Secondo quanto emerge da una recente elaborazione da parte di Adnkronos, le tasse locali sono cresciute del 32,2 per cento nello scorso decennio, con un ammontare che nei dodici mesi ha toccato quota 182,9 miliardi di euro (+ 44,5 miliardi di euro rispetto a un anno fa). Vediamo allora a quali conclusioni è giunto l’interessante studio condotto dall’agenzia di stampa italiana.

Eppure, nonostante quanto si possa superficialmente pensare, il trend di crescita delle tasse locali non è stato privo di interruzioni. Al di là dell’ultimo anno, in cui si è registrato un boom dell’imposizione locale, “sembrava iniziato un trend positivo, di riduzione delle tasse locali, partito nel 2008 e proseguito l’anno successivo” – rifletteva Adnkronos – “Ma già nel 2010 l’imposizione è tornata a salire e l’anno successivo la tendenza è stata confermata con ulteriori incrementi. Proprio nel periodo della crisi, quando cresce il numero delle famiglie in difficoltà, gli enti hanno deciso alzare l’asticella delle entrate fiscali, con incrementi annuali che superano anche il 10%. I dati, contenuti nelle tabelle dell’Istat ed elaborati dall’Adnkronos, mostrano che rispetto a dieci anni prima le entrate fiscali, tra imposte dirette e indirette, sono aumentate di 44,5 mld (+32,2%)”.

Per quanto concerne il confronto annuale, le imposte comunali tra il 2010 e il 2011 sono aumentate di 4,8 miliardi di euro toccato 100,8 miliardi, mentre le entrate regionali sono aumentate di 4 miliardi a quota 77,5 miliardi euro. Infine, le province hanno aumentato gli incassi di mezzo miliardo, a quota 4,7 miliardi di euro (in materia di enti locali, vedi il nostro recente approfondimento sui tagli delle province).

“Confrontando le entrate fiscali del 2001 con quelle del 2011 emerge l’aumento è stato pari a 23,9 miliardi per i comuni (+31,1%); mentre per le regioni il gettito risulta di 19,3 miliardi in più (+33,1%). Ma sono le province le strutture che in dieci anni sono riusciti a ottenere i risultati più elevati, con un gettito che è aumentato del 41,3% (+1,4 mld)” – concludeva l’agenzia.