L’Imposta sul Valore Aggiunto merita sempre degli approfondimenti accurati in relazione a situazioni specifiche: ad esempio, tempo fa della vendita dei fuochi d’artificio e dell’applicazione dell’Iva al 10%, oggi si può fare riferimento anche a un altro settore, quello museale. In effetti, tutti conoscono ormai le audioguide che si possono noleggiare per le visite culturali ai musei, un utile approfondimento per chi volesse saperne di più su quadri e opere. Ebbene, quali obblighi di certificazione hanno tali strumenti, più precisamente in merito alle fatture, agli scontrini e alle ricevute fiscali?

Le prestazioni che si riferiscono alla fornitura di audioguide beneficiano dell’esenzione dall’imposta, come è precisato chiaramente dal primo comma (numero ventidue per la precisione) dell’articolo 10 del Dpr 633 del 1972 (il Decreto Iva). Questa disposizione normativa, infatti, parla chiaramente dell’agevolazione tributaria per quel che riguarda le prestazioni proprie delle biblioteche, discoteche e simili e quelle inerenti alla visita di musei, gallerie, pinacoteche, monumenti, ville, palazzi, parchi, giardini botanici e zoologici e simili. Tra l’altro, le prestazioni a cui si sta facendo riferimento non devono neanche essere soggette all’obbligo di emettere il titolo di accesso con dei misuratori fiscali o con delle biglietterie di tipo automatizzato; lo stesso discorso vale anche quando si fa rientrare il tutto in una mostra culturale.

L’esposizione artistica viene infatti rispettata, ma non si possono identificare le stesse audioguide con l’attività relativa agli spettacoli, oltre alla mancata accessorietà agli effetti fiscali. Un altro utile riferimento per comprendere meglio questa situazione è senza dubbio il Dpr 696 del 1996 (“Regolamento recante norme per la semplificazione degli obblighi di certificazione dei corrispettivi”), come anche la risoluzione delle Entrate numero 30 del 2007. In conclusione, l’emissione della fattura non rappresenta un obbligo, nel caso in cui non vi sia la richiesta da parte del cliente e non oltre il momento in cui l’operazione stessa viene posta in essere.