C’è ancora una settimana per essere in tempo con la scadenza fiscale prevista per i gestori di servizi di pubblica utilità: questi soggetti devono provvedere entro il prossimo 22 gennaio, alla comunicazione all’Anagrafe Tributaria di tutti i dati e le notizie che si riferiscono ai contratti di servizi di telefonia, fissa, mobile o satellitare che sia. Più precisamente, si tratta delle stime che fanno riferimento alle utenze domestiche e a quelle a uso pubblico. La comunicazione è dunque fondamentale e deve essere inviata avvalendosi esclusivamente della modalità telematica, in maniera diretta oppure sfruttando i consueti intermediari abilitati.
A tale scopo, l’Agenzia delle Entrate ha predisposto il servizio elettronico Entratel, oltre a prodotti software di controllo che possono essere reperiti in via del tutto gratuita sul sito web della stessa amministrazione finanziaria. Che cosa accade se non vi sono dati da trasmettere per l’anno precedente? In questo caso, i gestori hanno l’obbligo di effettuare comunque una comunicazione negativa. Non sono contemplati, ovviamente, solo i servizi di telefonia, ma anche le informazioni che riguardano i contratti di somministrazione di energia elettrica, di acqua e di gas, appunto i servizi di pubblica utilità.
Per quel che riguarda il contenuto delle comunicazioni, esse hanno a oggetto i dati relativi alle utenze in essere, ai consumi che sono stati fatturati e al credito di traffico telefonico in relazione ai contratti a cui si è fatto cenno in precedenza. Ogni singola stima e notizia che proverrà dall’Anagrafe Tributaria sarà raccolta e ordinata su scala nazionale, in modo da valutare in modo accurato la capacità contributiva, nel pieno rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dei contribuenti. La trasmissione viene considerata effettuata quando si completa la ricezione del file che contiene le comunicazioni: il file può essere però scartato per il mancato riconoscimento del codice di autenticazione Entratel o per l’impossibilità di elaborarlo come software.
