L’Agenzia delle Entrate ha annunciato di aver stanziato un miliardo di euro di rimborsi Iva per 4.300 aziende. Con tale iniezione di liquidità, la somma rimborsata nei primi mesi del 2013 alle imprese, agli artigiani e ai professionisti giungerà a quota 2,5 miliardi di euro. Vediamo dunque quali sono state le principali elaborazioni compiute dall’Agenzia delle Entrate in merito.

In maniera specifica, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato in una nota che saranno rimborsati i crediti Iva spettanti a più di 4.300 aziende, per un importo complessivo di 1,2 miliardi di euro, messi a disposizione del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Dinanzi a queste buone notizie per le imprese, le principali associazioni dei consumatori lamentano tuttavia l’arrivo di sgradite novità in capo alle famiglie (vedi anche questo nostro recente approfondimento sulle modalità di ottenimento del rimborso Irap forfettario).

Stando a quanto annunciato da Adusbef e Federconsumatori, il livello della pressione fiscale ha oramai toccato livelli insostenibili, di oltre il 45 per cento. Con i nuovi rincari di Iva, Tares e addizionali, il 2013 andrà a gravare per altri 421 euro sulle tasche delle famiglie. “Un vero e proprio salasso” – ricordano le associazioni – “che equivale a circa un mese di spesa alimentare di una famiglia media”. Aggiungendo a tali aumenti quelli degli Imu e degli aggravi sulle accise, l’incremento vola a quota 1.905 euro.

In particolare, secondo quanto affermano le rilevazioni effettuate dall’Osservatorio nazionale Federconsumatori, l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto in programma per il prossimo 1 luglio 2013 peserà per circa 207 euro, mentre il peso della Tares sarà pari a 51 euro. Le addizionali territoriali sono invece pari a 163 euro.

“Tutto ciò” – commentavano Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, presidente delle due associazioni – “non fa che accrescere la nostra forte preoccupazione circa la situazione delle famiglie, costrette a molte rinunce per mantenere una condizione economica dignitosa, a volte appena al di sopra della soglia di povertà”.