La Commissione europea ha autorizzato, sulla base dell’attuale normativa in materia di aiuti di Stato, il prolungamento per i prossimi tre anni del regime attuato dall’Italia per remunerare le imprese che offrono servizi di interrompibilità istantanea in Sardegna e in Sicilia. Servizi considerati come ancora necessari, e che vengono remunerati al valore di mercato, senza che tale comportamento (del quale, ad esempio, beneficia l’Alcoa, che in Sardegna ha uno stabilimento in fase di cessazione a Portovesme) rientri tra gli aiuti di Stato ai sensi della norme.
L’autorizzazione è, ad ogni modo, estremamente temporanea, visto e considerato che è previsto un termine alla fine del 2015. Per quanto concerne i servizi in questione, ricordiamo che i servizi di interrompibilità istantanea sono solitamente resi all’operatore del sistema di trasmissione da grandi consumatori di elettricità, i quali accettano interruzioni istantanee nelle forniture, praticate, se necessario, dall’operatore al fine di riequilibrare la rete e prevenire black-out generalizzati.
Proprio in virtù di tali importanti risorse, l’operatore è in grado di garantire la continuità dell’approvvigionamento elettrico, in particolare nelle zone con maggiori problemi strutturali di funzionamento della rete. La proroga è stata esplicitamente rihiesta dall’Italia perché, nonostante la realizzazione di un cavo in corrente continua di 1.000 MW che collega la Sardegna alla Penisola, la rete elettrica in questione continua ad essere fortemente soggetta a black-out.
Ha recentemente commentato la decisione di Bruxelles il sottosegretario allo sviluppo economico Claudio De Vincenti: “Siamo soddisfatti per la decisione di Bruxelles, risultato per il quale il Governo italiano si è impegnato a fondo. La decisione della Commissione conferma che la super interrompibilità non è un aiuto di Stato, ma un servizio al sistema elettrico remunerato al valore di mercato, attraverso il quale le aziende ad alta intensità energetica delle due regioni potranno continuare ad usufruire dell’energia a un prezzo molto competitivo”.
Il capogruppo Pdl in Commissione Attività Produttive alla Camera dei Deputati commenta invece ricordando come “la decisione premia la strategia energetica del Governo Berlusconi. A questo punto è necessario utilizzare i 3 anni per completare le interconnessioni con l’estero e portare avanti una politica industriale che mantenga in Italia i settori della siderurgia, dell’alluminio, del cemento, del vetro, della carta e della ceramica”.