ad esempio da parte dei lavoratori autonomi;
contributi volontari: somme per coprire periodi senza contribuzione o per la prosecuzione volontaria dei versamenti per ottenere i requisiti per la pensione;
riscatto della laurea: la detrazione è ammessa per tutti i corsi di laurea, per la durata del corso di studi nessuna agevolazione per eventuali periodi fuori corso. Deducibile anche il riscatto dei corsi di specializzazione.
fondi pensione: deducibili dal reddito le somme versate per i piani di previdenza, entro un massimo di 5.164,57 euro all’anno, compresi i contributi a carico del datore di lavoro.
Altre spese
Tra le altre voci che danno diritto ad uno sconto fiscale rientrano:
stipendio badanti: detrazione del 19% per lo stipendio di badanti per soggetti non autosufficienti (sulla base di certificazione del medico), su una spesa massima di 2.100 euro all’anno complessivi. L’agevolazione è riconosciuta solo se il reddito di chi paga la badante non supera i 40.000 euro l’anno. Lo sconto fiscale è riconosciuto a chiunque paghi lo stipendio alla persona addetta all’assistenza, a prescindere dal fatto che sia o meno il datore di lavoro;
contributi colf e badanti: deduzione dei contributi versati per il personale domestico. In questo caso la deduzione spetta solo al datore di lavoro su un importo massimo di 1.549,37 euro l’anno;
spese funebri: dal 2015 è prevista una detrazione del 19% per le spese sostenute per qualunque decesso, anche se non si tratta di familiari;
art bonus: credito d’imposta del 65% per ledonazioni per il sostegno del patrimonio culturale pubblico;
altre donazioni: detrazione del 19% o 26% per le donazioni in favore di Onlus e altri organismi riconosciuti di utilità sociale. Possibile anche optare per la deduzione delle somme dal reddito.