Continuiamo a parlare di patenti e di documenti per la circolazione con mezzi a motore. L’occasione ci è offerta proprio dal nostro precedente articolo, che non riguarda – con l’allungamento delle scadenze di alcune categorie di documenti – il patentino per la guida dei ciclomotori, poiché non è considerabile a pieno titolo come un documento di riconoscimento. Tra pochi mesi, inoltre, entreranno in vigore alcune importanti novità in materia, con l’introduzione di una vera patente per la conduzione di ciclomotori a due o tre ruote, e dei quadricicli leggeri.

La nuova patente, di categoria Am, è prevista dal decreto legislativo n. 59 del 18 aprile 2011 recante “Attuazione delle direttive 2006/126/Ce e 2009/113/Ce concernenti la patente di guida”, e in grado di introdurre, dal 19 gennaio 2013, un nuovo documento munito di fotografia e di tutti i dati necessari alla completa identificazione del soggetto, da considerare come un documento di riconoscimento e pertanto soggetto alle disposizioni del dl 5/2012.

La licenza consentirà la guida di ciclomotori a due o tre ruote e dei quadricicli leggeri, e potrà essere conseguita a 18 anni o, con il divieto di trasporto passeggeri, a 14 anni. Nella prima fase transitoria rimarranno comunque salvi i diritti dei titolari del vecchio certificato di idoneità alla guida del ciclomotore, considerato equipollente alla nuova licenza (vedi anche durata validità patente).

Il certificato di idoneità alla guida sarà automaticamente sostituito d’ufficio al momento del rinnovo. La durata della patente di categoria Am sarà di 10 anni se rilasciata e confermata a persona di età fino ai 50 anni, e 5 anni per chi ha più di 50 anni, o 3 anni per chi ha più di 70 anni. La durata è di 5 anni anche nel caso di mutilati e minorati fisici, e due anni per gli ultra ottantenni. La patente sarà soggetta a tutte le disposizioni del codice della strada, comprese quelle del sistema a punti.