Come noto, è diventata legge il decreto Balduzzi sulla sanità (158/2012). Cerchiamo allora di ripercorrere i principali tratti distintivi di tale provvedimento normativo, a partire dal regime di intramonia, con la previsione che le azienda sanitarie, entro il 31 dicembre 2012, debbano procedere a una ricognizione degli spazi disponibili per l’attività libero-professionali ed eventualmente scegliere di utilizzare spazi presso strutture sanitarie esterne, ovvero autorizzare i singoli medici a operare nei propri studi.
Viene inoltre regolata la responsabilità professionale dei medici, con influenza sulla c.d. medicina difensiva, ovvero alla continua prescrizione di esami diagnostici inappropriati al solo scopo di evitare responsabilità civili. Nel decreto si legge infatti che “l’esercente la professione sanitaria che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica non risponde penalmente per colpa lieve”. Il tutto sarà accompagnato con la costituzione di un Fondo per garantire coperture assicurative idonee, finanziato dal contributo dei professionisti che aderiranno allo stesso.
Regole più rigide anche per la vendita dei prodotti da fumo, che sarà vietata nei confronti dei minori di 18 anni (finora il limite era a 16 anni) con sanzioni per gli esercenti da 250 a 1.000 euro, che passano da 500 a 2.000 euro con la sospensione della licenza per tre mesi in caso di recidiva.
Il divieto di vendita è inoltre esteso anche alle bevande alcoliche, con l’esercento che avrà l’obbligo di chiedere all’acquirente l’esibizione di un documento di identità, tranne nei casi in cui la maggiore età dell’acquirente sia manifesta. È prevista una sanzione da 250 a mille euro a chiunque venderà alcol a minori e da 500 a 2 mila in caso di recidiva con la sospensione per 3 mesi dell’attività (qui regola vendite bevande analcoliche alla frutta).
Infine, sono state introdotte disposizioni per limitare la pubblicità dei giochi con vincite in denaro con particolare riguardo alla tutela dei minori, che deve riportare in modo visibile la percentuale di probabilità di vincita, e sono state altresì introdotte regole sulle bevande analcoliche a base di frutta che, per definirsi tali, dovranno avere un contenuto di succo naturale non inferiore al 20%.