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Fisco meno pesante per le imprese italiane

Durante gli ultimi dieci anni il peso complessivo del fisco per le imprese è sceso di 12 punti, dal 76,8% del 2004 al 64,8% del 2014. Lo ha rammentato il direttore del dipartimento Finanze del Mef, Fabrizia Lapecorella, sottolineando che l’esecutivo Renzi ha messo in campo molte riforme, non ancora considerate nel rapporto della Banca Mondiale, che consentiranno di migliorare.

Lapecorella ha descritto una serie di riforme che potranno influenzare il posizionamento dell’Italia sui prossimi rapporti della Banca Mondiale, dal momento che esplicheranno i loro effetti a partire dal 2015. A incidere in particolare sul peso fiscale complessivo saranno, per il ministero dell’Economia, le misure in arrivo con la legge di Stabilità, dal taglio dell’Ires ai maxiammortamenti, ma anche quelle introdotte con la scorsa manovra, come l’eliminazione della componente Irap dal costo del lavoro, il credito d’imposta e il patent box introdotti.

Tuttavia il maggiore contributo, spiega anche Fabrizio Acerbis di Pwc, che ha stilato il rapporto di concerto con la Banca Mondiale, è quello che si aspetta dagli sgravi sui contributi per i neoassunti a tempo indeterminato. Peraltro, ha sottolineato, “ci sono misure che avranno un impatto” sul ranking italiano e altre che contribuiranno a dare una spinta “agli investimenti esteri in Italia” perché migliorano il “business enviroment.

Le aliquote – ha sottolineato – non sono il principale driver per gli investimenti in un Paese. Contano di più alcuni incentivi specifici, e il patent box va ad esempio in questa direzione”. Ma quello che conta è anche “la stabilità delle norme, la certezza della loro interpretazione e una interlocuzione di buona qualità con l’amministrazione. E l’ammanco tra amministrazione e imprese estere in Italia si sta riducendo”. Tutti capitoli affrontati, ha ricordato Lapecorella, con l’attuazione della delega fiscale, a partire dalla cooperative compliance “che per ora riguarda le imprese di grandi dimensioni ma con il tempo riguarderà anche le altre”.

 

 

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