Nei primi otto mesi del 2014, gli introiti nelle casse del Fisco hanno fatto segnare una leggera diminuzione nonostante il buon trend realizzato dagli incassi inerenti alla lotta all’evasione. Lo Stato ha fatto registrare input per 266 miliardi, uno in meno in confronto allo stesso periodo del 2013. Il decremento, pertanto, si stabilizza allo 0,4%. A ciò si aggiunge un aumento del 3,2% per quello che riguarda il gettito Iva. In cassa sono entrati, volendo fare un rapporto con i primi otto mesi dello scorso anno, due miliardi di euro in più. A pesare sugli introiti sono sostanzialmente le imposte dirette. Il loro gettito complessivo si aggira intorno ai 142,6 miliardi. Sono ben cinque in meno in confronto allo stesso periodo del 2013. In più, diminuiscono i contributi di Irpef e Ires. L’imposta relativa ai redditi delle persone fisiche fa registrare un trend negativo di 928 milioni, causato dalla diminuzione delle ritenute afferenti a redditi dei dipendenti del comparto privato, redditi dei dipendenti del comparto pubblico, nonché alla riduzione delle ritenute sui redditi degli autonomi. Solo in minima parte, le perdite sono state contrastate dagli aumenti relativi agli introiti derivanti dai versamenti in autoliquidazione. L’Ires ha fatto registrare un drastico calo del 18,7%. Le entrate fiscali sono scarse: 3,5 miliardi in meno.
Aumenta invece di 465 milioni, portandosi a un +110,7%, il gettito proveniente dalle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche per effetto sia dell’incremento dei dividendi distribuiti nel 2014 sia dell’incremento al 26% dell’aliquota relativa ai redditi di natura finanziaria. Per ciò che concerne gli introiti dalla lotta all’evasione fiscale e dall’attività di accertamento e controllo, l’aumento è stato del 14,2%, dunque pari a seicentoottantuno milioni di euro.
Decresce, infine, anche l’imposta indiretta di bollo, per un passivo di 248 milioni di euro.