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Il 1° ottobre scade il termine per comunicare il Consolidato

Con l’inizio del mese di ottobre bisognerà affrontare delle nuove e importanti scadenze fiscali: una di queste è quella prevista fra una settimana esatta, vale a dire la presentazione della dichiarazione dei redditi secondo il modello del consolidato nazionale e mondiale. I soggetti coinvolti in questo caso sono le società e gli enti che sono controllati, più precisamente quelli che hanno deciso di optare per la tassazione di tipo consolidato (quest’ultima è prevista dalla serie di articoli che va dal 117 al 142 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi). Come si provvede nello specifico? Le modalità telematiche sono quelle utili in questo caso.

Anzitutto, di solito è disponibile online la bozza del modello, come lo sono, in maniera congiunta, anche i software dei modelli Unico SP e Consolidato, con l’anno di riferimento ben in evidenza. Il consolidato nazionale non è altro che una organizzazione particolare di imprese che è in grado di determinare un reddito unico e complessivo per quel che concerne l’Ires (Imposta sul Reddito delle Società). Il tutto è rappresentato da un’apposita somma algebrica delle varie basi imponibili che sono coinvolte e che risultano dalle dichiarazioni dei redditi.

Questa tassazione tanto particolare viene adottata attraverso l’apposito esercizio dell’opzione, la quale dura tre anni e non può essere revocata in nessun caso. Tale opzione, poi, viene esercitata dalle società come controllanti o controllate, senza dimenticare che l’efficacia vera e propria dipende da una serie di condizioni. Anzitutto, l’esercizio sociale di ogni società controllata deve essere identico a quello della controllante. Inoltre, deve sussistere l’esercizio congiunto dell’opzione da parte di ogni controllata e controllante. Infine, è necessario che il domicilio di ciascuna controllata si trovi presso le controllanti, in modo da notificare gli atti e i provvedimenti dei periodi d’imposta relativi all’opzione. Anche questa elezione domiciliare non può mai essere revocata. La comunicazione al Fisco è il passaggio finale.

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