È cominciato in via ufficiale l’invio delle domande relative alla cosiddetta decontribuzione dei premi di risultato: si tratta di un importante sgravio fiscale che viene messo a disposizione dei datori di lavoro e di cui ora è possibile usufruire fino al prossimo 12 agosto. Volendo essere ancora più precisi, inoltre, sarà possibile trasmettere quelle istanze che servono per richiedere lo sgravio contributivo per quel che concerne lo scorso anno. In aggiunta, bisogna fare riferimento alla disciplina che è stata illustrata dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale in una recente circolare.
Quest’ultimo documento si è proprio occupato di tutti i chiarimenti e le precisazioni relativi allo sgravio, in particolare sulle erogazioni che sono previste dai contratti collettivi di secondo livello. Un apposito messaggio dello stesso ente previdenziale ha reso noto questo specifico invio. Per il 2011, esiste un testo normativo a cui fare riferimento per quel che riguarda la fattispecie, vale a dire il Decreto Ministeriale dello scorso 24 gennaio (“Rinnovo parziale del Consiglio Universitario Nazionale”), il quale ha anche stabilito la concessione di un beneficio non superiore ai 2,25 punti percentuali rispetto alla retribuzione percepita dal dipendente coinvolto.
Di conseguenza, lo sgravio in questione ammonta al 25% se si ha a che fare con delle imprese, mentre è totale per i dipendenti (100%). La fruizione da parte delle aziende deve seguire un iter ben preciso. Anzitutto, bisogna inoltrare attraverso la modalità elettronica una domanda all’Inps, anche quando i lavoratori sono iscritti ad altre gestioni previdenziali; poi, dopo aver elencato i dati identificativi dell’azienda e la tipologia del contratto, occorre specificare l’importo annuo complessivo delle erogazioni che sono state corrisposte lo scorso anno e per cui si richiede appunto lo sgravio. Tra gli altri elementi essenziali che non possono mancare in questo senso figurano, infine, il totale dell’agevolazione sui contributi dovuti dal datore e l’indicazione dell’ente previdenziale a cui sono versati.