Peggiorano le fondamentali sul fisco nazionale e sui conti pubblici. Stando a quanto comunicato dall’Istat, infatti, il rapporto debito-pil italiano nel 2012 ha raggiunto il 127 per cento al lordo dei sostegni ai Paesi dell’area euro, per il livello più elevato dall’innizio delle serie storiche confrontabili, nel 1990, e ben 6,2 punti percentuali superiore rispetto a quanto era stato rilevato nel 2011.
“Se peggiora il rapporto tra debito e Pil, anche il deficit, pur in miglioramento rispetto al 2011, non rispetta però le asettative” – sottolineava un comunicato del TGcom, per poi aggiungere che – “il rapporto si attesta infatti al 3% (contro il 3,8% di un anno fa), mentre le ultime stime del governo prevedevano un 2,6%. Quanto al Prodotto interno loro, risulta diminuito in volume del 2,4% secondo il dato grezzo. L’ultima previsione del governo nella nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza stimava un analogo calo del 2,4%, mentre nel 2011 l’economia era cresciuta dello 0,4%” (vedi anche Quante tasse pagheremo nel 2013).
A preoccupare è tuttavia anche l’andamento della pressione fiscale, che in Italia ha toccato il 44 per cento, in incremento di 1,4 punti percentuali rispetto ai livelli del 2011, quando era del 42,6 per cento.
Per quanto attiene alle altre statistiche curate dall‘Istat, TGcom segnala ancora come stia migliorando l’avanzo primario, cioè l’indebitamento netto, al netto della spesa per interessi, che risulta pari al 2,5 per cento del Pil, in crescita dunque rispetto al 2011, quando si fermava all’1,2 per cento (vedi anche Redditi dichiarabili con il modello 730 2013).
Considerando che per il rimanente arco temporale del 2013 non dovrebbero esservi sorprese positive, non ci resta che rassegnarci a alcuni trimestri di ulteriore peggioramento delle statistiche periodiche. Continueremo ovviamente a tenervi aggiornati su tutti gli sviluppi dei dati macroeconomici rilevati dall’Istat a commento dell’andamento della pressione fiscale e del rapporto tra il debito nazionale e il Pil.
Vedremo, nel corso delle prossime settimane, in che modo si evolverà il contesto nazionale.
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