L’acquisto della montatura delle lenti da vista è una di quelle fattispecie che prevede una detrazione fiscale della spesa ai sensi della legge: in effetti, questa agevolazione è prevista proprio per quelle lenti sfruttate per correggere i difetti visivi e rappresenta un vero e proprio dispositivo medico. In pratica, si fa riferimento a un testo normativo ben preciso, vale a dire il Decreto Legislativo numero 46 del 1997 (“Attuazione della direttiva 93/42/CEE, concernente i dispositivi medici”). Ebbene, quando si provvede all’acquisto di un prodotto del genere, il soggetto protagonista dell’operazione ha la possibilità di detrarre la spesa nel caso in cui dallo scontrino o dalla fattura risulti in modo chiaro che il costo è relativo a un dispositivo medico, il quale deve anche essere descritto.

In aggiunta, per beneficiare di questo vantaggio tributario, occorre fornire una prova concreta che la spesa sia stata posta in essere proprio per i dispositivi medici, più precisamente quelli che sono contrassegnati dalla marcatura CE (Comunità Europea), in modo da rendere evidente la conformità alle direttive dell’Ue. Il decreto citato in precedenza, dopo aver descritto con precisione i vari campi di applicazione e le regole da seguire per i monitoraggi e i controlli, si sofferma sulla marcatura. In pratica, i dispositivi medici che riescono a soddisfare i requisiti essenziali devono recare la dicitura in questione nel momento in cui sono immessi in commercio.

La conformità, inoltre, necessita di una apposizione in maniera visibile, leggibile e indelebile, anche quando si trova sull’involucro sterile del dispositivo oppure sulla sua confezione commerciale. Un altro elemento che non deve mancare è il numero di codice dell’organo che è incaricato di adottare le procedure del caso. Un divieto importante è quello relativo ai marchi o alle iscrizioni che sono in grado di indurre in errore i soggetti terzi, soprattutto per quel che concerne il significato e la grafica della marcatura.