Le dichiarazioni irregolari dell’Irap (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) sono quelle stabilite dal Decreto legislativo 446 del 1997, il testo normativo che ha introdotto questo tributo: si tratta, nello specifico, della dichiarazione redatta non in conformità al modello approvato dal Ministero delle Finanze, la mancata indicazione dei dati rilevanti per l’individuazione del contribuente, la mancata o incompleta indicazione di elementi utili per determinare il tributo, come anche degli elementi utili per i controlli. Quali sanzioni sono previste nello specifico?
Come prevede la stessa norma (vedi anche Le ultime istruzioni del Fisco sull’Irap), viene applicata una sanzione unica, la quale è compresa tra un minimo di 258 e un massimo di 2.065 euro. La violazione stessa, comunque, viene ritenuta compiuta nel momento in cui si viene a determinare un ostacolo effettivo al normale esercizio dell’attività di controllo. Lo stesso discorso deve essere fatto anche per il ritardato o omesso pagamento dell’imposta: in questo caso, si fa riferimento agli acconti, ai saldi, alle misure inferiori rispetto a quelle dovute, con una multa che è stabilita nella misura del 30% degli importi che non sono stati versati alle scadenze prefissate.
Quando si parla di imposta non versata a saldo, comunque, questa sanzione deve essere applicata su quanto non è stato pagato, andando a detrarre da ciò l’ammontare dei versamenti in acconto. Come accade spesso in casi simili, la nostra amministrazione finanziaria ha previsto l’istituto del ravvedimento operoso. Quest’ultimo è previsto dal primo comma dell’articolo 13 del Decreto legislativo 472 del 1997 (“Disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie”). In pratica, si possono regolarizzare i ritardati, omessi o inferiori pagamenti dell’Irap, in acconto o in saldo, rispettando dei termini ben precisi, vale a dire entro trenta giorni dalla data in cui la violazione è stata commessa (sanzione del 3,75%), oppure entro il termine per la presentazione della dichiarazione (sanzione del 6%).